SCOPO DI QUESTO BLOG

"Tutto accade perchè altri hanno deciso, ed io non posso fare nulla".

Cercherò, insieme a chi vorrà aiutarmi, di raccontare, partecipando all'attività del Consiglio Comunale, cosa decidono le persone che governano Bologna, quali provvedimenti prenderanno, chi beneficierà di tali provvedimenti e chi ne sarà danneggiato.

Cercherò di usare termini di uso comune, allo scopo di avvicinare più persone possibili alla vita della città.

Spero che questo serva a migliorare la vita di noi bolognesi e di tutti coloro che vorranno vivere questa città.


giovedì 26 novembre 2009

Consiglio Comunale del 23 novembre 2009



Appello nominale alle ore 15:12; presenti 25 consiglieri (altri arrivano nei minuti successivi).

Si parte con gli INTERVENTI DI INIZIO SEDUTA.

Lombardelli (PD - Partito Democratico) sul decreto Ronchi di privatizzazione dell’acqua segnala che alcuni giorni fa il Governo ha votato la fiducia. In base a tale norma tutti i servizi pubblici devono andare a gara. Va affrontato il problema. Il Governo dice che l’acqua rimane un bene pubblico ma poi la norma prevede che la gestione possa essere o privata tramite una gara pubblica, oppure senza gara ma solo a società miste pubbliche/private. E’ un altro provvedimento nefasto, avallato anche dalla Lega, che rischia di mettere in difficoltà anche le scelte regionali e che porterà ad una privatizzazione imposta di Hera. Segnala che circa un terzo dei metri cubi di acqua erogati si perde. L’authority avalla il provvedimento ma dice che manca un’autorità che verifichi prezzi e servizi. Presenta un proprio ordine del giorno (in seguito ODG) che transiterà in commissione.

Mancuso (Sinistra Per Bologna) sulle norme sui beni confiscati alla mafia cita Don Luigi Ciotti e ricorda che 13 anni fa ci fu la firma di una petizione per l’uso sociale dei beni confiscati alla mafia (L.109/96). Un emendamento prevederebbe ora  la vendita dei beni confiscati; la vendita dei beni significherebbe il ritorno dei medesimi nella disponibilità dei clan, per cui chiede il ritiro dell’emendamento. L’emendamento approvato dal Senato prevede la vendita dei beni passati 90 giorni dalla confisca. La competenza passerebbe dal Ministero dell’Interno al Ministero dell’Economia. Tutto ciò indebolisce la lotta alle mafie. Lotterà per il ritiro dell’emendamento.

Carella (Il Popolo della Libertà) sulla preferenziale di via Farini (parte iniziale). Ricorda che Guazzaloca sospese la preferenziale mentre Cofferati la ripristinò; questa amministrazione ha più volte sottolineato come la scelta ebbe carattere ideologico ed ora si ammette che la decisione del mandato scorso non era ottimale. Si apprende però che si interverrà in primavera e chiede perché aspettare altri mesi. Lo stesso quartiere Santo Stefano è per la riapertura della corsia preferenziale di via Farini.

Tomassini (Il Popolo della Libertà) sottoscrive Carella, in quanto la riapertura sarebbe un provvedimento a costo zero che aiuterebbe le attività commerciali della zona. Sollecita il Sindaco a provvedere celermente.

Sconciaforni (Rifondazione Comunista – Comunisti Italiani) sull’acqua ricorda che il 29/11 la Camera ha approvato la conversione in legge del DL 135/2009 che comporta la privatizzazione dell’acqua. E’ un bene pubblico, di tutti, fondamentale. In questo modo l’acqua è stata trasformata in merce ed il motivo sono maggiori affari che il mondo economico ne trarrà: otto miliardi di euro di giro di affari. Latina ha già privatizzato l’acqua ed il primo provvedimento è stato l’aumento dell’acqua da 0,22 centesimi al metro cubo a 1,5 euro al metro cubo: lo scopo è guadagnare enormi quantità di denaro. Non è con le privatizzazioni che si alza il servizio e si abbassa il prezzo/tariffe. In Europa si sta ritornando all’acqua pubblica dopo esser stata privata. Presenta un ODG da fare transitare in commissione.

Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) sui rapporti tra Hera e SCR. La storia, che non ha potuto dire durante il question time di venerdì scorso perché gli è stata negata la possibilità, risale al ’99 quando Nicola Cosentino denuncia una situazione di inquinamento a Sparanise; i terreni “inquinati” si deprezzano e la famiglia Cosentino li acquista a 2 milioni di euro; dopo ne rivende la maggior parte ad una municipalizzata di Imola (ora Hera) a 11 milioni di euro, con una plusvalenza di 9 milioni, al fine di costruire un impianto turbogas. Oggi la società che gestisce l’impianto è Hera Comm Mediterraneo, controllata da Hera Comm; l’altro socio è SCR che in barba alle regole antimafia è sotto segreto fiduciario. Tutto ciò risulta strano per una public utility. E’ vero che è una situazione nata in precedenza, ma il Consiglio di Amministrazione attuale nulla dice: è una questione di etica ed è imbarazzante il silenzio degli organi amministrativi e dei soci pubblici. Presenta un ODG di cui chiede oggi l’ammissione ai lavori.

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) sulla violenza alle donne ricorda che il 25/11 è la giornata contro la violenza alle donne. Ciò ha lo scopo di sensibilizzare su tale tema; in Italia il fenomeno riguarda 1/3 delle donne italiane (più di sei milioni di donne); stupro e tentato stupro riguardano il 4,8% delle donne (più di un milione). Il Parlamento ha approvato norme sullo stalking (ossessione amorosa verso partner o ex partner). Il fenomeno a Bologna è in crescita, soprattutto verso straniere. A Bologna vi sono molte iniziative in merito.

Facci (Il Popolo della Libertà) sulle aree verdi non ancora disponibili. Mentre l’amministrazione comunale lancia l’istituzione di nuove aree verdi, ieri si è letto che ci sono aree chiuse da anni in attesa del via libera, e tutto ciò è contraddittorio. A titolo di esempio: l’area verde di via Guelfa 3/2; vicino all’Esselunga; parco di via Mattei; parco di via Fossolo. Gli abitanti sono esasperati. Le ipotesi sono che c’è troppa burocrazia da parte dell’amministrazione oppure c’è mancanza del rispetto delle procedure di costruzione. Chiede perché non si fanno i collaudi. Sono temi che hanno a che fare con la sicurezza urbana e chiederà un censimento di tutte le aree e delle relative procedure di collaudo.

Lama (PD - Partito Democratico) sulla giornata mondiale in ricordo delle vittime della transfobia   di venerdì scorso segnala come sia stata una cerimonia commuovente. A Porta Saragozza c’è una lapide inerente. Invita ad una riflessione e ad un rinnovato impegno.

Marzocchi (PD - Partito Democratico) sull’emergenza carcere segnala recenti tragici episodi che hanno portato attenzione sul pianeta carceri. Si crea interesse solo se ci sono scandali. Chi se ne occupa mostra grande preoccupazione; tutte le carceri sono sovraffollate. Se la situazione non esplode è grazie all’impegno degli operatori penitenziari. E’ scarsa la risposta in tema di edilizia carceraria e nulla si dice sulle mancanze di organico. Va applicata la legge Gozzini del 1986 (che precede pene alternative); nei casi in cui si è applicata le recidive sono state molto ridotte. La criticità interessa anche Bologna, con 1200 carcerati presenti su una capienza teorica di 480 posti. Inoltre segnala che la scuola del carcere è stata penalizzata, impedendo l’integrazione sociale. Chiede grande attenzione sul tema.

Si procede al voto sull’ammissibilità dell’unico ODG presentato negli interventi di inizio seduta.

VOTO:

L’ ODG FAVIA SULLA VICENDA HERA risulta ammesso e verrà trattato dopo gli altri ODG già calendarizzati.
Presenti 41 Votanti 41; Non votanti 0; Favorevoli 37; Contrari 4; Astenuti 0, alle ore 16:07.


Si passa alle DELIBERAZIONI



O.d.G. n. 241              VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE PER L'ESERCIZIO 2009 PER ADEGUAMENTO DEGLI STANZIAMENTI DEI SERVIZI PER CONTO TERZI.  Ass. Rossi

Nessuno chiede di intervenire, in quanto si è già discusso in commissione.

VOTO:

La DELIBERA risulta approvata con i voti favorevoli della maggioranza.
Presenti 41 Votanti 41; Non votanti 0; Favorevoli 26; Contrari 15; Astenuti 0, alle ore 16:10 circa.


O.d.G. n. 227              AUTORIZZAZIONE AL MANTENIMENTO DELLA PARTECIPAZIONE SOCIETARIA NELLA SOCIETA' BANCA POPOLARE ETICA SCPA AI SENSI DEL COMMA 28, ART. 3, L. 24 DICEMBRE 2007, N. 244. - Ass. Rossi


Natali (PD - Partito Democratico) è a favore ed invita a rimanere socio in quanto per Banca Etica è importante. Invita la Giunta a trovare modo di collaborare con questa banca che fa microcredito, sia ad imprese che a famiglie, e finanziamenti per progetti di energia alternativa.

Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) voterà a favore. Il Comune in passato partecipò per 400 milioni di lire. Se si vuole sostenere Banca Etica bisogna usare i servizi che questa offre. Vi sono altre attività di finanza etica che non sono valorizzate; vorrebbe che il Comune sostenesse tali iniziative.

VOTO:

La DELIBERA risulta approvata a larga maggioranza.
Presenti 40 Votanti 37; Non votanti 1; Favorevoli 37; Contrari 0; Astenuti 2, alle ore 16:15 circa.


O.d.G. n. 233              ADOZIONE DI PERIMETRAZIONE E ZONIZZAZIONE DELL'AREA POSTA IN VIA SABBIUNO N. 6 A BOLOGNA AI SENSI DELL'ART. 6.9 COMMA 4 DEL PTCP E DELL'ART.12 COMMA 4 DEL PSAI - Ass. Degli Esposti

Paruolo (PD - Partito Democratico) vota a favore. E’ contento per Banca Etica, che in passato sostenne.

Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) vota a favore perché si tratta una manovra tecnica: non si urbanizza nulla.

L’assessore Degli Esposti precisa che il procedimento è partito su sollecitazione di un’azienda per realizzare un impianto fotovoltaico in zona tutelata. La conferenza dei servizi ha deciso il trasferimento dell’iniziativa in altra zona (Roveri). L’ODG non ha implicazioni pratiche sul territorio, si perimetra solo diversamente la zona.

Carella (Il Popolo della Libertà) segnala che gli risultano dati diversi sul tipo di impianto e non capisce perché, visto che l’impianto non si fa lì, si proceda nella classificazione.

Natali (PD - Partito Democratico) precisa che l’interesse pubblico consiste nel fatto che i vincoli individuati siano formalizzati in una cartografia, che rimane.

VOTO:

La DELIBERA risulta approvata con i voti favorevoli della maggioranza.
Presenti 39; Votanti 25; Non votanti 7; Favorevoli 24; Contrari 1; Astenuti 7, alle ore 16:17.


O.d.G. n. 236              REGOLAMENTO DELLE CONSULTE DEL COMUNE DI BOLOGNA - Presidente della V Comm.

Nessuno chiede di intervenire, in quanto si è già discusso in commissione.

VOTO:

La DELIBERA risulta approvata.
Presenti 40; Votanti 30; Non votanti 0; Favorevoli 30; Contrari 0; Astenuti 10, alle ore 16:26.


Si prosegue con gli ORDINI DEL GIORNO già calendarizzati per oggi.


O.d.G. n. 220             ORDINE DEL GIORNO PER ISTITUIRE UN REGISTRO COMUNALE DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO E PER IMPEGNARE LA GIUNTA AD ADOTTARE I PROVVEDIMENTI ATTUATIVI NECESSARI - PRESENTATO DAL CONSIGLIERE SERGIO LO GIUDICE IN DATA 16.10.09 - Vice Sindaco

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) sottolinea che si è discusso molto in commissione ed oggi si vota un atto con cui il Consiglio Comunale si impegna ad istituire un registro. Oggi è la prima tappa. Le dichiarazioni anticipate sono atti con cui una persona anticipa a quali trattamenti intende essere sottoposto in caso di impedimento (coma o stato vegetativo permanente). Ricorda che è in discussione in Parlamento una proposta di legge nazionale ed auspica che si arrivi ad una buona legge, non in contrasto con l’art. 32 della costituzione. Tutto ciò non è in contraddizione con il fatto che il Comune si doti di uno strumento di registrazione pubblica.  Lo strumento ha lo scopo di individuare una sede pubblica per dare pubblicizzazione di alcuni elementi (l’avvenuta redazione della dichiarazione, data e luogo di deposito). Sul tema vi sono 2 modelli: - a Firenze e provincia di Cagliari il Comune non archivia i documenti; - a Pisa e Genova il cittadino può depositare la propria dichiarazione segreta in busta chiusa. Si offrirebbe così un servizio utile al cittadino. In merito al notaio, c’è disponibilità di collaborazione da parte dei notai. A questo si affianca la possibilità di non passare dal notaio (presentando la busta chiusa in Comune). Segnala che la Rete Laica ha presentato una iniziativa sul tema (con 3.000 firme raccolte) e che vi è stato un ricco contributo dal dibattito cittadino. Precisa che la dichiarazione potrà essere sempre revocata.

Paruolo (PD - Partito Democratico) ricorda che il progresso della medicina porta la necessità di di una legislazione che regoli la situazione. No all’eutanasia e no all’accanimento terapeutico. Occorre arrivare ad una legge con un consenso ampio. Si tratta di temi pratici, e serve dialogo e delicatezza;  vanno definiti dei principi, senza norme rigide, con anche la collaborazione del proprio medico. Va riconosciuto che il registro non cambia il valore dell’eventuale dichiarazione che le persone possono fare; può avere valore probatorio. Alcune proposte della Rete Laica non sono state accolte perché presentavano aspetti critici. In merito ai costi, se si parlasse di cifre importanti avrebbe delle perplessità, altrimenti voterà a favore.

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) presentato un emendamento al testo (modifica marginale).

Giorgetti (Il Popolo della Libertà) risponde a Paruolo sul consenso ampio e afferma che non le pare che ci sia. Il registro sarebbe un deposito delle dichiarazioni dei cittadini. Gli esperti hanno evidenziato delle perplessità sul rispetto della privacy. Riepiloga le ultime versioni della norma nazionale e segnala che non è compito del Consiglio Comunale dar vita al registro in quanto manca la legge nazionale. E’ un tema così delicato che non spetta al Consiglio Comunale

Sconciaforni (Rifondazione Comunista) ricorda che ci saranno altri momenti di discussione. L’ODG impegna la giunta ad adottare i provvedimenti necessari; seguirà commissione e Consiglio Comunale. E’ favorevole al registro. Ciò si affiancherà all’iniziativa della Rete Laica (che ha presentato una delibera di iniziativa popolare). Potrebbe esserci una sintesi delle due proposte ed è emerso dagli esperti che non esistono motivi di illegalità o incostituzionalità del registro; non ci sono impedimenti.

Foschini (Il Popolo della Libertà)  rileva che non si parla qui di eutanasia o alimentazione forzata (cioè il merito) in quanto il luogo deposto a ciò è il Parlamento. Qui si affronta il problema dal punto di vista burocratico. E’ una impostazione strumentale: prima deve essere il merito e solo dopo la burocrazia. Qui si vuole fare pressione da parte degli enti locali. Stupisce che l’intero gruppo PD appoggi il provvedimento.

Alle ore 17:10 la zona riservata al pubblico si riempie di numerosi ragazzi (c’è anche un cane, buonissimo) che mostrano cartelli ed iniziano a manifestare. Sono i ragazzi del centro sociale del Lazzaretto che hanno ricevuto l’ordine di sgomberare entro l’anno i locali attualmente occupati. Lamentano il fatto che il Comune non ha trovato loro un altro spazio idoneo.

Il Consiglio viene sospeso. Fuori dalla sala vi sono qualche centinaia di ragazzi. Inizia una serrata trattativa tra i rappresentanti del centro sociale ed il presidente Cevenini.

Alle 18:02 i ragazzi escono dal Consiglio Comunale ed i lavori riprendono.

Foschini (Il Popolo della Libertà) ritiene non sia un problema di morale tra laici e cattolici. Il registro è una cosa inutile (detto da alcuni esperti). Dal punto di vista normativo non c’è competenza da parte del Consiglio Comunale. Così come è posto trattasi di un registro dei desideri, con valore meramente probatorio di cui notai e medici non sono tenuti a tenerne conto. La stessa segreteria generale del Comune ha mostrato perplessità. Sembra una rincorsa alla lista Pannella che ha deciso di candidarsi alle regionali. Tutto il tempo e le risorse impegnate su questo tema sono mal spese; è un delitto farlo, per di più in un periodo dove i soldi sono pochi, e si chiede perché invece non si aiutino le famiglie che hanno in casa persone gravemente malate.

Lonardo (PD - Partito Democratico) ritiene il registro un atto legittimo ed opportuno, da trattare con grande rispetto. E’ favorevole all’ODG, perché da la possibilità al cittadino di scegliere. Non entra nel merito dei temi religiosi, che ognuno affronterà da sé. I progressi della scienza hanno consentito di intervenire sul corpo umano per vivere più a lungo, consentendo di portare lo stato vegetativo umano oltre i limiti che in passato si conoscevano. Quotidianamente succede che persone anziane in fine vita e senza possibilità di recupero vengano lasciate morire. Al contrario non accetta che un gruppo politico imponga una scelta all’individuo. Chiede rispetto per le scelte che i cittadini vorranno fare e precisa che il registro sarà poco oneroso.

Carella (Il Popolo della Libertà) non entra nel tema etico/filosofico. Tutti gli esperti hanno certificato che il provvedimento è inutile: si può fare, ma è inutile e porterà dei costi. Tre problemi emersi: - chi si rivolgerà al registro avrà il problema dell’aspettativa di efficacia per cui non percorrerà altre strade più percorribili (ad esempio amministratore di sostegno); - non c’è alcuna forma di consulenza (come invece fa il notaio); - manca il supporto legislativo. Il percorso affrontato è sbagliato.

Caviano (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) ritiene giusto che il singolo decida su quali trattamenti sanitari sottoporsi (ma solo in caso di danni permanenti e irreversibili) e va distinto il tema etico da quello amministrativo (oggi trattato). Rimangono perplessità sulla validità dello strumento. Emerge una corsa in avanti del PD rispetto alla proposta di delibera popolare. Voto a favore, anche se con perplessità.

Rizzo Nervo (PD - Partito Democratico) ha riscontrato poca disponibilità nonostante le premesse. C’è un approccio ideologico. Il PD non ha paura del merito e rivendica il diritto di esprimere una scelta politica (e non burocratica) per allargare le possibilità per i cittadini. E’ d’accordo che serve una norma nazionale. L’ODG contiene una critica al progetto Calabrò e introduce l’evidenza pubblica di una scelta privata. Nessuno ha detto che la manifestazione di volontà non avrebbe effetto probatorio: non si tratta quindi di desideri. Nel caso Englaro la dichiarazione avrebbe avuto effetto probante ed evidenzia che in relazione alla privacy i problemi sono risolvibili.

Bonetti (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) considera l’ODG una palese forzatura ed una violenza. E’ una fuga in avanti inutile e dannosa, a soli fini elettorali, per superare una proposta di delibera popolare. In merito alla legittimità segnala che il Comune non ha nessuna potestà per intervenire; in tema di opportunità la motivazione vera sono le elezioni regionali imminenti. Segnala che la discussione in parlamento sul tema è molto articolata e si sta cercando una soluzione condivisa. Così facendo si crea solo confusione, dividendo la città.

Marri (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) si chiede cosa sia il registro di fine vita. Vede una strumentalizzazione; chiede di non illudere nessuno e di non andare ad intasare i tribunali di Bologna. Ritiene che la maggioranza dei cittadini non abbia le certezze raccontate dal centro-sinistra. Non vuole il Comune arbitro in discussioni di natura etica e segnala che i cittadini hanno altri problemi, gravi ed urgenti. La ricerca scientifica va avanti e non si può prevedere oggi quelle che saranno le situazioni sanitarie che si verificheranno tra 10 anni. Il registro rischia di creare dei conflitti interistituzionali. Il tema della privacy è molto delicato per il Comune. Il Consiglio Comunale non ha il compito di fare pressione nei confronti del parlamento.

Lumia (Di Pietro - Italia Dei Valori) evidenzia come la discussione stia diventando ideologica e precisa che per legge non si può disporre del destino della vita. L’ODG sul registro è condiviso fin dalla sua proposta e va scisso il problema del testamento biologico da uno strumento con cui le persone lasciano traccia delle proprie volontà. Il consenso informato è obbligatorio: chi è cosciente decide per sé mentre ritiene utile potere avere un strumento per sapere le volontà della persona. Le modalità (atto notarile o raccolta delle volontà presso il Comune) andranno definite; l’importante è che si lasci traccia della scelta. L’IDV voterà a favore.

Caracciolo (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) precisa che a titolo personale voterà a favore, in quanto da cattolico non ritiene di dovere fare un favore alla gerarchia ecclesiastica. Come credente dà un segnale che ognuno deve avere diritto di scegliere come crepare.

Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) voterà a favore perché si offre un servizio dal punto di vista sociale alla popolazione bolognese. Ritiene giusto creare questo archivio comunale, che non è una imposizione per nessuno. La faccenda è politica e serve chiarezza da parte dei gruppi consiliari.

Tomassini (Il Popolo della Libertà) ritiene che tutte le posizioni espresse siano legittime. Nel merito della proposta politica si riconosce in quanto detto dai colleghi e ritiene serva una pausa di riflessione, riprendendo appena il parlamento abbia approvato la legge.  Non risulta nella costituzione l’autodeterminazione alla vita, ma solo l’eventuale rifiuto di alcune terapie sanitarie. La dichiarazione anticipata di trattamento (DAT) non può essere equiparata al “consenso informato” perché manca la contestualità della scelta rispetto alle terapie da attuare. Altri punti deboli sono come farà il Comune ad aggiornare il cittadino sulla validità della propria dichiarazione, nel rispetto della privacy. L’ODG riflette la volontà politica di mettere in discussione i valori della nostra civiltà. L’impressione che si dà ai cittadini è che non si rispettano le reali esigenze dei cittadini.

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) fa una mozione d’ordine. Visto che c’è stata una interruzione chiede di proseguire il Consiglio Comunale fino al termine dell’argomento.

Foschini (Il Popolo della Libertà) trova la richiesta vergognosa, in quanto c’è più rispetto per chi occupa l’aula che non per il Consiglio. Sottolinea come non ci sia alcuna urgenza. Contesta che il Consiglio Comunale sia stato per un’ora in balia dei manifestanti. E’ un sopruso ed invita chi è d’accordo ad uscire dalla sala. Alza la voce e se ne va, seguito da altri consiglieri.

Si vota quindi per approvare la prosecuzione dei lavori oltre l’orario fissato delle ore 20.

VOTO:

Il proseguimento risulta approvato con i voti favorevoli della maggioranza. Delle minoranze presenti solo Favia e Caracciolo.
Presenti 22; Votanti 20; Non votanti 0; Favorevoli 20; Contrari 0; Astenuti 2.

Paruolo (PD - Partito Democratico) si dichiara dispiaciuto per l’abbandono, trattandosi di 20 minuti. L’opposizione ha colto l’occasione di drammatizzare. Segnala una incongruenza: per qualcuno il tema è irrilevante, mentre per altri crea scenari apocalittici.

Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) segnala come si stia fornendo un pessimo servizio alla collettività, e ritiene giusto concludere l’argomento. Rileva grande partecipazione quando si parla di principi mentre sugli atti amministrativi l’approfondimento è minore.

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) ringrazia i consiglieri per il dibattito e tutti coloro che da più parti hanno contribuito alla discussione.

Nel frattempo Foschini da fuori chiede al alta voce rispetto.

Proseguendo Lo Giudice precisa che si tratta di un registro su base volontaria.

VOTO:

L’ODG risulta approvato all’unanimità.
Presenti 22; Votanti 22; Non votanti 0; Favorevoli 22; Contrari 0; Astenuti 0, alle ore 20:02.

Gli ODG in calendario non discussi per mancanza di tempo verranno trattati nella prossima seduta.

Termina la seduta alle ore 20:02.

Attraversando il salone del Consiglio e rivolgendosi a Lo Giudice, anche quale capogruppo del PD, Foschini lo invita animatamente “a non prendere per il culo”.


Curiosità e commenti:

E’ stata un’altra seduta molto movimentata, problematica e con toni molto accesi.

Si pongono vari problemi, della cui conoscenza ho appreso ascoltando i manifestati, mentre non ho avuto modo di ascoltare la versione dell’amministrazione:
1) sia oggi che lunedì scorso sembra che gli avvenuti incontri dei manifestanti con gli assessori competenti siano state solo delle perdite di tempo, senza mai giungere a delle soluzioni;
2) lunedì scorso, in seguito alla manifestazione degli sfrattati, l’assessore alla casa ha trovato una soluzione alla famiglia (con bimbo ammalato di 18 mesi) sfrattata la mattina stessa. Forte di ciò anche i ragazzi del Lazzaretto si sono presentati in Consiglio Comunale per ottenere anche loro una soluzione.
Il faccia a faccia tra il presidente Cevenini ed il rappresentante del Lazzaretto è avvenuto come segue. Da una parte: lunedì scorso avete trovato una soluzione alla famiglia sfrattata ed anche noi vogliamo oggi una soluzione; fuori ci sono 500 ragazzi venuti da tutta Italia che se ne andranno solo se ci proponete qualcosa di concreto. Dall’altra parte: in Consiglio Comunale manca la persona competente (l’assessore) che possa prendere una decisione, per cui o accettate la promessa di un prossimo incontro oppure il Consiglio termina e viene fatta sgomberare la sala. La trattativa è poi proseguita fuori dalla sala e non conosco il seguito.
Mi aspetto che d’ora in avanti ogni lunedì ci sia una occupazione del Consiglio Comunale.

In merito al dibattito sulla dichiarazione anticipata di trattamento, i toni sono stati molto accesi, con il PDL, Bonetti e Marri che hanno accusato in modo molto diretto la maggioranza di cavalcare l’argomento per fini elettorali, in vista delle elezioni regionali di marzo 2010.

Riepilogo dell’attività odierna:
n. 10 interventi di inizio seduta, con n. 1 ODG presentato ed ammesso;
n. 3 delibere votate;
n. 1 ODG calendarizzato votato.

Sono estremamente graditi commenti, segnalazione di errori ed imprecisioni, suggerimenti e supporto.
A lunedì prossimo.

martedì 17 novembre 2009

Consiglio Comunale del 16 novembre 2009



Appello nominale alle ore 15.12; presenti 22 consiglieri (molti arrivano nei minuti successivi).

Si parte con gli INTERVENTI DI INIZIO SEDUTA.

Giorgetti (Il Popolo della Libertà) sul testamento biologico segnala che la procedura di cui si parla ultimamente è una proceduta politica fatta allo scopo di forzare la situazione, anche rispetto a quanto dibattuto in sede nazionale (norma già approvata al Senato). Invita Lo Giudice a ritirare il relativo ordine del giorno (in seguito ODG) calendarizzato per oggi ritenendolo nella pratica non attuabile. Nel caso fosse approvato sarebbe in contrasto con la normativa nazionale in fase di approvazione. La libertà di cura (art. 32 della Costituzione - La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana) non vuole dire diritto a lasciarsi morire.

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) presenta una mozione d’ordine in quanto l’art. 25 del regolamento prevede gli interventi di inizio seduta solo per questioni di urgenza non trattate; ritiene che Giorgetti dovesse intervenire dopo.

Il presidente Cevenini precisa che ciò che è sui giornali può essere oggetto degli interventi di inizio seduta.

Bignami (Il Popolo della Libertà) sul Civis. Preliminarmente comunica che apprende che il Prefetto ha convocato il Sindaco ed altri per discutere del problema del Teatro Comunale. Sul Civis presenta un ODG sottoscritto dai gruppi PDL, Cazzola e Lega circa la totale assenza di trasparenza sui lavori alla rotonda Decorati Al Valor Militare ed il ritrovamento di inquinanti: sulla vicenda ci sono state versioni discordanti. Serve una commissione di inchiesta sul Civis sul dispendio di denaro pubblico e per verificare la correttezza delle procedure seguite.

Tomassini (Il Popolo della Libertà) sul Teatro Comunale precisa che si sta assistendo ad una maggioranza che si lava le mani su ciò che accade in città. Segnala che il bilancio 2008 del teatro chiude con una perdita di 4,7 milioni di euro. Il suo gruppo ha a cuore il teatro e vogliono tutelare i dipendenti in quanto la responsabilità è del management. Segnala come la Giunta non si faccia carico di questo tema dicendo di non essere competente.

Carella (Il Popolo della Libertà) sulla ragazza uccisa questa notte (trovata ferita sulla strada alle 5 del mattino in Via Marco Emilio Lepido) condanna l’episodio, lacerante nei modi, nei termini e nella maniera. Questa ragazza di 22 anni non ha trovato supporti che sarebbe doveroso fossero presenti in città. Serve una capacità di risposta. C’è una realtà che esiste; va fatta una azione su strada per non lasciare solo nessuno (ad esempio assistenti di strada).

Frascaroli (PD - Partito Democratico) sull’Antoniano presenta un ODG per solidarietà al centro di produzione televisiva dell’Antoniano. Tra le motivazioni il valore culturale dell’esperienza (produzioni per l’infanzia) e la salvaguardia dei posti di lavoro (100 tra dipendenti e collaboratori) L’ODG invita il Parlamento a vigilare sulla qualità della produzione per l’infanzia e tenere in considerazione il centro dell’Antoniano per la realizzazione delle varie iniziative. Legge l’ODG chiedendo che venga subito approvato.

Bernardini (Lega Nord - Padania - Bossi) sul pericolo eversione sottolinea come dalle parole del ministro Maroni emergano pericoli per nuove cellule del terrore (BR e fondamentalismo  islamico) che aprirebbero scenari inquietanti. Precisa che il rispetto politico non dovrebbe essere messo in discussione e chiede al Sindaco se è a conoscenza di cose che i consiglieri non sanno. Sulle dichiarazioni del segretario FIOM per cui “tutto può succedere” ritiene che non ci si possa permettere una degenerazione politica; è favorevole ad un Consiglio Comunale straordinario per dare voce ai lavoratori. Ritiene che oggi l’ambiguità non abbia più ragione di essere in quanto mette in pericolo la democrazia.

Melega (PD - Partito Democratico) sulla riduzione del FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo - è il meccanismo utilizzato dal Governo italiano per regolare l'intervento pubblico nei settori del mondo dello spettacolo (cinema, teatro, musica, etc.) per i teatri bolognesi segnala che il teatro di Bologna (come altri) è in difficoltà. Il Ministro Bondi ha detto che quelli che si lamentano sono “piagnoni ed accattoni”. Grandi responsabilità per la crisi sono dovute al taglio del FUS ed al taglio delle risorse degli enti locali. Il Comune ha già dato aiuti al teatro per circa 20 milioni di euro. La situazione si è nel tempo aggravata e la discussione in merito è oggi difficile. L’assessore Sita incontrerà il prefetto e le organizzazioni sindacali; aspetterà l’esito dei colloqui per poi fare un ODG in merito. Ai rilievi di Tomassini risponde che l’assessore competente è Sita e non la Mantovani.

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) sulla crisi economica in città ricorda che questa mattina c’è stato un incontro con la FIOM che ritiene molto utile per conoscere le esigenze e le richieste dei lavoratori. Chiede di fare un Consiglio Comunale straordinario sugli effetti che la crisi sta producendo, invitando anche i rappresentanti delle forze produttive della città. Ricorda che il Comune ha già destinato ai cittadini 2 milioni di euro per fare fronte alla crisi.

Mancuso (Sinistra Per Bologna) sulla costituzione di un comitato di saggi per la predisposizione di un piano strategico metropolitano per la Bologna dei prossimi anni cui partecipano Comune, Provincia, Regione e privati segnala come manchi il mondo del lavoro e sindacale; chiede che su una strategia di tale rilievo sia interessato il Consiglio Comunale, che deve anche esprimersi sulla scelta del comitato dei saggi.

Marchesini (PD - Partito Democratico) sulla promozione e rilancio del Mercato delle erbe propone un ODG a favore del miglioramento del mercato. Il mercato compie 100 anni nel 2010 ed è stato riconosciuto come mercato storico. Sottolinea l’attenzione del Comune per il commercio (vicenda dehors, iniziativa per recuperare osterie importanti di Bologna – Osteria del Sole). Dà lettura dell’ODG.

Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) presenta 2 interventi. 1) Su Sirio disattivato in alcuni giorni per sostenere lo shopping, ritiene giusto sostenere il commercio ma ha dubbi sull’efficacia del provvedimento: il centro è già saturo quindi aprire Sirio significa auto bloccate in cerca di parcheggio, disincentivando l’afflusso al centro. In altre città (Roma e Padova) sono stati presi provvedimenti opposti, quali l’estensione dell’orario di divieto di accesso alla zona a traffico limitato, con un servizio pubblico rafforzato e navette gratuite dai parcheggi scambiatori. Chi crede nel trasporto pubblico deve essere coerente, anche a salvaguardia della salute. 2) Sull’influenza chiede sensibilità al Consiglio Comunale. Rileva informazioni preoccupanti dalla comunità scientifica: in Germania ci sono vaccini per i politici e vaccini per il popolo (contenenti squalene e mercurio); questi ultimi non sono stati del tutto sperimentati e possono avere problemi soprattutto per i giovani. Presenta un ODG per dare a giovani e donne in cinta solo i vaccini più sicuri. Chiede che l’ODG venga deliberato subito.

Marri (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) sul Teatro Comunale precisa che vista l’iniziativa del Prefetto non interverrà sul merito della vicenda e si augura una riconciliazione. Bisogna evitare interventi fuorvianti (ad esempio Vice Sindaco Merighi). Chiede al Sindaco di verificare di persona tutte le voci del bilancio della fondazione del teatro. Dietro ad una questione sindacale c’è il sacrificio di una offerta culturale.

Si procede al voto sull’ammissibilità degli ODG presentati negli interventi di inizio seduta.



VOTO:

L’ ODG BIGNAMI SU CIVIS non risulta ammesso per i voti contrari della maggioranza.
Presenti 36 Votanti 32; Non votanti 3; Favorevoli 9; Contrari 23; Astenuti 1, alle ore 16:14.

L’ ODG FRASCAROLI SU ANTONIANO risulta ammesso all’unanimità.
Presenti 36 Votanti 36; Non votanti 0; Favorevoli 36; Contrari 0; Astenuti 0, alle ore 16:15.

L’ ODG FAVIA SU INFLUENZA risulta ammesso.
Presenti 37 Votanti 34; Non votanti 1; Favorevoli 25; Contrari 9; Astenuti 2, alle ore 16:16.


Si procede al voto sull’anticipazione della trattazione degli ODG appena ammessi e dell’ODG 238  PARUOLO calendarizzato per oggi.


VOTO:

L’ ODG FRASCAROLI SU ANTONIANO verrà trattato subito.
Presenti 37 Votanti 37; Non votanti 0; Favorevoli 37; Contrari 0; Astenuti 0, alle ore 16:18.

L’ ODG FAVIA SU INFLUENZA non verrà trattato subito.
Presenti 37 Votanti 33; Non votanti 1; Favorevoli 2; Contrari 31; Astenuti 3, alle ore 16:19.

l’ODG 238  PARUOLO verrà trattato subito.
Presenti 37 Votanti 37; Non votanti 0; Favorevoli 37; Contrari 0; Astenuti 0, alle ore 16:21.


Si passa quindi alla trattazione degli ODG appena ammessi.


O.d.G. n. 238             ORDINE DEL GIORNO SULL'ADESIONE ALLA 'DICHIARAZIONE APERTA SUI SERVIZI PUBBLICI EUROPEI' DA SOTTOPORRE ALLA CONFERENZA MINISTERIALE DI MALMOE SULL'E-GOVERNMENT, PRESENTATO DAL CONSIGLIERE GIUSEPPE PARUOLO NEL CORSO DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO DEL 9 NOVEMBRE 2009 E SOTTOSCRITTO DA ALTRI CONSIGLIERI.

Nessuno chiede di intervenire in quanto già parlato precedentemente.

VOTO:

L’ ODG risulta approvato all’unanimità.
Presenti 37; Votanti 37; Non votanti 0; Favorevoli 37; Contrari 0; Astenuti 0.


ODG FRASCAROLI SU ANTONIANO

Nessuno chiede di intervenire

L’ ODG risulta approvato all’unanimità.
Presenti 38; Votanti 38; Non votanti 0; Favorevoli 38; Contrari 0; Astenuti 0.


Si passa alle DELIBERAZIONI



O.d.G. n. 242             MODIFICA DELLA COMPOSIZIONE DELLE COMMISSIONI CONSILIARI. - Presidente del Consiglio

Il presidente Cevenini spiega che trattasi della costituzione del gruppo consiliare “Bologna capitale” cui partecipano i consiglieri Corticelli, Castelli e Fiamingo, fuoriusciti dal gruppo “Lista Alfredo Cazzola”.

VOTO:

La DELIBERA risulta approvata all’unanimità.
Presenti 38 Votanti 38; Non votanti 0; Favorevoli 38; Contrari 0; Astenuti 0, alle ore 16:22.


O.d.G. n. 234             ASSESTAMENTO DEL BILANCIO DI PREVISIONE IN RAGIONE DELL'ANDAMENTO DELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 2009 - ART. 175, COMMA 8, D.LGS. 267/2000. VARIAZIONE AL BILANCIO PLURIENNALE 2009 - 2011 PER GLI ANNI 2010 E 2011 (RAG. VIII). - Ass. Rossi

Nessuno chiede di intervenire, in quanto si è già discusso in commissione.

VOTO:

La DELIBERA risulta approvata con i voti favorevoli della maggioranza.
Presenti 38 Votanti 38; Non votanti 0; Favorevoli 23; Contrari 15; Astenuti 0, alle ore 16:25.


O.d.G. n. 226             SVOLGIMENTO DEI SERVIZI TECNICI A SUPPORTO DELLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE PREVISTE DAL PIANO PARTICOLAREGGIATO R5.3 BERTALIA LAZZARETTO.VARIAZIONE AL BILANCIO 2009, AL BILANCIO PLURIENNALE 2009-2011 E AL PIANO POLIENNALE INVESTIMENTI 2009-2011. - Ass. Degli Esposti

Nessuno chiede di intervenire, in quanto si è già discusso in commissione.

VOTO:

La DELIBERA risulta approvata con i voti favorevoli della maggioranza.
Presenti 38 Votanti 38; Non votanti 0; Favorevoli 23; Contrari 15; Astenuti 0, alle ore 16:27.


O.d.G. n. 206             INTEGRAZIONE DELLA COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DELLE ELETTE CON LE CONSIGLIERE DI QUARTIERE. - Presidente del Consiglio

Tomassini (Il Popolo della Libertà) presenta una mozione d’ordine chiedendo spiegazione sulla soluzione adottata dalla presidenza, tra le varie soluzioni prospettate in commissione.

Il presidente Cevenini spiega che si è seguito un duplice criterio: - territorialità (per ogni quartiere  2 componenti della maggioranza e 1 della minoranza); - rappresentanza (una per ogni lista).

Gattuso (Il Popolo della Libertà) presenta una mozione d’ordine chiedendo il rinvio in commissione perché la discussione sulla soluzione proposta non è avvenuta.

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) trova impropria la richiesta perché se ne è parlato in commissione senza ricevere rilievi da alcuno.

Gattuso contesta.

Il presidente Cevenini ha verificato l’effettività della deliberazione da parte della commissione competente.

Gattuso (Il Popolo della Libertà) contesta la ricostruzione della vicenda.

A questo punto, con i consiglieri che interrompevano reciprocamente gli interventi degli altri e toni molto accesi, il presidente Cevenini sospende la seduta ed i capi gruppo si riuniscono in separata sede.

Alle ore 17:02 dopo circa 10 minuti la seduta riparte.

Il presidente Cevenini precisa che c’è una differenza tra la versione della delibera uscita dalla commissione e quella portata in aula, dovuta all’errata indicazione del quartiere di appartenenza di un consigliere, che non intacca però la sostanza del testo.

Bignami (Il Popolo della Libertà) vuole sapere a quale capitolo di bilancio verranno addebitate le maggiori spese dovute all’allargamento dei componenti la commissione delle elette (ai sensi dell’art. 12 del regolamento di contabilità - Copertura finanziaria di nuove o maggiori spese).

L’avv. Trevisani per la segreteria di presidenza precisa che fondi per i gettoni dei componenti la commissione vengono presi dallo stesso capitolo da cui sono presi gli altri gettoni, e che non serve il parere di regolarità contabile.

Vi è quindi un acceso diverbio che coinvolge Gattuso, Cevenini e Lo Giudice.

Il pubblico, fino a quel momento molto esiguo, aumenta in breve tempo di circa 30/35 persone con bambini al seguito che ad un tratto mostrano degli striscioni e manifestano molto rumorosamente contro gli sfratti in corso.
 
A questo punto la seduta viene sospesa. A parlare con i cittadini interviene il presidente Cevenini, alcuni consiglieri e l’assessore alla casa Milena Naldi.

I dimostranti cantano slogan del tipo “chiediamo case, ci date la Polizia” e chiedono il blocco degli sfratti. L’iniziativa è supportata dal sindacato degli inquilini AS.I.A. RDB (Associazione inquilini e assegnatari). Da una ricerca in internet e dal racconto di una persona presente apprendo che il tema è quello delle difficoltà delle famiglie che a causa della crisi economica (e conseguente cassa integrazione, mobilità o licenziamento) non riescono più a pagare l’affitto dell’appartamento in cui vivono. L’episodio che ha scatenato l’intervento risale a questa mattina quando è stato eseguito uno sfratto in via Tagliamento, con l’utilizzo delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco. La famiglia composta da madre, padre e un bambino di 16 mesi affetto da gravi problemi di salute, tanto da essere immediatamente ricoverato dalle unità sanitarie giunte sul posto, si ritrova ora in mezzo ad una strada. Trattasi di una famiglia monoreddito che per colpa della crisi non riesce più a pagare un affitto. Avevano chiesto al Comune il passaggio da “casa a casa” in vista dell’assegnazione di una casa popolare prevista per la prossima primavera di questo nucleo famigliare, senza che fosse trovata una soluzione. Contestano il fatto che l’amministrazione comunale risolva il problema dell’emergenza abitativa con la forza pubblica criminalizzando chi oggi per colpe non sue si trova a dover affrontare una situazione di disagio legato alla precarietà sociale diffusa. Chiedono la messa a disposizione di un ostello pubblico che possa ospitare gli sfrattati per un periodo sufficiente a trovare un nuovo alloggio, come già in diverse regioni sta avvenendo. Non chiedono audizioni ma soluzioni.

I cittadini escono dopo molto tempo dalla sala insieme all’assessore alla casa e la seduta può riprendere alle ore 17:50 proseguendo la discussione sull’ampliamento prospettato della commissione delle elette.

Tomassini (Il Popolo della Libertà) esprime contrarietà all’estensione della commissione. Prassi vuole che vi partecipassero per ogni quartiere una componente della maggioranza ed una della minoranza (in totale 18 consigliere di quartiere). L’ampliamento crea un problema di costi per la collettività. Non si capisce quale siano le finalità della commissione e dell’aumento dei relativi componenti; si passerebbe infatti a 27 componenti aggiuntivi e per tre sedute all’anno a circa 40 componenti aggiuntivi, oltre alle consigliere comunali. Non c’è nessuna esigenza amministrativa e si andrebbero a spendere 200.000 euro in più nei 5 anni; ritiene inopportuna la delibera in quanto non nell’interesse dei cittadini. Ricorda che aveva proposto di creare una commissione casa per verificare il patrimonio edilizio e verificare le strategie ed eventuali accordi con i privati, ma il PD disse di no perché avrebbe comportato dei costi. Chiede quindi perché la commissione da lui proposta costa e quindi non si fa, mentre l’allargamento della commissione delle elette costa ma si fa. Puntualizza sui compensi dei consiglieri comunali: un consigliere comunale percepisce 1/4 del compenso del Sindaco (in passato era 1/3); un consigliere che si da molto da fare partecipa in un mese a circa 32/33 commissioni consiliari, oltre a 8 consigli comunali; in totale quindi circa 40 partecipazioni al mese che danno diritto al gettone di presenza (10 partecipazioni a settimana). (Ogni gettone equivale a 72 euro lordi; se così fosse 40 gettoni al mese  x 72 euro = 2.880 euro lordi al mese; in agosto ovviamente nulla).

Corticelli (Lista Alfredo Cazzola, dalla prossima seduta Bologna capitale) sottolinea dei fatti: la commissione delle elette esiste da 13 anni ed ha sempre avuto adeguata territorialità e rappresentanza; visto che è sempre andata bene, chiede alla maggioranza perché oggi non va più bene e che cosa è cambiato nel frattempo. Il 26 ottobre si discusse in commissione e lì si potevano trovare delle soluzioni. Trova nel PD un atteggiamento di chiusura inconcepibile: l’atteggiamento è arrogante ed inaccettabile. Prende atto che i numeri della maggioranza gli consentono di approvare ciò che vuole. In passato facevano parte della commissione per ogni quartiere 1 della maggioranza ed 1 della minoranza; ora si dice che si prendono 2 della maggioranza ed 1 della minoranza, poi siccome qualcuna rimarrebbe fuori si prende anche qualcun altro (utilizzando il criterio della rappresentanza); di tutto ciò ne beneficia solo la maggioranza. Ritiene questa prova di forza un indice di debolezza.

Gattuso (Il Popolo della Libertà) condivide Tomassini e Corticelli. Sull’aspetto politico della contrapposizione tra maggioranza e minoranza i numeri consentono alla maggioranza di fare quello che vuole. Sicuramente il gruppo PDL si opporrà a questa commissione. Dice alla presidente della commissione di garanzia (trattasi della commissione AFFARI GENERALI ED ISTITUZIONALI) che questa non è affatto di garanzia perché è in capo alla maggioranza. Le minoranze si fermano a Bernardini, PDL e Cazzola, mentre il gruppo Giorgio Guazzaloca Per Bologna è il 118 politico della maggioranza e non è possibile che il controllore (presidente della commissione di garanzia AFFARI GENERALI ED ISTITUZIONALI) sia scelto dal controllato (maggioranza).

Bernardini (Lega Nord - Padania - Bossi) sottolinea con vigore come si sia perso tempo in commissione ed oggi in Consiglio Comunale, a danno degli altri punti all’ODG. Chiede che nella commissione delle elette vi facciano parte tutte le donne elette nei quartieri non prevedendo il gettone di presenza. Ci sono problemi ben più gravi di questo e si sta perdendo tempo e l’occasione per fare il proprio dovere. Afferma che i consiglieri “dovrebbero vergognarsi” e dare invece una prova di maturità a tutti quanti. Segnala come ci siano chiacchiere di corridoio per cui l’estensione della commissione delle elette sia a vantaggio di qualcuno.

Lama (PD - Partito Democratico) rileva come per molti sia un disvalore questa commissione. La commissione ha già un presidente (Lama) ed esiste  a norma di regolamento. Nel Comune di Bologna la rappresentanza femminile è del 21% mentre nei quartieri è di 44 consigliere su 148. Precisa che non si vogliono aumentare i costi della commissione, ed a tal fine si varierà la programmazione dei lavori. Solo una delle proposte citate dai vari consiglieri è stata formalizzata.

Critelli (PD - Partito Democratico) segnala che si è dibattuto perché il nome di un quartiere era stato rettificato. La commissione delle elette è prevista dal regolamento e non si sarebbe aspettato questa degenerazione  della discussione. Va bene litigare, ma non va disperso il patrimonio comune creato negli anni. Va separata la considerazione politica dal merito della discussione.

Bignami (Il Popolo della Libertà) comunica che sembra che la presidenza preparerà un emendamento che dirà che il provvedimento non comporta un impegno di spesa e non serve il parere contabile. Chiede se la maggioranza è sicura di ciò, perché chi approverà ne risponderà verso la Corte dei Conti. In uno scambio di battute con Caracciolo (che non è mai intervenuto ufficialmente ma che ha più volte interrotto e dibattuto con i colleghi) fa riferimento genericamente a poltrone per i “componenti del partito personale”. Parla di “stupro del regolamento” da parte della maggioranza e comunica che non farà passare nessun aumento si spesa dello staff del Sindaco.

Gattuso (Il Popolo della Libertà) sottolinea come non abbia “mai visto Caracciolo così attivo”. Nei tre mandati precedenti nessuno ha mai contestato la territorialità e la rappresentanza della commissione delle elette.

Continuo interrompere degli interventi da parte di altri consiglieri.

Gattuso (Il Popolo della Libertà) dice al PD che hanno i numeri per approvare l’ODG, ma non devono tentare di “indorare la pillola”. Chiede quali siano le novità che richiedono una modifica della commissione delle elette.

Paruolo (PD - Partito Democratico) auspica che la discussione si mantenga entro termini consoni. I toni del PDL sono sopra le righe. Il tema “costi della politica” va tenuto in considerazione ma non deve essere usato in modo strumentale. Dire che alcune attività non sono utili è un messaggio sbagliato. Manifesta disagio nel vedere questa divisione nella minoranza e vorrebbe contribuire ad una condivisione. Nell’ultima commissione chiese se qualcuno era contrario ma nessuno si espresse; è mancata chiarezza da parte della minoranza, che non si è espressa nel momento a ciò deputato.

Corticelli (Lista Alfredo Cazzola) ribadisce che ancora manca la risposta sul perché per 13 anni i criteri di composizione della commissione delle elette erano soddisfacenti ed ora non lo sono più.

Giorgetti (Il Popolo della Libertà) sottolinea come le sembri di essere in una arena. Nota scarsa sensibilità verso le donne. I partiti si devono interrogare sul perché le donne nei partiti sono poche.

Tomassini (Il Popolo della Libertà) invita la maggioranza a svestirsi della propria superiorità (riferendosi a Critelli e Paruolo). Quando si arriva al concreto della proposta si vede che c’è un aumento delle spese ma mancano i riferimenti alle motivazioni politiche ed ai temi che la commissione allargata dovrebbe affrontare. Il costo è un tema importante in relazione alle problematiche esistenti (solo oggi si sono viste persone sfrattate e la crisi del Teatro Comunale). Propone un emendamento al fine di stabilire che le consigliere di circoscrizione partecipino in gruppi di lavoro (il che significa che la partecipazione non dà diritto al gettone di presenza).

Lama (PD - Partito Democratico) ritiene che la logica di tale proposta perpetui una discriminazione, in una logica di scambio.

Il presidente Cevenini dà lettura del proprio emendamento per cui “alla copertura finanziaria si provvederà con separato atto da parte dell’organo competente”.

Bignami (Il Popolo della Libertà) non capisce l’emendamento della presidenza. Lama dice che non si spenderà nulla in più di prima, ma se è così, nell’emendamento di doveva dire che non ci sarebbero stati oneri aggiuntivi per il Comune. In caso contrario vanno dette in anticipo le modalità di copertura della spesa. Ritiene che la maggioranza stia esagerando.

Bonetti (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) precisa che il gruppo Giorgio Guazzaloca Per Bologna non è intervenuto nonostante le offese non per mancanza di argomenti. E’ cambiata la rappresentanza politica della città e si possono quindi cambiare le regole della commissione delle elette.


Si passa al voto sull’EMENDAMENTO TOMASSINI (che di fatto escluderebbe il gettone di presenza per le consigliere di quartiere che partecipano alla commissione delle elette).

VOTO:

L’ EMENDAMENTO non risulta approvato per i voti contrati della maggioranza e del gruppo Giorgio Guazzaloca Per Bologna.
Presenti 36 Votanti 35; Non votanti 1; Favorevoli 9; Contrari 26; Astenuti 1, alle ore 19.37.


Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) precisa che questo è un tipo di dibattito cui non è interessato e che avrebbe preferito un altro percorso; le proprie proposte in commissione sono cadute nel vuoto. Comunica che la consigliera di quartiere Salsi, che sarebbe coinvolta dall’eventuale allargamento della commissione delle elette, rinuncerebbe al gettone di presenza, per cui voterà a favore della delibera.

Bignami (Il Popolo della Libertà) invita a non abusare della buona fede altrui.

VOTO:

La DELIBERA risulta approvata con i voti favorevoli della maggioranza, del gruppo Giorgio Guazzaloca Per Bologna e del gruppo Lista Civica Beppe Grillo.it.
Presenti 37 Votanti 37; Non votanti 0; Favorevoli 28; Contrari 9; Astenuti 0, alle ore 19.41.


Gli ODG in calendario non discussi per mancanza di tempo verranno trattati nella prossima seduta.

Termina la seduta alle ore 19:43.


Curiosità:

E’ stata una seduta molto movimentata e problematica, con toni molto accesi tra i consiglieri, a cui si è aggiunta una manifestazione di cittadini esasperati per gli sfratti subiti.

Si è acutizzato lo scontro che avevo già evidenziato nel verbale del 20 luglio 2009; il gruppo Il Popolo della Libertà accusa il gruppo Giorgio Guazzaloca Per Bologna di essere la stampella della maggioranza, per cui la commissione di garanzia in cui la presidenza è stata attribuita (grazie ai voti del PD) ad un componente il gruppo Giorgio Guazzaloca Per Bologna fa sì che la funzione di garanzia venga meno.
Sempre sullo stesso filone vi è stata una discussione molto aspra se fosse il caso di ampliare il numero delle componenti la commissione delle elette, con conseguenti possibili maggiori costi per il Comune. Il tutto contornato da frecciate più o meno velate secondo le quali parrebbe che l’ampliamento del numero delle componenti la commissione delle elette vada a vantaggio di qualche parente di un componente di un gruppo consiliare. Chissà perché nessuno ha fatto la seguente domanda: “L’ampliamento del numero dei componenti la commissione delle elette avvantaggerebbe qualche parente dei consiglieri comunali ?”. Credo che almeno un consigliere avrebbe risposto di sì.

In merito alla rumorosa manifestazione contro gli sfratti eseguiti nei confronti di persone che sono vittime della crisi economica (perché in cassa integrazione, mobilità o licenziata) mi pare che buona parte del Consiglio Comunale non abbia minimamente colto la disperazione e la tragicità di queste vicende familiari, che coinvolgono anche bambini piccoli, impegnando circa 2 ore e mezza per discutere se allargare la commissione delle elette e se attribuire ai nuovi componenti il gettone di presenza. Mi sarei aspettato che oggi qualcuno accennasse concretamente al fatto che sia necessario valutare politiche per fare fronte alle conseguenze che la crisi produce verso chi, a causa della crisi, perde l’unica fonte di sostentamento e quindi la casa in cui vivere.

Sono estremamente graditi commenti, segnalazione di errori ed imprecisioni, suggerimenti e supporto.
A lunedì prossimo.

venerdì 13 novembre 2009

A chi interessano le sedute del Consiglio Comunale di Bologna ?

Nell'ultimo Consiglio Comunale il pubblico era formato da 18 persone (me compreso)


Il mio blog nell’ultima settimana è stato visitato da circa 150 persone


Radio TAU mi ha comunicato che:
il podcast, cioè la registrazione del consiglio comunale che si trova sul sito internet di Radio TAU, in ottobre è stato scaricato circa 30 volte, cioè 30 persone in ottobre hanno ascoltato l'audio registrato delle sedute del Consiglio Comunale;
lo streaming, cioè l'ascolto in diretta, accedendo dal sito internet della radio, dell'audio delle sedute del Consiglio Comunale registra una media di 20 accessi;
- non è possibile invece sapere quanti ascoltino la trasmissione in FM via radio

Il gruppo Lista civica beppegrillo.it che trasmette le dirette audio/video su internet mi ha comunicato che durante l’ultimo Consiglio Comunale ci sono stati circa 40 accessi, cioè 40 persone che hanno visto in tutto o in parte il Consiglio Comunale in diretta su internet


Non male, ma si può fare ancora meglio !


martedì 10 novembre 2009

Consiglio Comunale del 9 novembre 2009

La seduta si apre con l'intervento introduttivo del Presidente Cevenini sul tema: a "20 anni dalla caduta del Muro di Berlino".

Si parte con gli INTERVENTI DI INIZIO SEDUTA.

Paruolo (PD - Partito Democratico) segnala che il 19 novembre ci sarà una conferenza ministeriale a Malmoe tra Governo e UE sulle strategie per l’e-goverment; tre sono gli aspetti strategici: trasparenza, partecipazione ed accesso ai dati. Propone un ordine del giorno (in seguito ODG) di cui chiede l’ammissione per poi votarlo nel prossimo Consiglio Comunale, per dar modo a tutti di esaminarlo.

Tomassini (Il Popolo della Libertà) sull’inquinamento alla rotonda Decorati Al Valor Militare (nelle vicinanze di San Lazzaro)  segnala che ha ricevuto una comunicazione da cui si evince che il 30 ottobre  ATC ha avvertito l’appaltante del progetto CIVIS di sospendere i lavori nella rotonda per la forte presenza di inquinanti. Di ciò non si è saputo nulla in Consiglio. L’assessore Saliera ha comunicato alla stampa che la bonifica è già in corso. Chiede conto dei dati rilevati e informazioni sui provvedimenti adottati dal Sindaco.

Critelli (PD - Partito Democratico) sulla chiusura dello stabilimento SABO segnala che il Gruppo L’Espresso ha dichiarato che il centro stampa verrà chiuso. Ciò provocherebbe la perdita del lavoro per 26 lavoratori; tutto ciò penalizza il tessuto sociale e produttivo di Bologna. Sembra che lo stabilimento di Padova assorbirà la forza lavoro; il giudizio sulla scelta è negativa perché Bologna è centrale. Presenta un ODG da discutere oggi vista l’urgenza e sottoscritto da tutti i gruppi consiliari, di cui dà lettura.

Facci (Il Popolo della Libertà) sul padre di Cristina Magrini evidenzia come si commemori la caduta del muro di Berlino mentre altri muri (l’indifferenza) rimangono. Il padre della ragazza da 28 anni accudisce la figlia in coma a causa di un incidente stradale. Il padre aveva deciso di venire a Bologna per assistere meglio la figlia; in seguito ha deciso di ritornare a Sarzana per assisterla a casa, stante la solitudine trovata a Bologna. Bologna non è più generosa, altruista ed accogliente come una volta.

Caviano (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) ricorda che in campagna elettorale molti cittadini chiedevano di eliminare i graffiti dai muri. L’amministrazione ha avviato una iniziativa che però è ancora in fase di studio. Sollecita l’amministrazione a procedere con quanto annunciato.

Marri (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) segnala che si è chiuso il festival Gender Bender (festival internazionale promosso da Il Cassero - gay lesbian center), patrocinato da Comune e Regione. E’ stato un oltraggio alla ragione non più tollerabile. Il titolo provocatorio era “Corpus domina”. Chiede all’assessore Lembi di agire con fermezza, smascherando le falsità legate a sbagliati messaggi culturali. C’era un obiettivo giusto – lotta alla mercificazione – ma non è giusto offendere il senso comune e il sentimento religioso. A volte dietro a titoli innocui passano messaggi diseducativi. Propone che i bandi pubblici siano poi oggetto di valutazione (dei criteri di assegnazione con verifica dell’adeguatezza degli stessi).

Carella (Il Popolo della Libertà) segnala una rissa tra giovani in Via Emilia Ponente tra peruviani ed albanesi. Sul territorio cittadino ci sono circa 150 etnie e vi sono molti episodi di intolleranza. Già a Bologna vi sono quartieri monotematici dal punto di vista etnico. Chiede uno sforzo comune affinché Bologna sia un punto di aggregazione e non di scontro.

Sconciaforni (Rifondazione Comunista – Comunisti Italiani) sulla vertenza dei metalmeccanici segnala che FIOM (Federazione Impiegati Operai Metallurgici) attraverso dei dati ha rilevato la strumentalizzazione del Governo: la crisi non sta finendo ma ci sono più di 1000 aziende in crisi e più di 30.000 lavoratori (tra città e provincia) in cassa integrazione o in mobilità. Contesta sia nel merito che nel metodo (non sono stati interpellati i lavoratori) gli accordi separati tra alcune aziende ed alcuni sindacati minoritari. Segnala che la FIOM ha fatto una richiesta al presidente Cevenini al fine di organizzare un incontro tra Sindaco/Consiglio Comunale e FIOM/lavoratori rappresentati; ad oggi non è giunta alcuna risposta e ritiene ciò non tollerabile.

Il presidente Cevenini rassicura Sconciaforni che si sta organizzando l’incontro.

Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) propone due interventi. In merito ai cittadini pendolari segnala che si vogliono realizzare grandi opere ma manca il termine “utili”; dai giornali si legge ad esempio che l’avvento dell’alta velocità ferroviaria porterà disservizi per i pendolari. In merito al people mover, che era alla base della campagna elettorale della maggioranza, segnala che gli atti amministrativi sconfessano le intenzioni, perché la direttrice del people mover opera sulla stessa linea della ferrovia metropolitana: basta prevedere delle fermate sulla linea ferroviaria. Sul secondo punto segnala che Hera applica l’Iva al 10% sulla TARSU (Tassa per lo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani). Chiede l’opinione dell’amministrazione comunale in merito, visto che la Corte Costituzionale si è già espressa per la non applicazione. Ritiene non sia giusto tassare una tassa.

Foschini (Il Popolo della Libertà) sulla Fondazione Civicum (http://blog.civicum.it/) segnala che oggi è stato presentato un rapporto consuntivo 2007 che analizza la possibilità per il Comune di spesa corrente e di spesa per investimenti e verifica il livello dei servizi confrontandolo con le altre città. E’ risultato che i servizi non sempre sono soddisfacenti dove si spende di più, ad esempio Bologna spende il 30% in più della media dei comuni del nord in sicurezza ma i risultati non sono soddisfacenti. Idem per le infrastrutture. Chiede che se ne tenga conto nella stesura del prossimo bilancio previsionale. Bologna primeggia invece per entità delle multe; si chiede quali siano gli obiettivi della polizia: fare multe o garantire la scurezza ?


Si procede al voto sull’ammissibilità dell’ODG PARUOLO


VOTO:

L’ ODG risulta ammesso e verrà trattato nel prossimo Consiglio.
Presenti 38 Votanti 33; Non votanti 0; Favorevoli 33; Contrari 0; Astenuti 5.


Si procede al voto sull’ammissibilità dell’ODG CRITELLI


VOTO:

L’ ODG risulta ammesso e verrà trattato oggi.
Presenti 38 Votanti 36; Non votanti 0; Favorevoli 36; Contrari 0; Astenuti 2.

Segnalo che in entrambe le votazioni per 2/3 consiglieri l’apparecchiatura di voto non ha funzionato; i dati dei presenti e dei favorevoli aumentano di conseguenza.



Si passa alle DELIBERAZIONI



O.d.G. n. 228             FIERE INTERNAZIONALI DI BOLOGNA S.P.A.- BOLOGNAFIERE: SOTTOSCRIZIONE DELLE AZIONI OFFERTE IN OPZIONE A SEGUITO DELL'AUMENTO DI CAPITALE SOCIALE A PAGAMENTO. APPROVAZIONE DELLA SPESA DI EURO 532.032,00. VARIAZIONE AL BILANCIO 2009, AL BILANCIO PLURIENNALE 2009-2011 E AL PIANO POLIENNALE INVESTIMENTI 2009-2011. - Ass. Rossi



Facci (Il Popolo della Libertà) segnala che quella di oggi è la seconda parte della vicenda dell’aumento del capitale sociale di Bologna Fiere e riguarda le quote inoptate di alcuni soci. Era già stato richiesto il piano industriale della Fiera, ma senza aver ricevuto risposta. La Fiera sta perdendo colpi e denari. Vuole conoscere la strategia di fondo dell’operazione. Voterà contro.

Rizzo Nervo (PD - Partito Democratico) precisa che il Comune assolve l’impegno di ricapitalizzazione e dà il buon esempio per sostenere le proprie eccellenze. La città ha bisogno della Fiera e la Fiera ha bisogno della città; fa riflettere e dà amarezza la mancata capitalizzazione da parte di alcuni soci. Occorre creare il network delle fiere regionali, con Bologna al centro.

Carella (Il Popolo della Libertà) precisa che la capitalizzazione non è un valore in quanto tale, ma per le azioni cui la capitalizzazione è destinata. Serve e non si ha ancora il piano industriale.

Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) sottolinea come per capitalizzare la Fiera siano stati spesi 1,5 milioni di euro la prima volta ed altri 500.000 euro oggi; poi si apprende che in un quartiere cittadino una importante pista ciclabile non verrà realizzata perché mancano i 200.000 euro necessari. L’ente Fiera era già in crisi prima della crisi economica, con un Consiglio di Amministrazione spaccato al suo interno. Se la volontà è quella di fare un network delle fiere regionali, allora si faccia una unica società per azioni risparmiando così in consulenti, revisori ed amministratori. C’è un problema di casta, cioè di persone che occupano svariate cariche, a volte contemporaneamente nel ruolo di controllore e di controllato. Deve cambiare il rapporto con le società partecipate e non si deve essere succubi dei Consiglio di Amministrazione. Voterà contro.

Bernardini (Lega Nord - Padania - Bossi) ritiene che la politica della Fiera sia stata fallimentare. Oggi il Comune sfiducia la Provincia, che non parteciperà all’aumento del capitale sociale della Fiera. Lo stesso problema c’è sullo stadio: manca il dialogo con la Provincia. Il non sapere decidere fa spendere soldi senza obiettivi.

Paruolo (PD - Partito Democratico) non condivide i ragionamenti fatti. Le motivazioni addotte dalla minoranza non sono chiare: bisogna dire se si crede nella Fiera; se sì bisogna votare a favore e chiedere fermamente  il piano industriale. Con i soldi incassati dalla Regione nella precedente vendita di azioni si rifinanzia l’aumento di capitale. Si dichiara disponibile a convocare i vertici della Fiera per avere chiarezza.

L’Assessore Rossi precisa che non c’è contrapposizione tra Comune e Provincia perché il comportamento della Provincia è dovuto a suoi problemi finanziari. Si vuole mantenere una quota pubblica significativa. Alcuni privati non hanno sottoscritto le proprie azioni, ma altri sì, per il motivo che preferivano fare uno spin-off immobiliare (in pratica la creazione di una nuova società dove apportare tutti gli immobili di proprietà della Fiera, al fine di  separare i beni immobili dalla gestione della Fiera).

VOTO:

La DELIBERA risulta approvata con i voti favorevoli della maggioranza.
Presenti 37 Votanti 36; Non votanti 1; Favorevoli 24; Contrari 12; Astenuti 0.


Si passa alla discussione sull’ODG CRITELLI sull’annunciata chiusura dello stabilimento SABO.

Critelli (PD - Partito Democratico) annuncia alcune piccole modifiche al proprio ODG, già discusso ad inizio seduta.

Carella (Il Popolo della Libertà) segnala che il Gruppo L’Espresso è deciso a chiudere lo stabilimento per cui o si dà alla Giunta un mandato forte (per rilanciare) oppure ci sarà poco da discutere. Si asterrà perché la proposta è debole.

VOTO:

L’ ODG risulta approvato.
Presenti 38; Votanti 34; Non votanti 0; Favorevoli 32; Contrari 2; Astenuti 4.


Si prosegue con gli ORDINI DEL GIORNO già calendarizzati per oggi.




O.d.G. n. 221.1          ORDINE DEL GIORNO SULL'INQUINAMENTO E SULLE EMISSIONI MALEODORANTI IN ZONA NOCE, SCATURITO DALLA COMMISSIONE TERRITORIO E AMBIENTE NEL CORSO DELLA SEDUTA DEL 30/10/2009 E PRESENTATO DAL CONSIGLIERE LONARDO E ALTRI IN DATA 3/11/2009. - Ass. Degli Esposti

(se ne parlò inizialmente nella seduta del 19 ottobre 2009)

Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) comunica che ritira il proprio ODG sul medesimo argomento, visto il buon lavoro fatto in commissione.

Lonardo (PD - Partito Democratico) si augura un voto unanime.

Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) ringrazia il comitato Noce.


VOTO:

L’ ODG risulta approvato all’unanimità.
Presenti 34; Votanti 34; Non votanti 0; Favorevoli 34; Contrari 0; Astenuti 0.


Gli altri ODG in calendario verranno trattati nella prossima seduta. Oggi la seduta termina in anticipo su richiesta del gruppo PDL che parteciperà ad una manifestazione in ricordo della caduta del muro di Berlino.

Termina la seduta alle ore 17.41.


Curiosità:

Segnalo con piacere la presenza di ben 18 cittadini che hanno assistito al Consiglio Comunale. A parte la prima seduta di insediamento del nuovo Consiglio, è quasi un record.

In merito all’effettiva presenza dei consiglieri in aula segnalo che oggi i consiglieri erano molto numerosi.
Ciò mi fa piacere.
Sul motivo di ciò spero influisca il fatto che i normali cittadini sono sempre più presenti in Consiglio ed assistono e riferiscono sui comportamenti e sulle proposte che i consiglieri fanno.
Segnalo anche, ma non voglio darci troppo importanza in relazione alla folta presenza di oggi, che il termine della seduta odierna era fissato per le ore 18 anziché le canoniche ore 20 e che nei giorni scorsi un diffuso quotidiano locale aveva dato ampio spazio all’attività ed alle presenze ed assenze in Consiglio dei vari Consiglieri.


Sono estremamente graditi commenti, segnalazione di errori ed imprecisioni, suggerimenti e supporto.
A lunedì prossimo.