SCOPO DI QUESTO BLOG

"Tutto accade perchè altri hanno deciso, ed io non posso fare nulla".

Cercherò, insieme a chi vorrà aiutarmi, di raccontare, partecipando all'attività del Consiglio Comunale, cosa decidono le persone che governano Bologna, quali provvedimenti prenderanno, chi beneficierà di tali provvedimenti e chi ne sarà danneggiato.

Cercherò di usare termini di uso comune, allo scopo di avvicinare più persone possibili alla vita della città.

Spero che questo serva a migliorare la vita di noi bolognesi e di tutti coloro che vorranno vivere questa città.


martedì 29 settembre 2009

Consiglio Comunale del 28 settembre 2009

Si parte con gli interventi di inizio seduta.
Puglisi (PD - Partito Democratico) in merito alle dichiarazioni di Giuliano Cazzola (lettera di martedì scorso) sulla manifestazione per la scuola in cui ha paragonato i bambini ai balilla in camicia nera, critica i termini usati ed il fatto che ogni volta che ci sono proteste verso il Governo vi sono accuse verso chi manifesta. All’assemblea erano presenti genitori preoccupati per l’educazione dei propri figli.
Giorgetti (Il Popolo della Libertà) su bici e portici, sottolinea l’importanza dei portici (lunghi 38 km nel centro storico) e racconta la loro genesi. L’idea lanciata dall’amministrazione di usare i portici come piste ciclabili genererebbe ancora più degrado. Ricorda che nel 2000 è iniziato l’iter per riconoscere i portici come patrimonio dell’umanità (Unesco).
Tomassini (Il Popolo della Libertà) sul tema bici afferma che vuole preservare i portici nelle loro dimensioni e destinazioni; non sono nati per il transito delle bici. Vi sarebbero problemi di sicurezza derivanti dal transito delle bici sotto il portico, ad esempio nelle giornate di pioggia con la pavimentazione bagnata. Presenta un proprio ordine del giorno (in seguito ODG). In relazione a fatti di cronaca, afferma che la decisione di sospendere l’ordinanza sul Pratello, presa senza discussione é contro i residenti di quella zona; in merito all’azienda ATC chiederà invece una udienza conoscitiva in merito ai provvedimenti che delegittimano le norme agevolative in materia di tassazione dei dipendenti.
Carella (Il Popolo della Libertà) sul tema bici segnala per molti vi è una anarchia comportamentale sulla strada. Il portico è rimasto ormai l’unica zona esclusivamente pedonale. I portici sono per la maggior parte di proprietà privata ad uso pubblico: non ci i può fare quello che si vuole.
Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) sull’installazione di impianti pubblicitari spiega come il 22 u.s. la giunta ha modificato il regolamento sui cartelloni pubblicitari aumentando la superficie degli spazi pubblicitari. Ciò crea inquinamento visivo. Ricorda come alcune città vietino l’affissione in luoghi di particolare pregio (ad esempio San Paolo).
Lama (PD - Partito Democratico) esprime cordoglio per la vicenda di Castenaso (2 bambini uccisi dalla madre, poi suicidatasi) e viene rispettato un minuto di silenzio.
Mancuso (Sinistra Per Bologna) sulla zona del Pratello comunica che su un quotidiano si parla di proteste nella zona. C’è un regolamento di polizia che prevede obblighi inesigibili a causa dell’astrazione del comando. Serve più presenza delle forze dell’ordine e dei vigili urbani; vanno puniti i consumatori che violano la legge.
Sull’ammissibilità dell’ODG Tomassini in tema di bici il consigliere Lo Giudice (PD - Partito Democratico) chiede di fare transitare la richiesta in commissione e comunica che voterà contro.
Ai voti l’ODG Tomassini non risulta ammesso.
Si passa quindi al primo argomento.


O.d.G. n. 173 PRESENTAZIONE DELLE LINEE PROGRAMMATICHE PER IL MANDATO AMMINISTRATIVO 2009-2014
Il Sindaco Delbono spiega che stiamo attraversando un periodo grave per la crisi economica e la qualità della vita dei cittadini. Gli sforzi sono indirizzati a sostenere chi ne avesse bisogno. Il programma si basa sui valori dell’antifascismo e della costituzione repubblicana, contro le discriminazioni. In relazione alla sicurezza, preferisce parlarne al plurale e riferirsi quindi a: - sicurezza della persona; - sociale (attraverso misure condivise); - sostegno del potere d’acquisto delle famiglie e degli individui; - futuro dei bambini (2 scuole per l’infanzia aperte). Occorre investire su chi ha necessità di collaboratori familiari in casi di disabilità. A titolo preventivo occorre aumentare i fondi per l’affitto. Le prime misure sono stati interventi per quasi 2 milioni di euro che verranno spesi negli ultimi mesi del 2009 e nei primi del 2010, a sostegno dei redditi. Vi sono investimenti, ereditati dalla precedente amministrazione, con 60 contratti in essere dal valore di circa 62 milioni di euro, ed altri in fase di avvio. Tra breve vi sarà la presentazione del bilancio di previsione e si potrà verificare la copertura finanziaria di tali provvedimenti. Sono state contenute le tasse locali. In relazione ai problemi della scuola dice che non è giusto che siano le mamme a pagare i relativi tagli. Sul tema delle energie rinnovabili è stata avviata una rivoluzione verde con pannelli fotovoltaici e migliore raccolta differenziata. E’ prevista una nuova mobilità per la quale sono in svolgimento progetti importanti. Sul metrò è il Governo che non può più fare melina e deve dire se vuole che il Comune lo possa fare. Vi saranno più mezzi pubblici. Vuole una Bologna più attraente: più pulita (interventi di riqualificazione della città storica a breve) e più sicura. Viene tutelata la collina. Nuova vita ai quartieri, in grado di percepire i bisogni dei cittadini. Le ex aree militari tornano alla città per la loro riqualificazione.
Inizia quindi il dibattito.
Corticelli (Lista Alfredo Cazzola) dà una apertura di credito a questa nuova amministrazione. Le linee indicate sono generiche e lacunose (non si parla di qualità dell’aria, di gestione della cosa pubblica). Il bilancio preventivo farà vedere come saranno destinate le risorse. Sul metrò c’è un ostacolo posto dal patto di stabilità, ma occorre superarlo (ha fatto una proposta in merito). Propone spirito responsabile e concreto. Presenta 9 ODG. Uno è una critica negativa in tema di sport; gli altri 8 sono proposte concrete, nello spirito di trovare elementi di condivisione.: - centro storico; diritto alla casa; - funivia di S. Luca; - sociale (rete dei servizi sociali) e mobilità delle persone svantaggiate; - nuove tecnologie (estendere la rete wireless e skype negli uffici); - sicurezza (riorganizzazione della polizia municipale; - qualità dell’aria (tutta la flotta ATC deve essere ecocompatibile); - terzo ponte sul Reno (tra Navile e Calderara).
Bignami (Il Popolo della Libertà) esprime preoccupazione ed elementi di criticità. La preoccupazione deriva dalla lettura del programma e da ciò che non vi è scritto. Individua nel Sindaco l’interlocutore e si augura che vi siano toni di dialogo e non di scontro. Manca nel programma: - in relazione alle società partecipate manca il ruolo dell’ente come propulsore attivo e datore di lavoro; - contenimento della pubblica amministrazione e riduzione dei relativi costi, nell’ottica di fornire un servizio ai cittadini / utenti; - pulizia della città (non si parla di revisione del contratto di servizio con Hera); - manutenzione delle strade (occorre fare attenzione a come vengono fatti i contratti di manutenzione); - parcheggi; - poco interesse per l’area metropolitana; - turismo (Bologna va inserita nei circuito turistico nazionale); - ruolo della Fiera (proporranno di chiamare in aula tutti i responsabili delle società partecipate). Chiede interventi in grado di rimettere in moto la città, ad esempio con infrastrutture sportive (nuovo stadio). Sulle cose scritte nel programma: - sulla sicurezza serve un cambio di passo; - sul tema immigrati / sicurezza; i diritti devono essere correlati a dei doveri, e non farlo rispettare genere insicurezza sociale; - vi è grande distanza sui temi della mobilità ed urbanistica, e su questi temi chiederanno molti confronti.
Marri (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) definisce il programma “light” e pieno solo di buoni intenti. Non si parla di sussidiarietà, di famiglia. Non ha colto preoccupazioni nei toni del Sindaco. Bisogna ripensare l’organizzazione dei servizi sociali, con maggiore flessibilità. Auspica una riorganizzazione dell’amministrazione per rispondere ai nuovi bisogni. Chiede un riscatto dall’attuale continuismo amministrativo.
De Maria (PD - Partito Democratico) dà sostegno convinto agli indirizzi di mandato. Segnala novità: interventi contro la crisi. Precisa che l’attuale ODG non è emendabile, ma si prende atto degli indirizzi che hanno avuto il voto degli elettori. Rileva: - molta sintonia tra le iniziative attivate e la città. Manca il contributo del PDL sulle iniziative da portare avanti. La novità di oggi è che il Sindaco ha detto quali sono le risorse contro la crisi; - si auspica che si possa ottenere una deroga al patto di stabilità; - la qualità ambientale è posta al centro della attività; - scuola: vi sono forti investimenti sulla scuola pubblica; - sicurezza: la coesione sociale è la prima condizione per la sicurezza. E’ fondamentale il tema del volontariato, che fa ricca Bologna. Per garantire sicurezza contro la criminalità servono: - coesione sociale per avere meno criminalità; - un ruolo forte delle forze dell’ordine e vigili di prossimità sul territorio; .- coinvolgimento del volontariato (no alle ronde). Gli obiettivi sono di pensare ad un governo molto vicino ai cittadini, e l’inizio è stato molto apprezzato dalla città.
Bernardini (Lega Nord - Padania - Bossi) boccia il programma per piccoli segnali inviati: - su alcune proposte si poteva osare di più, come a Firenze sul problema delle infrastrutture all’interno del centro storico o sulla nuova cittadella dello sport; - sul RUE (regolamento urbanistico edilizio) c’è stata una chiusura; - lo staff del Sindaco non ha usato i dipendenti del Comune ma ha fatto ricordo a forze esterne; - sul Pratello racconta che alla sede della Lega fu messa una bomba e fatti atti di vandalismo, e si chiede dove sia l’annunciata coesione sociale al Pratello; -sul centro torico occorre trovare una sistemazione più adatta al nuovo tribunale; - sulla sicurezza, non si usufruisce di quanto messo a disposizione della legge e dal Governo (ronde e presenza dei militari nelle città). Invita il Sindaco a essere attento alle aperture ed a fare un confronto serio con l’opposizione.
Sconciaforni (Rifondazione Comunista – Comunisti Italiani) comincia a ragionare sui primi passi dell’amministrazione. E’ significativo che a seguire si ha una delibera a favore di una riduzione delle tariffe a beneficio di chi ne ha bisogno a causa della crisi. Oggi la crisi colpisce molte fasce della popolazione (20.000 in cassa integrazione che vivono con 800 euro/mese) ed altre migliaia senza lavoro (lo hanno perso). Usa il termine “lestofante” per descrivere il comportamento del Governo. Ritiene positive anche le misure a favore della casa pubblica. Sulla scuola la posizione è giusta, con misure che alleviano le conseguenze per le famiglie. Sulle partecipate (ad esempio Hera) va fatta una discussione su cosa vuole fare il Comune di Hera. Sui servizi sociali vanno coinvolti gli operatori sul territorio. Le aree demaniali sono una opportunità per venire incontro alle esigenze sociali della città.
Giorgetti (Il Popolo della Libertà) riferendosi a Sconciaforni che ha usato il termine “lestofanti” dice che ha offeso il Governo e quindi anche il gruppo PDL. Lo stesso termine fu usato da chi uccise Marco Biagi , ed invita a moderare i termini.
Sconciaforni (Rifondazione comunista – Comunisti Italiani) si chiede dove, la consigliera Giorgetti, trovi in tutto ciò un rilievo personale. Ha accusato il Governo, non il gruppo PDL.
Foschini (Il Popolo della Libertà) ritiene che oggi l’aula stia facendo il proprio lavoro, e vede voglia di confrontarsi sui grandi temi. Prendendo atto che il PDL c’è sia a Bologna che al Governo, se c’è intenzione da parte della maggioranza di confrontarsi con il PDL bisogna farlo sempre e non solo quando c’è bisogno di andare a Roma a chiedere dei finanziamenti. Il comune di Bologna non può pretendere di essere isolato dal mondo; serve pragmatismo e meno ideologia. La riforma del decentramento necessita di una precondizione, cioè decidere cosa si vuole fare con l’area e/o con la città metropolitana; solo dopo si può parlare di competenze dei quartieri.
Mancuso (Sinistra Per Bologna) condivide le parole del Sindaco e sottolinea l’attenzione alle energie alternative. Condivide la creazione delle consulte degli stranieri, Sui quartieri precisa che altre città hanno i municipi. Ai quartieri manca la rappresentatività politica: servono i municipi. Ai quartieri è stato trasferito il controllo del territorio; bisogna però dargli più risorse. Ricorda che la città metropolitana è stata sollecitata da vari soggetti per rilanciare il nostro territorio. I vari temi vanno affrontati senza strumentalità.
Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) ha letto il programma, con tante buone parole e intenzioni, ma aspetta i fatti. Sull’urbanistica partecipata si chiede se verrà chiesto ai cittadini se sono favorevoli alla costruzione di 165.000 mq nell’area Ducati, o se gli 800.000 mq delle ex caserme saranno destinati a verde o ad attività commerciali. Si chiede se abbia senso consumare altro territorio costruendo il passante nord. Sulle società partecipate ci vuole chiarezza e segnala enormi conflitti di interesse: Hera gestisce l’inceneritore e al tempo stesso dovrebbe farci fare la raccolta differenziata; - vende energia elettrica e dovrebbe farci risparmiare elettricità. Dà fiducia alla Giunta e spera in un lavoro comune.
Lo Giudice (PD - Partito Democratico) ha preparato un ODG a sostegno del programma illustrato dal Sindaco, che legge.
Lumia (Di Pietro - Italia Dei Valori) afferma che il programma del Sindaco è anche il programma della maggioranza. Condivide l’attenzione su scuola e sociale, a vantaggio della famiglia. In merito al tema sicurezza ritiene che i servizi all’accoglienza e al sostegno delle persone in difficoltà vadano a favore della sicurezza. Sui modi approva il metodo scelto dal Sindaco, verso una maggiore condivisione delle scelte.
Caracciolo (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) afferma che sono stati fatti solo dei proclami. Il programma di mandato è lo stesso di Cofferati, solo con un po’ più di sintesi e avulso da concretezza. Servono segnali forti, ma senza creare illusioni nelle persone. Approva molte delle intenzioni espresse dal Sindaco, ma aspetta i fatti.
Carella (Il Popolo della Libertà) afferma che il Sindaco deve essere il Sindaco di tutti. Manca nel documento del Sindaco i provvidenti conseguenti ai principi affermati. Sul tema accoglienza non si può inseguire chi non vuole (ad esempio c’è chi è convinto che ci sia la poligamia).
Inizia quindi la replica del Sindaco Delbono. Ritiene che la seduta sia stata utile e di alta qualità. Il momento di oggi è un atto dovuto, è il programma elettorale della coalizione. Il programma di mandato arriverà più avanti. Occorre anche tenere conto che si sta facendo una riorganizzazione amministrativa, che partirà probabilmente dal 1° novembre prossimo. Invita Corticelli a ritirare gli ODG annunciati, per presentarli man mano che si affronteranno i relativi argomenti. In risposta alle affermazioni di Bignami accetta che la propria lettera inviata di buon anno scolastico possa avere avuto qualche dissenso, ma al tempo stesso si sarebbe aspettato una stigmatizzazione delle parole di Garagnani; chiede inoltre a Bignami cosa ne pensi della proposta di Berselli (referendum) su un’opera che è già stata realizzata al 30%. In risposta a Marri e Caracciolo spiega che: - il numero di famiglie coinvolte dai vari provvedimenti è di 3.200, oltre a 250 con assistenti domiciliari; -garantisce che tutti i provvedimenti avranno copertura finanziaria; - - precisa che sulle ASP non ha mai parlato di fusione di ASP ma solo di volere migliorare il loro funzionamento; ricorda inoltre che la casa dell’associazionismo e del volontariato è una richiesta delle stesse associazioni. Ha apprezzato alcune sottolineature in merito al tema della città metropolitana ed i quartieri. In risposta a Favia spiega che il tema della partecipazione intriga molti; il problema è trovare a chi rivolgere il quesito (ad esempio se per la costruzione del parcheggio in piazza VIII Agosto fosse stato chiesto il parere agli abitanti della zona, probabilmente non si sarebbe costruito, mentre lo ritiene molto utile alla città). Non ha nessuna preclusione ad informare e raccogliere le opinioni dei cittadini.
Si procede quindi al voto sui 9 ODG presentati da Corticelli: nessuno è ammesso
L’ODG Lo Giudice risulta invece ammesso.
In considerazione dell’ora tarda e di una richiesta urgente dell’assessore Lembi si cambia l’ordine delle trattazioni e il Consiglio si occupa di:


O.d.G. n. 198 MISURE STRAORDINARIE PER CONTRASTARE GLI EFFETTI DELLA CRISI ECONOMICA. AGEVOLAZIONI / ESENZIONI TARIFFARIE E ACCESSO AI SERVIZI EDUCATIVO-SCOLASTICI PER L'ANNO EDUCATIVO SCOLASTICO 2009-2010. Presentato dall’assessore Lembi.
Facci (Il Popolo della Libertà) ritiene che sia un provvedimento importante e positivo, che riduce o esenta alcune tariffe dei servizi educativi / scolastici. Fa un osservazione: in alcune parti del provvedimento si fanno affermazioni un po’ vaghe che lasciano spazio a valutazioni da parte del comune; avrebbero preferito che si individuassero fin da subito le situazioni di crisi che daranno il via all’aiuto, al fine di tutelare chi è veramente stato colpito dalla crisi.
Tomassini (Il Popolo della Libertà) ribadisce che si vorrebbe tutelare chi è rimasto senza lavoro, ma non chi è colpevole della propria perdita del lavoro. Il PDL si asterrà.
Caracciolo (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) sottolinea come non si conoscano quante risorse occorrano, e dice che si poteva estendere il provvedimento anche ai lavoratori autonomi.
Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) voterà a favore.
L’assessore Lembi ringrazia la commissione di questa mattina ed il Consiglio. Il provvedimento entrerà in vigore da ottobre. Precisa che la misura è urgente per fare fronte alla crisi.
Lo Giudice (PD - Partito Democratico) condivide la proposta e voterà a favore.
Ai voti l’ODG Lembi viene approvato (nessun contrario, 4 astenuti).

Termina la seduta, alle ore 19.50.


Sono estremamente graditi commenti, segnalazione di errori ed imprecisioni, suggerimenti e supporto.
A lunedì prossimo.
Alberto

martedì 22 settembre 2009

Consiglio Comunale del 21 settembre 2009

Il presidente Cevenini chiede al gruppo PDL di rimuovere la bandiera italiana da loro esposta, in quanto la bandiera italiana è proprietà di tutti i cittadini italiani e non di un solo gruppo. Il consigliere Carella sottolinea l’eccezionalità del momento (strage in Afghanistan). Il gruppo PDL rimuove la bandiera.
Su proposta del presidente Cevenini viene rispettato un minuto di silenzio in ricordo dei soldati morti in Afghanistan.
In considerazione di questo episodio (strage in Afganistan) la seduta odierna si occuperà unicamente dell’ordine del giorno n. 187 (recepimento del cosiddetto “piano casa”) in quanto scade in data odierna.
Si parte con gli interventi di inizio seduta.
Delli Quadri (PD - Partito Democratico) sui problemi occupazionali dell’emittente E-TV informa che è stata comunicata la riduzione di circa il 50% del personale di E-TV e del quotidiano L’Informazione (proprietà della famiglia Spallanzani). Trentasette persone e famiglie rimarranno senza reddito. La decisione è avvenuta a causa del risultato del bilancio 2008, in perdita di circa 3 milioni. Chiede interventi in merito.
Tomassini (Il Popolo della Libertà) in relazione al disagio giovanile e le aggressioni avvenute nel weekend chiede al Comune che sappia diffondere i valori della convivenza civile e della reciproca accettazione.
Lo Giudice (PD - Partito Democratico) racconta che sabato il deputato Garagnani si è permesso di dare del mafioso al Sindaco di Bologna ed altre personalità. Elenca numerosissimi soggetti con rapporti o condanne per mafia che hanno vicinanze con il partito cui Garagnani fa parte (PDL).
Natali (PD - Partito Democratico) racconta che è in corso la Settimana Europea della Mobilità (dal 16 al 22 settembre). Sono stati organizzati molti eventi per una mobilità sostenibile. Domani il biglietto dell’autobus sarà valido per tutta la giornata.
Sconciaforni (Rifondazione Comunista – Comunisti Italiani) pone 2 questioni: - in relazione ai problemi della scuola ritiene che il deputato Garagnani stia cercando di creare una cortina fumogena rispetto al merito della vicenda, che sono gli effetti della controriforma Gelmini; - in merito ad una recente intervista del Sindaco su Avvenire in cui viene sottolineato come anche questa città sia sotto pesanti tagli del Governo, intende precisare che sotto attacco è la scuola pubblica. Prendendo spunto dalle convenzioni con le materne private sottolinea come la scuola pubblica serve per garantire alta qualità a tutti, e che la scuola privata è prevalentemente cattolica; il tema delle convenzioni è legato al tema della scuola pubblica. E’ contrario alle convenzioni ed è per il diritto alla libera scelta: il 1° diritto è quello delle famiglie di potere iscrivere i figli alla scuola pubblica, eliminando le liste d’attesa.
Lumia (Di Pietro - Italia Dei Valori) esprime preoccupazioni per l’attacco alla libertà di espressione (vicenda Garagnani): leggere che un deputato bolognese usa parole pesanti (di stile mafioso) verso il Sindaco e la Giunta rappresenta una intimidazione. Si teme una svolta autoritaria.
Si procede quindi all’esame dell’unico ODG in data odierna.
O.d.G. n. 187 ESCLUSIONI, AI SENSI DELL'ART.55, CO.3, DELLA L.R. 6/2009, DALLA APPLICAZIONE DELLE NORME RELATIVE ALLE MISURE STRAORDINARIE PER IL RILANCIO DELL'ECONOMIA MEDIANTE LA PROMOZIONE DI INTERVENTI EDILIZI DEL PATRIMONIO EDILIZIO ABITATIVO, DI CUI AL TITOLO III DELLA DETTA LEGGE, PER RAGIONI DI ORDINE URBANISTICO, EDILIZIO, PAESAGGISTICO, AMBIENTALE E CULTURALE. (Si tratta del recepimento a livello comunale del cosiddetto “piano casa” promosso dal Governo per favorire lo sviluppo dell’economia).
L’assessore Degli Esposti fa un richiamo alle norme: il 1° aprile 2009 è stata raggiunta una intesa Stato/Regioni per rilanciare l’economia. L’accordo ha avuto come seguito l’approvazione della legge regionale dell’Emilia Romagna n. 6 in vigore dal 22 luglio 2009. Da tale data i Comuni hanno 60 giorni di tempo (quindi entro oggi) per decidere se usufruire dell’opportunità concessa ed eventualmente prendere i provvedimenti conseguenti di modifica della propria normativa edilizia. Con l’attuale delibera si traduce il PSC (Piano Strutturale Comunale) ed il RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio) nelle opportunità che la legge consente, salvaguardando il centro storico, la collina ed i cunei agricoli. Sottolinea come questo provvedimento sia un tassello di una strategia complessiva della Giunta. Seguiranno altri 3 provvedimenti: 1) riqualificazione del tessuto urbano; 2) bando per l’adeguamento energetico di 50 edifici comunali per portarli in classe A, da ripetere ogni anno; 3) esame sul centro storico, ipotizzando un piano d’area per una sua riqualificazione.
Tomassini (Il Popolo della Libertà) precisa che il piano casa nasce per volontà del Governo del paese per rilanciare l’economia italiana. Buon senso avrebbe voluto che la legge regionale fosse direttamente applicata, senza aggiustamenti da parte del Comune. Oggi, giorno di scadenza, ci si trova a decidere se la delibera va bene o no, o se va modificata. Coglie una volontà politica della Regione Emilia Romagna e dei Comuni di ridurre l’impatto della volontà governativa. Chiede di ripensare l’atto (tra l’altro non obbligatorio) e di limitarsi ad applicare la legge regionale già emanata.
Bernardini (Lega Nord - Padania - Bossi) afferma che è imbarazzato da alcune dichiarazioni della maggioranza in merito alla presente delibera. La Lega Nord ha una rimostranza: solo 12 regioni hanno legiferato, in modo restrittivo rispetto all’accordo Stato/Regioni. Il Comune di Bologna non solo non adotta la legge regionale già restrittiva, ma addirittura la restringe ulteriormente. In merito ai nuovi provvedimenti preannunciati dall’assessore contesta l’eccessiva burocratizzazione e la mancanza di un piano strategico (ed esempio localizzazione del nuovo Tribunale). Voterà contro. Invita a recepire la legge regionale così come è.
Bonetti (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) voterà contro. L’accordo Stato/Regioni era poco prescrittivo; la legge regionale ha fatto una scelta conservativa; il Comune ha perso una occasione, cioè quella di applicare così come è la legge regionale, legge che permetteva di andare al di là della suddivisione del territorio per zone, ora esistente.
Lonardo (PD - Partito Democratico) presenta un ODG (ordine del giorno) sull’argomento ed evidenzia alcuni aspetti ed esigenze: - la scelta dell’amministrazione è quella di escludere tutto ciò che è già vincolato con gli attuali strumenti urbanistici;- la legge regionale produce delle modifiche nella legislazione in materia urbanistica; c’è una visione dinamica del governo del territorio. Non condivide le critiche all’attuale provvedimento in esame.
Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) precisa che l’attuale crisi è di sistema (causata da una sovrapproduzione di merci). In relazione alla delibera, il cui scopo è il rilancio dell’economia, prende atto di come si voglia rilanciarla attraverso l’edilizia e l’industria automobilistica; la crisi energetica ed ambientale è proprio determinata da auto che inquinano e case che consumano molta energia. A Bologna ci sono circa 7000 alloggi sfitti: è sbagliato costruire anche un solo metro quadrato in più. Condivide l’ODG Lonardo, ma non può votarlo perché contesta alla maggioranza (PD in particolare) di avere preso decisioni che nei prossimi anni consumeranno moltissimo territorio.
Carella (Il Popolo della Libertà) precisa che si è proposto il piano casa per rimettere in moto l’edilizia e quindi l’economia. Il provvedimento ha una scadenza (31/12/2010). Per motivi politici Regione e Comune hanno ridotto le potenzialità di questa proposta (piano casa). Se gli strumenti urbanistici sono perfetti, si chiede perché l’ODG successivo n. 188 prevede già una deroga urbanistica. Chiede coerenza.
Natali (PD - Partito Democratico) in risposta agli interventi precedenti precisa che il RUE è stato frutto di un procedimento lungo, con il confronto con le varie associazioni. Di deroghe se ne faranno ancora perché le cose cambiano e non si possono sempre prevedere: le deroghe verranno valutate sulla base delle loro motivazioni. Ritiene che il Comune abbia applicato bene le opportunità consentite dalla legge regionale.
Paruolo (PD - Partito Democratico) afferma che uno strumento urbanistico non si può giudicare dal numero di deroghe concesse (uno strumento restrittivo avrà più deroghe di un’altro più permissivo).
L’assessore Degli Esposti comunica di avere colto toni costruttivi nel dibattito. Per capire meglio l’impatto dei provvedimenti comunali sull’economia precisa che la norma si applica alle abitazioni fino a 350 mq, già abitate, mono o bi-familiari; A Bologna si tratta di circa 150-180 possibili ristrutturazioni; applicando la legge regionale senza ulteriori restrizioni la platea aumenterebbe di circa 50-60 casi in più. E’ evidente che l’impatto del piano casa sull’economia di Bologna è irrilevante. Non vanno trascurati alcuni aspetti ereditati dal precedente mandato: - accordo sulle aree militari (83 ettari per 318.000 metri quadri); - accordo con le ferrovie (72 ettari per 240.000 metri quadri). Ritiene che la legge regionale n. 6 fornisca spazio all’iniziativa locale, ed è importante a Bologna ad esempio per quelle zone della periferia occupate da piccole attività industriali/artigianali che potrebbero essere riqualificate. Ricorda inoltre come a Bologna ci siano 190.000 appartamenti abitati, di cui l’85% costruiti prima del 1970 con condizioni energetiche negative (molto meglio le case del medioevo dal punto di vista energetico). Per avere un impatto sull’inquinamento occorre intervenire ed adeguare l’esistente.
Ai voti l’ODG Lonardo viene approvato con il voto favorevole di tutta la maggioranza.
Ai voti l’ODG n. 187 viene approvato con il voto favorevole di tutta la maggioranza.
La seduta termina qui.
I restanti punti all’ordine del giorno, non trattati oggi a causa del fatto tragico in Afghanistan, verranno trattati nel prossimo consiglio di venerdì ore 11. Nel dettaglio:
O.d.G. n. 173 PRESENTAZIONE DELLE LINEE PROGRAMMATICHE PER IL MANDATO AMMINISTRATIVO 2009-2014 (ARGOMENTO)
O.d.G. n. 188 NULLA OSTA AL RILASCIO DEL PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA ALLE NORME DEL REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO PER IL MANTENIMENTO IN ESSERE DI UN EDIFICIO (PORZIONE DELL'ALA A) DEL POLO CHIRURGICO DELL'OSPEDALE POLICLINICO SANT'ORSOLA (AZIENDA OSPEDALIERA SANT'ORSOLA - MALPIGHI), AI SENSI DELL'ART.15 DELLA LR 31/02 E DELL'ART. 96 DEL RUE.
O.d.G. n. 194 APPROVAZIONE DEL SECONDO ADEGUAMENTO DEL PROGRAMMA DEI LAVORI PUBBLICI 2009 - 2011, PREVISTO DALL'ART. 128 DEL D.LGS. 163/2006 DELL'ELENCO ANNUALE DEI LAVORI PER IL 2009, E DEL PIANO POLIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI E DEGLI INVESTIMENTI PER IL TRIENNIO 2009 - 2011.
O.d.G. n. 178 ORDINE DEL GIORNO SULLA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA IN RIFERIMENTO AI COMPENSI DEGLI INCARICHI E CONSULENZE ESTERNE DELLO STAFF DEL SINDACO PRESENTATO DAL CONSIGLIERE GIOVANNI FAVIA IN DATA 20 LUGLIO 2009.
O.d.G. n. 179 ORDINE DEL GIORNO PER IMPEGNARE IL SINDACO E LA GIUNTA AD APPLICARE NEL COMUNE DI BOLOGNA MISURE ANALOGHE A QUELLE DEL COMUNE DI MILANO PER TUTELARE LA SALUTE DEI MINORI E CONTRASTARE FENOMENI DI DIPENDENZA DALL'ALCOL, PRESENTATO DAL CONSIGLIERE CAVIANO IN DATA 20.07.2009
O.d.G. n. 185 ORDINE DEL GIORNO PER ESPRIMERE LA PIENA CONDIVISIONE ALLE ARGOMENTAZIONI ESPRESSE DAL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE NEL RICORSO IN APPELLO ASSIEME AL SINDACATO AUTONOMO DEGLI INSEGNANTI DI RELIGIONE, CONTRO SENTENZA TAR DEL LAZIO, CHE RISCHIA DI INDEBOLIRE LA DIGNITA' GIURIDICA ALL'INTERNO DELLA SCUOLA STATALE E DI DETERMINARE UN INGIUSTO DANNO NEI CONFRONTI DI CHI SCEGLIE LIBERAMENTE DI SEGUIRE IL CORSO DI RELIGIONE CATTOLICA, PRESENTATO DALLA CONSIGLIERA MARRI ED ALTRI IN DATA 28 AGOSTO 2009.
O.d.G. n. 193 ORDINE DEL GIORNO INERENTE LA CAMPAGNA DI PREVENZIONE DELLA CITTADINANZA DALL'INFLUENZA - A H1N1- PRESENTATO DAL CONSIGLIERE GIOVANNI FAVIA IN DATA 7 SETTEMBRE 2009
O.d.G. n. 192 ORDINE DEL GIORNO INERENTE IL DOVERE DI IMPARZIALITA' DI OGNI PUBBLICO DIPENDENTE, PRESENTATO DAL CONSIGLIERE LORENZO TOMASSINI ED ALTRI, IN DATA 7 SETTEMBRE 2009


Sono estremamente graditi commenti, segnalazione di errori ed imprecisioni, suggerimenti e supporto.
Mio personalissimo commento:
Essendosi verificato la strage dei soldati italiani in Afghanistan, se non ci fosse stato un ODG in scadenza la seduta non si sarebbe tenuta.
Per ricordare i soldati morti al servizio del Paese, quale miglior modo ed esempio per i Consiglieri che essere tutti presenti in Consiglio Comunale ed adempiere al proprio dovere fino in fondo, completando l’esame di tutti gli argomenti ?

Il prossimo resoconto lunedì prossimo.

martedì 15 settembre 2009

Consiglio Comunale del 14 settembre 2009



Il presidente Cevenini a nome della presidenza esprime ferma condanna per lo sfregio alla lapide in memoria dei caduti di Nassiria, situata nel parco della Montagnola, e manifesta vicinanza ai familiari delle vittime.
Si parte con gli interventi di inizio seduta.
Caracciolo (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) in merito all’ordinanza sulla vendita di bevande alcoliche in vigore in alcune zone di Bologna precisa che il provvedimento di luglio è lacunoso: non ha impedito la vendita di bevande alcoliche in quanto nelle zone limitrofe ne è possibile la vendita: servono controlli severi. Chiede o l’estensione a tutta la città del provvedimento oppure di aumentare gli addetti ai controlli per reprimere i furbi.
Marri (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) sull’oltraggio per lo sfregio alla lapide di Nassiria fa un appello affinché per il 6° anniversario questi martiri della libertà sentano il calore e la vicinanza della cittadinanza. Comunica che si assenterà brevemente per commemorare le vittime insieme ad uno dei loro familiari, invitando i consiglieri a seguirla.
Carella (Il Popolo della Libertà) sull’oltraggio per lo sfregio alla lapide di Nassiria si augura una stagione di tolleranza zero verso qualsiasi simbolo.
Bernardini (Lega Nord - Padania - Bossi) presenta due proposte di ordine del giorno (in seguito ODG) da inviare alle commissioni competenti: - sul Civis ribadisce che trattasi solo di un filobus e non di una nuova infrastruttura; - sulla sicurezza precisa che in agosto si è aperto un dibattito sui giornali sulla normativa Maroni in materia di sicurezza. La Lega già in passato fece delle proposte sulle quali intende interloquire con la maggioranza. Con questi 2 ODG intende iniziare un dibattito e aspetta delle risposte concrete da parte della maggioranza.
??? [mi dispiace ma non ho sentito il nome] (PD - Partito Democratico) sul ritrovamento di un uomo morto in un dormitorio, dove se ne sono accorti dopo 2 giorni dal decesso. La procura non ha individuato responsabilità. Chiede al Consiglio Comunale di interrogarsi e rispondere al perché può essere successo. Analoga situazione avvenne nel 2001. Propone che i consiglieri facciano una visita nei dormitori pubblici della città.
Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) su Sirio precisa che il 9 settembre ha letto un articolo dove il Sindaco esprimeva la volontà di spegnere Sirio durante le vacanze natalizie; il 10 ha letto che la maggioranza sul tema è divisa; il 12 ha letto che Sirio rimane così come è. C’è molta confusione. Vi sono 2 elementi: - la salute dei cittadini, che va sempre difesa; - il commercio in crisi, con un centro storico che si va dequalificando. Propone un piano che rilanci il centro storico conciliando i due aspetti. Chiede di istituire un tavolo pubblico, coinvolgendo associazioni, commercianti e cittadini. Si associa inoltre al cordoglio per lo sfregio della lapide di Nassiria; in futuro spera che il nostro paese non inizi più “guerre umanitarie”.
Lo Giudice (PD - Partito Democratico) si associa alle parole di Cevenini sullo sfregio alla lapide di Nassiria.
Carella (Il Popolo della Libertà) fa una mozione d’ordine per evitare che su cose condivise qualcuno (si riferisce evidentemente all’uscita temporanea dal Consiglio Comunale della consigliera Marri per commemorare i caduti di Nassiria) voglia fare il primo della classe. Eventuali iniziative condivise ed importanti devono essere condivide ed organizzate insieme.
Il presidente Cevenini, in risposta a Carella, precisa che le medesime perplessità sulla vicenda Marri le ha avute anche lui.
Tomassini (Il Popolo della Libertà) pone all’attenzione 2 argomenti: - in merito alla Festa dell’Unità arrivano molte segnalazioni di disagio. Rileva una differenza di trattamento tra i parcheggi in zona fiera (costo di 13 euro) ed i parcheggi nelle strade vicine alla Festa dell’Unità che sono gratuiti: questa disparità è intollerabile ed anche la stampa è connivente; - in merito alla telecamera Rita nella corsia preferenziale di Via Farini, rileva un disagio economico degli operatori economici di questa zona, bar Zanarini compreso. Proprio ora che la Giunta dice di volere togliere la telecamera gira voce che una nota società bolognese con vicinanze politiche stia subentrando all’attuale gestione del bar Zanarini.
Si procede quindi all’esame degli ODG previsti.
N. 190 MODIFICA DELLA COMPOSIZIONE DELLE COMMISSIONI CONSILIARI
In seguito al passaggio della consigliera Giorgetti dalla lista Alfredo Cazzola al gruppo PDL vanno ridistribuite le sue presenze all’interno delle commissioni.
Il consiglio approva.
N. 186 VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE PER L'ESERCIZIO 2009
Carella (Il Popolo della Libertà) prende atto che è la prima variazione di bilancio di questo mandato e fa una considerazione politica: vi è una scarsa predisposizione ad investire in un settore per Bologna importante, cioè la cultura (musei e biblioteche). Si augura che ci sia un approfondimento sul tema degli alloggi popolari. Voterà contro.
Bernardini (Lega Nord - Padania - Bossi) comunica che lega Nord voterà contro. In merito al contributo per nuovi alloggi popolari da destinare ai soggetti sfrattati (5 milioni di euro) chiede attenzione sui criteri di assegnazione delle case popolari.
Il consiglio approva.
N. 181 FIERE INTERNAZIONALI DI BOLOGNA S.P.A.- BOLOGNAFIERE: SOTTOSCRIZIONE DELL'AUMENTO DI CAPITALE SOCIALE A PAGAMENTO. APPROVAZIONE DELLA SPESA DI EURO 1.629.505,00
Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) comunica il voto contrario. La delibera impegna 1,5 milioni di euro della collettività per un aumento di capitale di una partecipata di cui non si conosce il piano industriale. Il modello fiera è ormai superato. In Fiera International Spa c’è un consiglio di amministrazione (CDA) poco compatto, con molti problemi, ed un piano industriale vecchio. Ha fatto un affare la Provincia che si è astenuta dall’aumento di capitale ed in più ha incassato soldi dalla Regione Emilia Romagna (in seguito RER) per cedere il proprio diritto di opzione. Non ritiene giusto impegnare 1,5 milioni di euro che potrebbero essere destinati ad asili, verde e servizi sociali.
Facci (Il Popolo della Libertà) precisa che il tema è una questione ampiamente dibattuta e contrastata. Vi è un problema di merito e contenuti: c’è contrasto tra soci pubblici e privati su cosa l’ente fiera dovrebbe fare per rilanciare l’ente. All’aumento di capitale partecipano anche soci privati. Questa delibera ha una carenza: non sono evidenziate le corrette motivazioni a giustificazione dell’aumento di capitale (per copertura perdite o per un rilancio ?); manca un piano industriale. Chiede un approfondimento serio ed un confronto, anche con i soci privati. Voterà contro.
Bernardini (Lega Nord - Padania - Bossi) ha seguito la cronistoria della vicenda. Nel recente passato il Comune ha fatto una vendita alla RER e fu giustificata per reperire risorse per il sociale. Chiede come veda la maggioranza questa spesa che ora sottrae risorse al sociale ed alla città. Voterà contro.
Carella (Il Popolo della Libertà) vede una situazione anomala. Sollevò già perplessità l’opportunità che la RER entrasse come socio. Si vuole sapere a che titolo e perché si spendono 1,5 milioni di euro dei cittadini. Non ritiene che con l’aumento di capitale il Comune possa incidere di più sulla Fiera o avere riflessi positivi sulla città. Manca ad esempio un progetto per far sì che la gente che va in fiera porti benefici alla città (ad esempio il parcheggio di Via Michelino non ha servizio taxi in direzione centro). Voterà contro.
Paruolo (PD - Partito Democratico) afferma che alcune richieste di approfondimento sono condivisibili. Non trova alcun motivo per esprimere voto contrario prima dell’approfondimento. Questo asset (la Fiera) deriva da investimenti fatti nei decenni precedenti. La Fiera si è sviluppata anche grazie all’intervento dei privati. Chi propone di non votare dovrebbe dire chiaramente che vuole fare calare la quota pubblica nella società. Serve effettuare un approfondimento sulle strategie. Il coinvolgimento della RER serve per mostrare un respiro non localistico ma più ampio. Per non alterare gli equilibri pubblico/privato si fece spazio alla RER incassando circa 3 milioni; oggi si chiede di utilizzare 1,5 milioni per continuare a mantenere la quota pubblica all’interno della Fiera. La somma di 1,5 milioni è destinata ad investimenti. Il Comune di Bologna non è messo così male da dovere utilizzare tali somme per la gestione corrente. Non va messa in discussione: - la strategicità della fiera; - l’equilibrio pubblico/privato; - l’ingresso della RER.
Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) condivide quanto detto da Carella circa il parcheggio vicino alla tangenziale. Ritiene che la Provincia non abbia partecipato all’aumento di capitale per problemi finanziari. Chiede a Paruolo cosa cambierebbe non partecipando all’aumento di capitale.
Carella (Il Popolo della Libertà) si chiede perché, se oggi è strategico partecipare alla Fiera, recentemente (aprile 2009) il Comune ha venduto quote alla RER. Si chiede come si fa a dire che oggi la Fiera è strategica quando ad aprile non lo era.
Bernardini (Lega Nord - Padania - Bossi) potrà cambiare idea se viene detto che cosa verrà fatto con questi 1,5 milioni di euro. Se la maggioranza voleva convincere la minoranza doveva presentarsi in commissione spiegando la destinazione di tale somma. Si dice che il Governo toglie fondi agli enti locali e poi il Comune li destina alla Fiera.
Paruolo (PD - Partito Democratico) spiega che non c’è contraddittorietà nel ragionamento sulla privatizzazione della Fiera; si è giunti ad un parametro sul rapporto tra pubblico e privato, che si vuole mantenere.
Facci (Il Popolo della Libertà) ribadisce che questa confusione sulla destinazione delle risorse e sulla strategia richiede una discussione sul destino della Fiera. Senza piano industriale il dubbio è che la risorse servano solo a far sopravvivere la Fiera; se fosse così, va detto chiaramente.
Tomassini (Il Popolo della Libertà) si unisce alle perplessità dei colleghi: manca chiarezza. Vuole sapere quale è la consistenza patrimoniale, dove vanno i denari e a cosa servono. L’atteggiamento vago sull’argomento fa venire dei dubbi. Sembra ci sia una mutua assistenza tra Comune e RER in relazione alla liquidità.
Marri (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) vede, dietro un obiettivo apparente, la volontà di rafforzare il ruolo degli enti locali e quindi del ruolo pubblico; vorrebbe un Comune leggero, che entra ma non invade. La Fiera necessita di un profilo strategico. Voterà contro.
L’assessore Rossi si dice sorpreso quando sente che in commissione non sono state date risposte. La Giunta ha manifestato disponibilità a verificare le strategie della Fiera. La volontà del Comune di aumentare il capitale è già stato espresso in aprile 2009, a titolo di investimento. Nel 2009 sono già state fatte 2 scelte: - favorire l’ingresso della RER; - va ora sottoscritto, al valore nominale, l’aumento di capitale. Da un punto di vista finanziario non ritiene questa una operazione sbagliata. Questi soldi non sono tolti alle politiche sociali e sono un investimento per la città.
Iniziano le dichiarazioni di voto.
Caracciolo (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) spiega che l’operazione Fiera andava meglio evidenziata e spiegata. Voterà contro.
Paruolo (PD - Partito Democratico) comunica che il PD voterà a favore. In risposta agli interventi chiarisce che è difficile capire il giusto equilibrio tra pubblico e privato. Presumere che si voglia aumentare il ruolo pubblico in Fiera è sbagliato; ora si intende difendere l’equilibrio raggiunto.
Sconciaforni (Rifondazione Comunista – Comunisti Italiani) spiega che dietro un aspetto tecnico (aumento di capitale) c’è una discussione più profonda che oggi non è stata fatta, cioè quale sia il ruolo del pubblico verso le società partecipate. Il vero punto della discussione è se le partecipate ci devono essere. Per la consigliera Marri le partecipate non ci devono essere, in quanto si vuole che le aziende siano gestite solo dai privati. Non si sa cosa dica il Comune alle partecipate. Il pubblico deve essere presente per dire le proprie idee. Qualcuno spinge perché il pubblico diminuisca il proprio ruolo; lui vorrebbe invece che aumentasse, e ritiene che il Comune debba mantenere le sue quote all’interno della Fiera.
Bernardini (Lega Nord - Padania - Bossi) in replica a Sconciaforni dice che se si vota a favore occorre dire cosa si va a fare con 1,5 milioni di euro. Lui ai cittadini deve rendere conto di come vengono spesi i loro soldi. Non è contrario alla partecipazione del pubblico.
Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) chiarisce un punto del programma della lista civica Beppe Grillo. Non crede che più pubblico significhi più partecipazione. E’ difficile distinguere cosa è pubblico e cosa è privato. Propone di creare delle public company vere ed attribuire i beni primari al 100% ai cittadini. Se il Comune deve essere complice di una società per azioni, tanto vale destinare le somme al sociale. Non è contrario all’intervento pubblico. Voterà contro.
Carella (Il Popolo della Libertà) ribadisce che non si dice quale sarà la quota di partecipazione nella Fiera se l’aumento di capitale non verrà fatto. L’unica certezza è l’importo che verrà speso. Chiede spiegazioni sul perché vengono spese tali somme. L’istruzione di delibere di questo genere necessita di almeno 15 giorni di preparazione. Voterà contro.
Ai voti l’ODG viene approvato con i voti della maggioranza.
N. 191 ORDINE DEL GIORNO PER INVITARE LA GIUNTA A PROSEGUIRE NELL'AZIONE DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE PER IL MANTENIMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA E DEI SERVIZI SCOLASTICI, DI REFEZIONE E DI MIGLIORAMENTO DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE
Lo Giudice (PD - Partito Democratico) precisa che l’ODG che presenta è una proposta congiunta dei 4 gruppi di maggioranza ed affronta la situazione della scuola pubblica, in particolare bolognese. Pone 2 punti: - si parla di riforma Gelmini, ma in realtà sono solo tagli per fare cassa; - dietro i tagli c’è il tentativo dichiarato di ridurre gli investimenti alla scuola pubblica e lasciare la scuola al mercato.
Carella (Il Popolo della Libertà) chiede più concretezza nelle proposte. Tutti gli ultimi 4 ministri dell’Istruzione sono stati criticati e quindi si chiede se le critiche sono di maniera o di circostanza. Fa notare come in passato il Comune abbia ceduto le Aldini Valeriani allo Stato, senza che ciò fosse criticato.
Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) si asterrà. E’ d’accordo sull’impianto dell’ODG di Lo Giudice. Il proprio gruppo difende la scuola pubblica e la formazione dei cittadini del futuro. Contesta al PD il fatto che ora si batte ma è complice della distruzione della scuola pubblica. Ricorda la legge Rivola (regionale) sulla parità scolastica. Sugli asili nido si può fare di più.
Marri (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) presenta un ODG collegato. Le famiglie sono in difficoltà. Serve uno sforzo sul tema dell’educazione e della tutela della famiglia. Serve un patto scuola / famiglia / istituzioni, basato sul confronto.
Ai voti l’ODG collegato Marri non viene approvato, mentre l’ODG principale Lo Giudice risulta approvato.
La seduta termina qui alle ore 18.40.
Sono estremamente graditi commenti, segnalazione di errori ed imprecisioni, suggerimenti e supporto.
A lunedì prossimo.
La prossima seduta del Consiglio Comunale dedicata al Question time (interpellanze) si terrà venerdì 18 settembre 2009 alle ore 11.

martedì 8 settembre 2009

Consiglio Comunale del 7 settembre 2009



Il sindaco Delbono ricorda Achille Ardigò, scomparso l’anno scorso.
Il vicepresidente Foschini prende la parola per la commemorazione di Gianluigi Porelli.
Si parte con gli interventi di inizio seduta.
Lo Giudice (PD - Partito Democratico) evidenzia le criticità della scuola bolognese causate dalla riforma Gelmini, o meglio dai tagli di Tremonti. Difende il consigliere Turci (preside e consigliere comunale PD), attaccata nei giorni scorsi dall’ufficio scolastico regionale (dott. Limina). Presenta un ordine del giorno (in seguito per brevità ODG) sui temi della scuola da esaminarsi in commissione.
Il presidente Cevenini informa che invierà una lettera personale riservata al dott. Limina.
Tomassini (Il Popolo della Libertà) comunica che non ha rilevato accuse nell’intervento del dott. Limina dell’ufficio regionale. Precisa che occorre parlare dell’anomalia di un situazione dove si è preside al mattino e consigliere comunale al pomeriggio: la politica deve stare fuori dalla scuola. Presenta un proprio ODG.
Carella (Il Popolo della Libertà) torna a ribadire le difficoltà degli operatori socio-sanitari. Nell’assistenza alle fasce deboli spesso manca una linea guida e delle procedure certe per gli operatori, affinché la loro azione possa essere efficace.
Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) sull’influenza A ritiene che la campagna mediatica sia sconcertante. Vi sono contraddizioni sulla velocità di diffusione e sul tasso di mortalità ed evidenzia come il vaccino che sarà distribuito si basa sullo stato del virus a maggio 2009, quando il virus è in continuo mutamento. Chiede una riflessione sulla libertà di scelta terapeutica basata su una informazione libera e indipendente. Presenta un ODG che chiede al Comune di fare una corretta informazione sul tema.
Gattuso (Il Popolo della Libertà) a proposito della vicenda del consigliere/preside Turci pone una questione di metodo: va tenuto distinto il ruolo consiliare dal ruolo all’interno della pubblica istruzione, richiamando l’art. 97 della Costituzione che impone ai dipendenti pubblici di rispettare le leggi.
Sconciaforni (Rifondazione comunista – Comunisti Italiani) sull’emergenza scuola evidenzia come ovunque si stia discutendo sulla controriforma Gelmini/Tremonti. Il centrodestra non sta ribattendo alla critiche sulla controriforma. Chiede quindi ironicamente al centrodestra se sia vero che moltissimi insegnanti e assistenti rimarranno senza lavoro e che molte classi a tempo pieno spariranno. In merito al perché sia stata fatta questa controriforma da parte del centrodestra, a suo parere la risposta è che c’è l’intenzione di smantellare la scuola statale (pubblica) a vantaggio della scuola privata. La scuola è l’ultimo argine contro la diffusione del razzismo e la distinzione tra cittadini di serie A e di serie B. Conclude dicendo che va difesa la scuola pubblica in ogni ordine e grado.
Turci (PD - Partito Democratico), chiamata in causa negli interventi precedenti, spiega di avere un ottimo rapporto lavorativo con il dott. Limina e afferma che continuerà a parlare in Consiglio Comunale. In risposta ad una accusa del consigliere Gattuso precisa che le leggi nazionali vengono applicate sempre. Propone che si faccia un gruppo di lavoro gratuito su questi temi per valutare le competenze sulla materia dei vari consiglieri.
Si procede quindi all’esame dell’unico ODG in data odierna.
N. 177 IN MERITO ALLA CONVENZIONE PER LA COSTRUZIONE DI PARCHEGGI PERTINENZIALI IN VIA ALLENDE PRESENTATO DAL CONSIGLIERE FAVIA.
Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) sintetizza l’accaduto spiegando che tra Via Allende e Via Neruda verrà realizzato un parcheggio pertinenziale ove non ce ne è bisogno perché manca l’utilità pubblica. Lo stesso assessore Saliera ha affermato che l’opera di via Allende è tra tutte la meno utile. La Giunta si è però dichiarata impotente in quanto l’impresa costruttrice ha avuto ragione al TAR (tribunale amministrativo regionale).Vi sono quindi due problemi: uno di democrazia ed uno di tutela del verde; il tutto fa pensare ad una mera speculazione. A suo parere la Giunta deve adoperarsi per non dare corso a questa opera, anche tentando una via negoziale (cioè un accordo con l’impresa costruttrice). In caso negativo chiede che la Giunta si faccia garante del rispetto di tutte le previsioni contrattuali a tutela del verde pubblico.
Ghetti (PD - Partito Democratico) dà atto della coerenza di Favia sul fatto che la strada di un eventuale provvedimento amministrativo del Comune che bloccasse l’intervento sarebbe difficilmente percorribile. Sul piano giuridico la sentenza del TAR ha legittimato il provvedimento e toglie ogni possibilità di azione alla Giunta. Preoccupa il clima che si è venuto a creare tra cittadini e cittadini, e tra cittadini ed amministrazione. A suo parere è mancato il confronto tra proponente e comitato contrario ai box. Accogli l’idea di impegnarsi affinché l’opera venga fatta nel migliore dei modi.
Carella (Il Popolo della Libertà) ritiene che si debbano capire meglio le problematiche; c’è stato un confronto con i cittadini e ci sarà un confronto con chi realizzerà l’opera. L’iter burocratico ha avuto il suo esito e ritiene che l’ODG di Favia sia intempestivo, né giusto né sbagliato, al quale non si può votare contro. Il gruppo PDL, per questi motivi, non parteciperà al voto.
Natali (PD - Partito Democratico) spiega che certe vicende hanno una continuità che va al di là delle varie giunte che si sono susseguite. Al punto attuale la politica è impotente e non si possono sopprimere i diritti acquisiti, pena notevoli conseguenze. E’ però necessario che il Consiglio Comunale dica qualcosa: non ci si può astenere. Chiede al comitato contrario ai box
(alcuni componenti sono presenti tra il pubblico) di essere presente affinché vigili sulla migliore realizzazione possibile, e presenta un ODG sul tema, che non prevede alcun ulteriore intervento da parte della Giunta ma la verifica delle modalità di realizzazione dell’opera.
Marri (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) si chiede se ci sia una maggioranza silenziosa contraria alla realizzazione dei box, e si chiede se invece non sia più importante che l’amministrazione si occupi del rispetto della legalità. Ritiene importante che sulla vicenda non ci siano finalità speculative. Avendo visto personalmente e conoscendo la zona di Via Allende, ritiene non vi possa essere lo scempio del verde da alcuni temuto.
Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) ribadisce che con il proprio ODG chiede alla Giunta solo un ultimo sforzo. Ai gruppi PD e PDL contesta la valutazione politica della vicenda e chiede loro se ritengono utile e giusta questa opera. Ci sono dei cittadini che difendono del verde, e questo è di per sé un valore.
Caracciolo (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) dichiara che il proprio gruppo non parteciperà al voto dell’ODG Favia ma voterà a favore dell’ODG Natali. Si impegna a fare un sopralluogo sulle aree interessate dall’intervento.
Ai voti l’ODG Natali viene approvato, mentre l’ODG Favia non viene approvato.
La parte ordinaria della seduta termina qui, ed hanno inizio le interpellanze.
Sono estremamente graditi commenti, segnalazione di errori ed imprecisioni, suggerimenti e supporto.
A lunedì prossimo.
La prossima seduta del Consiglio Comunale dedicata al Question time (interpellanze) si terrà venerdì 11 settembre 2009 alle ore 11.