SCOPO DI QUESTO BLOG

"Tutto accade perchè altri hanno deciso, ed io non posso fare nulla".

Cercherò, insieme a chi vorrà aiutarmi, di raccontare, partecipando all'attività del Consiglio Comunale, cosa decidono le persone che governano Bologna, quali provvedimenti prenderanno, chi beneficierà di tali provvedimenti e chi ne sarà danneggiato.

Cercherò di usare termini di uso comune, allo scopo di avvicinare più persone possibili alla vita della città.

Spero che questo serva a migliorare la vita di noi bolognesi e di tutti coloro che vorranno vivere questa città.


giovedì 28 gennaio 2010

Consiglio Comunale del 27 gennaio 2010 (Bilancio)

Temi del giorno:

- tentativo di approvare oggi il bilancio e relativi retroscena

Appello nominale alle ore 16:21 presenti 28 consiglieri.

Bignami (Il Popolo della Libertà) fa una MOZIONE D’ORDINE, in qualità di presidente della relativa commissione, chiede che il bilancio venga votato senza discussione oggi. Ringrazia l’Assessore Rossi per l’attenzione mostrata, cosa mai vista prima nei precedenti assessori; ringrazia il sindaco di essere stato in mattinata in commissione, i dipendenti, tutta l’amministrazione ed il collegio dei revisori.

Sconciaforni (Rifondazione Comunista – Comunisti Italiani) segnala come Bignami aveva anticipato quanto sopra a mezzo stampa, con il consenso del capogruppo PD: la situazione è kafkiana, perché del bilancio non si è ancora letto nulla. Oggi dobbiamo parlare del bilancio del Comune di Bologna, di cui i cittadini sono interessati, ed è esterrefatto da questo giochino: fanno a gara per far vedere chi non ha paura ad andare a votare. Trova le parole del capogruppo PD incomprensibili, e si rivolge al PD dicendo che sembra sotto schiaffo del PDL per paura di “non so cosa”. Sul piano formale non esiste una votazione affinché non si discuta in Consiglio Comunale, mentre esiste la possibilità di votare oggi il bilancio.

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) (per fatto personale, cioè in quanto chiamato personalmente in causa da altro Consigliere) spiega come Sconciaforni abbia ricordato una riunione dei capigruppo sull’argomento, dove però nessuno ha chiesto di variare l’ODG di oggi per anticipare il voto sul bilancio. Hanno invece appreso dai giornalisti dell’intenzione di volere votare oggi, e di fronte alle richieste delle minoranze, avendone discusso moltissimo in questi giorni, sono disponibili a votare oggi.

Viene concessa una riunione dei capigruppo (tutti i capi dei gruppi consiliari si riuniscano in una sala esterna al Consiglio per discutere della richiesta).

Un giornalista mi spiega che il PDL voleva anticipare i tempi del bilancio per andare a votare a marzo. La novità è però che il vicesindaco Merighi poco fa ha detto che il Sindaco non si sarebbe dimesso prima di una ventina di giorni, per sbrigare tutte le pratiche amministrative in corso, e viene quindi meno l’urgenza di approvare oggi il bilancio. I consiglieri PD si riuniscono a parlottare fra di loro: sembra che tali notizie abbiano sorpreso anche loro. Ascolto da un consigliere di maggioranza quanto segue: il PD è nel pallone, Bersani vuole votare a maggio, per cui oggi di facciata il PD si dice d’accordo all’approvazione veloce del bilancio, sapendo che il sindaco non si dimetterà subito, e per cui non si potrà votare a fine marzo.

Il presidente Cevenini, al rientro, spiega che come da calendario, del consiglio, oggi si inizia il dibattito sul bilancio. Se ci sono richieste di modifica del calendario, si vedranno man mano.

Bernardini (Lega Nord - Padania - Bossi) ritiene che lunedì non fosse il 1° aprile: il sindaco è dimissionario, e rifiuta la melina che qualcuno sta facendo: è un atto vile e meschino, che non deve soggiacere a logiche di partito. E’ già stato votato un ODG del giorno in tal senso lunedì all’unanimità ed afferma che “siamo la barzelletta del paese” e rivolgendosi al PD che stanno giocando sulla pelle della città. Maroni dice che, se siamo d’accordo, si può anticipare il voto. Ben venga una campagna elettorale corta, così si spenderanno meno soldi. Se non si capisce tutto ciò, è meglio smettere di fare politica.

Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) condivide Bernardini. Qui assistiamo ad uno spettacolo triste. C’è una volontà diffusa di non andare al voto, ma non si può sfasare il voto rispetto alle regionali per un discorso economico di bilancio: a chi chiede oggi la discussione dice che ci sono state varie commissioni sul tema e chi voleva poteva partecipare. La situazione è tragica: si fa un bilancio per un’amministrazione che non c’è più. Spera che la discussione finisca in breve tempo. Presenterà un ODG perché il sindaco si dimetta subito. Vorrebbe che una parte del bilancio fosse deciso dai cittadini tramite i quartieri. Voterà contro. E’ disposto a dimettersi, se c’è il numero sufficiente di dimissionari, al fine di andare subito a nuove elezioni.

Tomassini (Il Popolo della Libertà) si unisce a Bernardini e Favia. Evidenzia quanto detto alla riunione dei capigruppo: il bilancio, se approvato, vincolerà il commissario, e poi la nuova amministrazione potrà variarlo. E’ un atto di rispetto e regolarità contabile; è paradossale avere delle dimissioni ad elastico, e i cittadini non sanno quando si voterà. Se si vuole risparmiare, bisogna votare insieme alle regionali. Il gruppo PDL è disposto a votare subito il bilancio purché venerdì cessi la Giunta. Non è arrivata adesione a tale proposta, per cui è evidente che la maggioranza non ha desiderio di terminare subito il mandato. Anche lui è disposto a dimettersi per velocizzare l’iter.

Lumia (Di Pietro - Italia Dei Valori) vede che è già cominciata la campagna elettorale; è rimasto male nel vedere nella riunione della mattinata l’assenza di qualcuno della maggioranza; lì non è stata fatta la richiesta che è poi comparsa sulle agenzie di stampa. C’è comunque la possibilità di velocizzare l’iter di bilancio. Voterà a favore (IDV).

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) spiega che il bilancio rappresenta la sintesi di una discussione ampia in commissione, e ritengono (ringraziando sindaco e assessore Rossi in particolare) che il bilancio sia fatto in condizioni date molto critiche (patto di stabilità, blocco delle tariffe, riduzioni dei finanziamenti, …). Il bilancio conferma e potenzia gli interventi nel sociale e nella scuola. Si augura che si vada il più presto possibile ad un ricambio dell’amministrazione. Questo bilancio non è un atto inutile o formale. Presentano un ODG collegato al bilancio che non intendono ritirare, che è il punto del lavoro di questi mesi (atto di indirizzo politico) e che completa il bilancio. Voteranno a favore.

Sconciaforni (Rifondazione Comunista – Comunisti Italiani) evidenzia come la discussione di questo bilancio non sia una discussione “normale”; questo non è un atto inutile, ma è il Consiglio Comunale la sede dove i cittadini ascoltano le discussioni sul bilancio. Per capire il bilancio serve l’analisi sociale della città. C’è emergenza sociale, anche se sui giornali se ne parla meno. I dati delle organizzazioni sindacali sono allarmanti (nella provincia di Bologna: più di 33.000 in cassa integrazione; 58.000 iscritti nei centri per l’impiego; 9.000 in mobilità). Altri dati: 1000 persone si rivolgono alla Caritas per mangiare. Nel bilancio, pur mantenendo lo stesso numero di ore di assistenza sociale, salgono però i richiedenti: il bilancio cerca di dare risposte a chi è in emergenza sociale, ma non è sufficiente. Rimangono come atti di questo mandato: il registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento; il diritto all’accesso al servizio idrico, come servizio pubblico; in negativo segnala la vicenda Civis (mezzi non sicuri).

Corticelli (Bologna Capitale - Movimento Civico) sottolinea come nonostante l’avvilente momento, il Consiglio Comunale deve dimostrare di essere più forte di qualunque emergenza. La discussione sul bilancio è un dovere. La colpa è del Sindaco, che è indifendibile. E’ difficile fare un bilancio su questi sei mesi: è stato tutto un annuncio. Il bilancio 2010 ha delle scelte non convincenti: - non adeguato il piano di investimenti sulla città; - poca riduzione dei costi e scarsa trasparenza ed efficienza; - sul piano culturale l’impegno è stato scarso. Alla Giunta esprime preoccupazione e chiede che cosa succederà ai progetti che sono in corso. Gli assessori hanno la responsabilità di dire cosa si farà, e cosa succede sulle nomine del sindaco. Sarebbe dignità che l’avvocato Trombetti si dimettesse da consigliere di Hera. Occorre dare un po’ di serenità a Bologna per tornare ad essere normali.

Guazzaloca (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) sulla vicenda del Sindaco, ritiene che Delbono abbia fatto un atto dovuto dal punto di vista politico (aveva chiesto le dimissioni già domenica). I capi di imputazione sono gravissimi e non poteva fare diversamente, non bisogna però dare giudizi sulle persone. Si augura che Delbono sappia rispondere agli addebiti. Sottolinea che in questo gravissimo passaggio politico l’unico obiettivo è operare nell’esclusivo interesse dei bolognesi; non utilizzeranno la vicenda al fine di una facile propaganda politica. Aspettano le dimissioni, ed un tempo breve per nuove elezioni.

Marri (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) fa alcune considerazioni: Bologna è stata umiliata. Ritiene il sindaco indifendibile perché quanto raccontato fa pensare come possa, chi gioca con i bancomat, arrivare ai vertici istituzionali. Lei usa parlare per convinzione e non per convenienza. Il gruppo aveva fatto un grande lavoro sul bilancio, rilevando la mancanza di slancio innovativo nella struttura della spesa (indice di rigidità della spesa); le spese dell’amministrazione sono troppo rilevanti. Il bilancio è conservatore, rigido e poco trasparente. E’ positivo che le tariffe non siano aumentate; è positivo destinare i proventi dei permessi di costruzione per spese in conto capitale (investimenti). Crescono alcune voci: direzione generale; spese del cerimoniale: in calo quelle per la sicurezza, che andrebbero chiarite. Presenta un ODG per: - destinare i benefici economici dell’allentamento del patto di stabilità al sostegno del welfare; - impegno per la scuola in ospedale (per i bimbi ricoverati); - implementare i servizi per la prima infanzia.

Chiacchiericcio incredibile dei consiglieri.

Tomassini (Il Popolo della Libertà) presenta una MOZIONE D’ORDINE: chiedono la conclusione del dibattito sul bilancio oggi, evitando ai cittadini le spese di convocazione del Consiglio Comunale (costo della struttura e dei gettoni di presenza).

Si tiene quindi una riunione dei capigruppo in Sala Rossa. All’unanimità si è deciso di modificare la calendarizzazione, per votare tutto oggi senza dichiarazioni di voto; la Giunta (assessore Rossi) potrà replicare.

Caracciolo (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) ritiene che dopo quanto detto dall’Assessore servirà la possibilità di fare la dichiarazione di voto.

Carella (Il Popolo della Libertà) si mostra stupito della decisione dei capigruppo. Non intende rinunciare ad un intervento sul bilancio; non si era iscritto a parlare in precedenza perché era previsto che si sarebbe votato venerdì: ora la situazione è cambiata e vorrebbe intervenire.

Foschini (Il Popolo della Libertà) spiega che la riunione dei capigruppo ha deciso che dopo gli interventi si voti oggi senza la dichiarazione di voto. Interverrà Carella e poi l’assessore Rossi farà la sua replica. Dopo si procederà al voto degli ODG e del bilancio.

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) dà atto alla presidenza di tentare di gestire delle dinamiche impazzite. Era previsto un calendario, poi questa mattina le minoranze hanno chiesto di votare oggi. La maggioranza ha fatto tutto il possibile. La riunione dei capigruppo ha ricalendarizzato l’iter del bilancio. Sono disponibili a votare oggi, ma non ad oltranza.

Carella rinuncia all’intervento.

L’assessore Rossi spiega che si immaginava una situazione diversa. E’ il suo primo e probabilmente ultimo bilancio. Crede che questo bilancio sia stato oggetto di un percorso di confronto lungo ed articolato. Ringrazia tutto il personale che ha lavorato molto. Da Corticelli e da Marri ha sentito che non ci sono riduzione dei costi, ed in particolare quelli di autoamministrazione. Le linee di bilancio, nella situazione di crisi e mancanza di autonomia dei comuni, con almeno 45 milioni di euro di trasferimenti in meno rispetto a città analoghe, sopportando costi di supporto alla scuola, portano ad una riduzione dei costi di autogestione. Il bilancio è realistico e trasparente. Nel percorso è stata fatta chiarezza su tutte le voci. Il Piano di investimento è stato fatto sulla base delle potenzialità pubbliche. Le risposte della Giunta alla città dipendono dai tempi messi a disposizione. Le spese del personale vanno confrontate in modo omogeneo (ad esempio confrontando preventivo 2009 con preventivo 2010; consuntivo 2008 con consuntivo 2009). E’ stato fatto un grosso sforzo, con un bilancio in equilibrio. L’allentamento del patto di stabilità (che presumibilmente fa riferimento al bonus per i comuni virtuosi) riguardava l’anno 2009, e il decreto relativo è del 19/01/2009; non si sa per il 2010 se spetterà.

Sintesi delle regole di voto.

1) le delibere collegate al bilancio, ODG 3, 4, 5, 6 e 7;

2) voto degli ODG dei gruppi;

3) due delibere di bilancio.

Si procede al VOTO sull’ODG n. 3 (aliquote e detrazioni ICI)

Ovviamente è stata una pura casualità, ma proprio in quel momento (alle 18.40) è entrato il sindaco Delbono ed il tabellone di voto si è rotto (ha smesso di funzionare); Foschini dice che non era mai successo negli ultimi 20 anni.

Non si può votare. Il bilancio verrà quindi rinviato a giovedì 28 gennaio, alle ore 15

Riepilogo dell’attività odierna:

n. 15 interventi;

n. 2 mozioni d’ordine.

Sono estremamente graditi commenti, segnalazione di errori ed imprecisioni, suggerimenti e supporto.

Grazie a Giuseppe per la collaborazione.

Alberto

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