SCOPO DI QUESTO BLOG

"Tutto accade perchè altri hanno deciso, ed io non posso fare nulla".

Cercherò, insieme a chi vorrà aiutarmi, di raccontare, partecipando all'attività del Consiglio Comunale, cosa decidono le persone che governano Bologna, quali provvedimenti prenderanno, chi beneficierà di tali provvedimenti e chi ne sarà danneggiato.

Cercherò di usare termini di uso comune, allo scopo di avvicinare più persone possibili alla vita della città.

Spero che questo serva a migliorare la vita di noi bolognesi e di tutti coloro che vorranno vivere questa città.


venerdì 29 gennaio 2010

Oggi alle ore 15 ultimo Consiglio Comunale ?

Oggi venerdì 29 gennaio 2010 alle ore 15 si terrà un Consiglio Comunale avente ad oggetto delle delibere urgenti che devono essere votate. Così hanno detto ieri in Consiglio.

Potrebbe essere l'ultimo Consiglio del mandato Delbono.

giovedì 28 gennaio 2010

Consiglio Comunale del 28 gennaio 2010 (Bilancio e dimissioni del Sindaco)

Temi del giorno:

- approvazione del bilancio

- dimissioni del Sindaco

Appello nominale alle ore 15:10 circa.

Segnalo la presenza di un nuovo cartellone iper-tecnologico.

E’ presente il Sindaco. Presenti moltissimi giornalisti e TV.

Si parte con le dichiarazioni di voto in merito alle delibere di bilancio.

Carella (Il Popolo della Libertà) segnala che non avrebbe mai creduto di vivere questa situazione. L’interesse di Bologna era ed è quello di avere un periodo di commissariamento il più breve possibile. Con chi interloquiranno i cittadini? Ringrazia tutti i colleghi.

Caracciolo (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) comunica che il gruppo voterà contro. Commenta brevemente il bilancio, basandosi principalmente sulla relazione del collegio dei revisori.

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) ricorda che già ieri era intervenuto. La valutazione sul bilancio è positiva. Ringrazia Sindaco, Giunta e tecnici dell’amministrazione comunale. Sugli ODG (una quarantina quelli presentati dalle minoranze) precisa che vista la situazione particolare, dichiara che la maggioranza voterà contro tutti gli ODG, sebbene tanti siano contenuti anche nell’ODG già presentato dalla maggioranza, che ha fatto il possibile per concludere il mandato nel miglior modo possibile.

Corticelli (Bologna Capitale - Movimento Civico) sottolinea come oggi non si voti solo un atto amministrativo, ma il fallimento di un progetto politico presentato solo sette mesi fa. La gente è attonita.

Sconciaforni (Rifondazione Comunista – Comunisti Italiani) ha già parlato ieri. Voto favorevole. Due elementi, questo bilancio verrà poi gestito da qualcun altro e tutte le decisioni prese entrano in un limbo (e la crisi è ancora molto forte). Dai prossimi mesi la domanda dei servizi sociali aumenterà ma nessuno potrà prendere provvedimenti.

Lumia (Di Pietro - Italia Dei Valori) ha già parlato ieri. IDV vota favorevole al bilancio e all’ODG della maggioranza. Qui non fallisce un progetto politico in quanto l’interruzione deriva da cause esterne. Servirebbero più risorse nel sociale e nella scuola. Nell’ODG ricorda gli interventi a favore di famiglie e cassintegrati.

Si passa quindi al VOTO delle delibere di bilancio n. 3, 4, 5, 6 e 7, approvate con i voti favorevoli della maggioranza.

Si passa quindi al VOTO sugli ODG

I 41 ODG delle minoranze (DATI DA VERIFICARE: Foschini ed altri in totale n. 31; Corticelli n. 5; Bonetti n. 1; Caracciolo n. 2; Marri n. 1) non risultano approvati.

L’unico maxi ODG della maggioranza a firma Lo Giudice ed altri risulta approvato con i voti della maggioranza).

Si passa quindi al voto sul bilancio vero e proprio (ODG n. 8 e 9) che risulta approvato con i voti della maggioranza.

Terminata l’approvazione del bilancio prende la parola il sindaco Delbono il quale, alle 16:17, visto l'art. 53 del TUEL, rassegna "le dimissioni dalla carica di sindaco di Bologna"

Il presidente Cevenini ricorda che nei prossimi giorni verrà intitolata a Renzo Imbeni la sala bianca, e che si terrà alle 11 la seduta di Question Time ed alle ore 15 una seduta ordinaria con temi urgenti.

Riepilogo dell’attività odierna:

n. 5 delibere votate;

n. 42 ODG votati;

bilancio approvato.

Sono estremamente graditi commenti, segnalazione di errori ed imprecisioni, suggerimenti e supporto.
Alberto


Articolo 53 del TUEL
Dimissioni, impedimento, rimozione, decadenza, sospensione o decesso del sindaco o del presidente della provincia

1. In caso di impedimento permanente, rimozione, decadenza o decesso del sindaco o del presidente della provincia, la giunta decade e si procede allo scioglimento del consiglio. Il consiglio e la giunta rimangono in carica sino alla elezione del nuovo consiglio e del nuovo sindaco o presidente della provincia. Sino alle predette elezioni, le funzioni del sindaco e del presidente della provincia sono svolte, rispettivamente, dal vicesindaco e dal vicepresidente.

2. Il vicesindaco ed il vicepresidente sostituiscono il sindaco e il presidente della provincia in caso di assenza o di impedimento temporaneo, nonche' nel caso di sospensione dall'esercizio della funzione ai sensi dell'articolo 59.

3. Le dimissioni presentate dal sindaco o dal presidente della provincia diventano efficaci ed irrevocabili trascorso il termine di 20 giorni dalla loro presentazione al consiglio. In tal caso si procede allo scioglimento del rispettivo consiglio, con contestuale nomina di un commissario.

4. Lo scioglimento del consiglio comunale o provinciale determina in ogni caso la decadenza del sindaco o del presidente della provincia nonche' delle rispettive giunte.

Consiglio Comunale del 27 gennaio 2010 (Bilancio)

Temi del giorno:

- tentativo di approvare oggi il bilancio e relativi retroscena

Appello nominale alle ore 16:21 presenti 28 consiglieri.

Bignami (Il Popolo della Libertà) fa una MOZIONE D’ORDINE, in qualità di presidente della relativa commissione, chiede che il bilancio venga votato senza discussione oggi. Ringrazia l’Assessore Rossi per l’attenzione mostrata, cosa mai vista prima nei precedenti assessori; ringrazia il sindaco di essere stato in mattinata in commissione, i dipendenti, tutta l’amministrazione ed il collegio dei revisori.

Sconciaforni (Rifondazione Comunista – Comunisti Italiani) segnala come Bignami aveva anticipato quanto sopra a mezzo stampa, con il consenso del capogruppo PD: la situazione è kafkiana, perché del bilancio non si è ancora letto nulla. Oggi dobbiamo parlare del bilancio del Comune di Bologna, di cui i cittadini sono interessati, ed è esterrefatto da questo giochino: fanno a gara per far vedere chi non ha paura ad andare a votare. Trova le parole del capogruppo PD incomprensibili, e si rivolge al PD dicendo che sembra sotto schiaffo del PDL per paura di “non so cosa”. Sul piano formale non esiste una votazione affinché non si discuta in Consiglio Comunale, mentre esiste la possibilità di votare oggi il bilancio.

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) (per fatto personale, cioè in quanto chiamato personalmente in causa da altro Consigliere) spiega come Sconciaforni abbia ricordato una riunione dei capigruppo sull’argomento, dove però nessuno ha chiesto di variare l’ODG di oggi per anticipare il voto sul bilancio. Hanno invece appreso dai giornalisti dell’intenzione di volere votare oggi, e di fronte alle richieste delle minoranze, avendone discusso moltissimo in questi giorni, sono disponibili a votare oggi.

Viene concessa una riunione dei capigruppo (tutti i capi dei gruppi consiliari si riuniscano in una sala esterna al Consiglio per discutere della richiesta).

Un giornalista mi spiega che il PDL voleva anticipare i tempi del bilancio per andare a votare a marzo. La novità è però che il vicesindaco Merighi poco fa ha detto che il Sindaco non si sarebbe dimesso prima di una ventina di giorni, per sbrigare tutte le pratiche amministrative in corso, e viene quindi meno l’urgenza di approvare oggi il bilancio. I consiglieri PD si riuniscono a parlottare fra di loro: sembra che tali notizie abbiano sorpreso anche loro. Ascolto da un consigliere di maggioranza quanto segue: il PD è nel pallone, Bersani vuole votare a maggio, per cui oggi di facciata il PD si dice d’accordo all’approvazione veloce del bilancio, sapendo che il sindaco non si dimetterà subito, e per cui non si potrà votare a fine marzo.

Il presidente Cevenini, al rientro, spiega che come da calendario, del consiglio, oggi si inizia il dibattito sul bilancio. Se ci sono richieste di modifica del calendario, si vedranno man mano.

Bernardini (Lega Nord - Padania - Bossi) ritiene che lunedì non fosse il 1° aprile: il sindaco è dimissionario, e rifiuta la melina che qualcuno sta facendo: è un atto vile e meschino, che non deve soggiacere a logiche di partito. E’ già stato votato un ODG del giorno in tal senso lunedì all’unanimità ed afferma che “siamo la barzelletta del paese” e rivolgendosi al PD che stanno giocando sulla pelle della città. Maroni dice che, se siamo d’accordo, si può anticipare il voto. Ben venga una campagna elettorale corta, così si spenderanno meno soldi. Se non si capisce tutto ciò, è meglio smettere di fare politica.

Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) condivide Bernardini. Qui assistiamo ad uno spettacolo triste. C’è una volontà diffusa di non andare al voto, ma non si può sfasare il voto rispetto alle regionali per un discorso economico di bilancio: a chi chiede oggi la discussione dice che ci sono state varie commissioni sul tema e chi voleva poteva partecipare. La situazione è tragica: si fa un bilancio per un’amministrazione che non c’è più. Spera che la discussione finisca in breve tempo. Presenterà un ODG perché il sindaco si dimetta subito. Vorrebbe che una parte del bilancio fosse deciso dai cittadini tramite i quartieri. Voterà contro. E’ disposto a dimettersi, se c’è il numero sufficiente di dimissionari, al fine di andare subito a nuove elezioni.

Tomassini (Il Popolo della Libertà) si unisce a Bernardini e Favia. Evidenzia quanto detto alla riunione dei capigruppo: il bilancio, se approvato, vincolerà il commissario, e poi la nuova amministrazione potrà variarlo. E’ un atto di rispetto e regolarità contabile; è paradossale avere delle dimissioni ad elastico, e i cittadini non sanno quando si voterà. Se si vuole risparmiare, bisogna votare insieme alle regionali. Il gruppo PDL è disposto a votare subito il bilancio purché venerdì cessi la Giunta. Non è arrivata adesione a tale proposta, per cui è evidente che la maggioranza non ha desiderio di terminare subito il mandato. Anche lui è disposto a dimettersi per velocizzare l’iter.

Lumia (Di Pietro - Italia Dei Valori) vede che è già cominciata la campagna elettorale; è rimasto male nel vedere nella riunione della mattinata l’assenza di qualcuno della maggioranza; lì non è stata fatta la richiesta che è poi comparsa sulle agenzie di stampa. C’è comunque la possibilità di velocizzare l’iter di bilancio. Voterà a favore (IDV).

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) spiega che il bilancio rappresenta la sintesi di una discussione ampia in commissione, e ritengono (ringraziando sindaco e assessore Rossi in particolare) che il bilancio sia fatto in condizioni date molto critiche (patto di stabilità, blocco delle tariffe, riduzioni dei finanziamenti, …). Il bilancio conferma e potenzia gli interventi nel sociale e nella scuola. Si augura che si vada il più presto possibile ad un ricambio dell’amministrazione. Questo bilancio non è un atto inutile o formale. Presentano un ODG collegato al bilancio che non intendono ritirare, che è il punto del lavoro di questi mesi (atto di indirizzo politico) e che completa il bilancio. Voteranno a favore.

Sconciaforni (Rifondazione Comunista – Comunisti Italiani) evidenzia come la discussione di questo bilancio non sia una discussione “normale”; questo non è un atto inutile, ma è il Consiglio Comunale la sede dove i cittadini ascoltano le discussioni sul bilancio. Per capire il bilancio serve l’analisi sociale della città. C’è emergenza sociale, anche se sui giornali se ne parla meno. I dati delle organizzazioni sindacali sono allarmanti (nella provincia di Bologna: più di 33.000 in cassa integrazione; 58.000 iscritti nei centri per l’impiego; 9.000 in mobilità). Altri dati: 1000 persone si rivolgono alla Caritas per mangiare. Nel bilancio, pur mantenendo lo stesso numero di ore di assistenza sociale, salgono però i richiedenti: il bilancio cerca di dare risposte a chi è in emergenza sociale, ma non è sufficiente. Rimangono come atti di questo mandato: il registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento; il diritto all’accesso al servizio idrico, come servizio pubblico; in negativo segnala la vicenda Civis (mezzi non sicuri).

Corticelli (Bologna Capitale - Movimento Civico) sottolinea come nonostante l’avvilente momento, il Consiglio Comunale deve dimostrare di essere più forte di qualunque emergenza. La discussione sul bilancio è un dovere. La colpa è del Sindaco, che è indifendibile. E’ difficile fare un bilancio su questi sei mesi: è stato tutto un annuncio. Il bilancio 2010 ha delle scelte non convincenti: - non adeguato il piano di investimenti sulla città; - poca riduzione dei costi e scarsa trasparenza ed efficienza; - sul piano culturale l’impegno è stato scarso. Alla Giunta esprime preoccupazione e chiede che cosa succederà ai progetti che sono in corso. Gli assessori hanno la responsabilità di dire cosa si farà, e cosa succede sulle nomine del sindaco. Sarebbe dignità che l’avvocato Trombetti si dimettesse da consigliere di Hera. Occorre dare un po’ di serenità a Bologna per tornare ad essere normali.

Guazzaloca (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) sulla vicenda del Sindaco, ritiene che Delbono abbia fatto un atto dovuto dal punto di vista politico (aveva chiesto le dimissioni già domenica). I capi di imputazione sono gravissimi e non poteva fare diversamente, non bisogna però dare giudizi sulle persone. Si augura che Delbono sappia rispondere agli addebiti. Sottolinea che in questo gravissimo passaggio politico l’unico obiettivo è operare nell’esclusivo interesse dei bolognesi; non utilizzeranno la vicenda al fine di una facile propaganda politica. Aspettano le dimissioni, ed un tempo breve per nuove elezioni.

Marri (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) fa alcune considerazioni: Bologna è stata umiliata. Ritiene il sindaco indifendibile perché quanto raccontato fa pensare come possa, chi gioca con i bancomat, arrivare ai vertici istituzionali. Lei usa parlare per convinzione e non per convenienza. Il gruppo aveva fatto un grande lavoro sul bilancio, rilevando la mancanza di slancio innovativo nella struttura della spesa (indice di rigidità della spesa); le spese dell’amministrazione sono troppo rilevanti. Il bilancio è conservatore, rigido e poco trasparente. E’ positivo che le tariffe non siano aumentate; è positivo destinare i proventi dei permessi di costruzione per spese in conto capitale (investimenti). Crescono alcune voci: direzione generale; spese del cerimoniale: in calo quelle per la sicurezza, che andrebbero chiarite. Presenta un ODG per: - destinare i benefici economici dell’allentamento del patto di stabilità al sostegno del welfare; - impegno per la scuola in ospedale (per i bimbi ricoverati); - implementare i servizi per la prima infanzia.

Chiacchiericcio incredibile dei consiglieri.

Tomassini (Il Popolo della Libertà) presenta una MOZIONE D’ORDINE: chiedono la conclusione del dibattito sul bilancio oggi, evitando ai cittadini le spese di convocazione del Consiglio Comunale (costo della struttura e dei gettoni di presenza).

Si tiene quindi una riunione dei capigruppo in Sala Rossa. All’unanimità si è deciso di modificare la calendarizzazione, per votare tutto oggi senza dichiarazioni di voto; la Giunta (assessore Rossi) potrà replicare.

Caracciolo (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) ritiene che dopo quanto detto dall’Assessore servirà la possibilità di fare la dichiarazione di voto.

Carella (Il Popolo della Libertà) si mostra stupito della decisione dei capigruppo. Non intende rinunciare ad un intervento sul bilancio; non si era iscritto a parlare in precedenza perché era previsto che si sarebbe votato venerdì: ora la situazione è cambiata e vorrebbe intervenire.

Foschini (Il Popolo della Libertà) spiega che la riunione dei capigruppo ha deciso che dopo gli interventi si voti oggi senza la dichiarazione di voto. Interverrà Carella e poi l’assessore Rossi farà la sua replica. Dopo si procederà al voto degli ODG e del bilancio.

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) dà atto alla presidenza di tentare di gestire delle dinamiche impazzite. Era previsto un calendario, poi questa mattina le minoranze hanno chiesto di votare oggi. La maggioranza ha fatto tutto il possibile. La riunione dei capigruppo ha ricalendarizzato l’iter del bilancio. Sono disponibili a votare oggi, ma non ad oltranza.

Carella rinuncia all’intervento.

L’assessore Rossi spiega che si immaginava una situazione diversa. E’ il suo primo e probabilmente ultimo bilancio. Crede che questo bilancio sia stato oggetto di un percorso di confronto lungo ed articolato. Ringrazia tutto il personale che ha lavorato molto. Da Corticelli e da Marri ha sentito che non ci sono riduzione dei costi, ed in particolare quelli di autoamministrazione. Le linee di bilancio, nella situazione di crisi e mancanza di autonomia dei comuni, con almeno 45 milioni di euro di trasferimenti in meno rispetto a città analoghe, sopportando costi di supporto alla scuola, portano ad una riduzione dei costi di autogestione. Il bilancio è realistico e trasparente. Nel percorso è stata fatta chiarezza su tutte le voci. Il Piano di investimento è stato fatto sulla base delle potenzialità pubbliche. Le risposte della Giunta alla città dipendono dai tempi messi a disposizione. Le spese del personale vanno confrontate in modo omogeneo (ad esempio confrontando preventivo 2009 con preventivo 2010; consuntivo 2008 con consuntivo 2009). E’ stato fatto un grosso sforzo, con un bilancio in equilibrio. L’allentamento del patto di stabilità (che presumibilmente fa riferimento al bonus per i comuni virtuosi) riguardava l’anno 2009, e il decreto relativo è del 19/01/2009; non si sa per il 2010 se spetterà.

Sintesi delle regole di voto.

1) le delibere collegate al bilancio, ODG 3, 4, 5, 6 e 7;

2) voto degli ODG dei gruppi;

3) due delibere di bilancio.

Si procede al VOTO sull’ODG n. 3 (aliquote e detrazioni ICI)

Ovviamente è stata una pura casualità, ma proprio in quel momento (alle 18.40) è entrato il sindaco Delbono ed il tabellone di voto si è rotto (ha smesso di funzionare); Foschini dice che non era mai successo negli ultimi 20 anni.

Non si può votare. Il bilancio verrà quindi rinviato a giovedì 28 gennaio, alle ore 15

Riepilogo dell’attività odierna:

n. 15 interventi;

n. 2 mozioni d’ordine.

Sono estremamente graditi commenti, segnalazione di errori ed imprecisioni, suggerimenti e supporto.

Grazie a Giuseppe per la collaborazione.

Alberto

mercoledì 27 gennaio 2010

Consiglio Comunale del 25 gennaio 2010

Temi del giorno:

- annuncio delle dimissioni da parte del sindaco Delbono

- registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario

Appello nominale alle ore 15:04 presenti 37 consiglieri. La sala del Consiglio è gremita come non mai, sia nella zona del pubblico che nella zona dei giornalisti.

Entra il Sindaco, che si siede nel suo scranno, ed è assaltato dai fotografi. Situazione imbarazzantissima: sto male io per lui.

Il presidente Cevenini dà la parola al Sindaco Flavio Delbono.

Sindaco Delbono: “Ho ritenuto doveroso verso quest'aula svolgere una breve comunicazione sulla vicenda giudiziaria nella quale sono coinvolto. E ho ritenuto rispettoso fare questo in Consiglio comunale, prima che alla stampa, che ho invitato per una conferenza più tardi. Circa gli aspetti giudiziari, come peraltro è stato reso noto, sono stato convocato sabato 23 dalla Procura per rispondere dei reati di “abuso di atti di ufficio”, “peculato” e “truffa aggravata” con riferimenti a missioni svolte tra il 2004 e il 2008 nella mia veste di Vice Presidente della Regione Emilia-Romagna. Missioni alle quali ha partecipato a titolo personale anche la signora Cinzia Cracchi.

Ho contestato gli addebiti mossi dal PM, fornendo anche elementi documentali e citando testimoni, a dimostrare la correttezza del mio comportamento e l'uso proprio del denaro pubblico. Ho invece riconosciuto la presenza di un disguido o di una incomprensione tra me e la mia segreteria. Ciò che ha provocato il rimborso di una diaria di 490 € per un viaggio di missione che non avevo fatto. Attraverso il mio avvocato sto provvedendo alla restituzione di tale somma alla Regione Emilia-Romagna.

Una buona metà dell'incontro di sabato 23 col PM è stata assorbita da mie dichiarazione spontanee. Dichiarazioni che ho voluto rendere al magistrato, rese cioè su mia richiesta, su altre vicende che hanno attirato l'attenzione degli inquirenti e della stampa nelle scorse settimane. Siccome il contenuto del mio interrogatorio è stato secretato dal magistrato, ritengo doveroso evitare di fornire ulteriori dettagli sul contenuto di tali dichiarazioni, peraltro parzialmente trapelate sugli organi di stampa.

Voglio però ribadire che ho sostenuto, anche citando testimoni, la totale liceità del mio comportamento su vicende che, a mezzo stampa, potevano insinuare dubbi o sospetti sul mio operato. Una vicenda giudiziaria che coinvolge il Sindaco è ovviamente anche una vicenda con risvolti politico istituzionali. La mia consapevolezza di estraneità agli illeciti contestatimi mi rassicura sulla capacità di dimostrare nelle sedi competenti la correttezza dei miei comportamenti. Ciò mi ha fatto dire che non avrei ritenuto necessario presentare le dimissioni da Sindaco neppure in presenza di un eventuale rinvio a giudizio.

Tuttavia, la storia di questa città e la lunga tradizione di amministrazione e di impegno civico fanno sì che a Bologna ci sia una cultura diversa rispetto ad altre realtà. Bologna per me viene prima di tutto. È per questo che, siccome i modi e i tempi richiesti per difendermi eventualmente in sede giudiziaria rischiano di avere ripercussioni negative sulla mia attività di sindaco, ho già deciso in piena coscienza che rassegnerò le dimissioni dalla mia carica. Lo dico oggi qui nella sede istituzionale più alta della città, qual è l'aula del Consiglio comunale. Per senso di responsabilità, sceglierò modi e tempi che dovranno tenere presente il bene prioritario della città, a partire dal fatto che nei prossimi giorni inizierà in aula l'esame per l'approvazione del bilancio 2010 di cui rivendico la bontà nell'interesse della città, così come sono orgoglioso delle cose fatte in questi mesi e di quelle che faremo ancora per Bologna


Si inizia con gli INTERVENTI DI INIZIO SEDUTA.

Bignami (Il Popolo della Libertà) ricorda che il PDL non ha ritenuto di avanzare richieste di dimissioni, in attesa di conoscere le sorti della vicenda giudiziaria. E' doveroso sottolineare l'amarezza sulla vicenda e sottolinea come se la decisione del Sindaco fosse stata fatta nei giorni passati si sarebbe potuto votare entro questa primavera; il ritardo fa sì che si andrà a votare nel 2011 (per un anno ci sarà il commissariamento). Corresponsabile di ciò è il Partito Democratico che espone Bologna ad un anno di commissariamento, che la città non si merita. Dopo 5 anni di paralisi (si riferisce alla Giunta Cofferati) ci sarà un altro anno perso. Sono preoccupati per il quadro allarmante emerso, con una immagine pessima per Bologna. E' una responsabilità del PD. Auspicano quanto prima nuove elezioni. Si vergognano dello scempio procurato.

Bernardini (Lega Nord - Padania - Bossi) chiede di aprire una discussione del Consiglio Comunale su questa vicenda, e presenta una mozione in tal senso.

Tomassini (Il Popolo della Libertà) chiede la riunione dei capigruppo sulla richiesta di Bernardini (chiede cioè che tutti i capi dei gruppi consiliari si riuniscano in una sala esterna al Consiglio per discutere della richiesta).

Richiesta accolta e la seduta è interrotta per una decina di minuti per la riunione dei capigruppo. Al rientro viene precisato che verranno fatti due interventi in più rispetto a quelli previsti, sulla vicenda Delbono.

Bonetti (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) afferma che il gruppo Giorgio Guazzaloca voleva presentare un ODG per chiedere al Sindaco di fare un passo indietro nell'interesse della città. Sono garantisti, ma la situazione richiedeva un atto politico. Auspica che tutte le forze politiche abbiano senso di responsabilità, e sul futuro ricorda che Bologna è a un bivio: dopo 5 anni di mala-amministrazione ora si va verso il commissariamento per un anno. E' gravissimo per la città. Auspica che nasca un rinnovamento vero. Bisogna votare prima possibile.

Corticelli (Bologna Capitale - Movimento Civico) afferma che i bolognesi non si meritano quanto accaduto a Flavio Delbono, e, considerando la lunga conoscenza, gli si rivolge direttamente dandogli del tu, pur non essendo più in aula. Come consigliere pretende si abbia rispetto. “Non hai mai avuto l'umanità e la responsabilità di dire: scusate”. Sembra che la colpa sia di Cazzola e un po' di Berlusconi. L'unico protagonista della vicenda e di Delbono. C'è tristezza, la vicenda è incredibile. Le dimissioni sono dovute alla mancanza di trasparenza, all'etica dimenticata. Ora va però votato il bilancio. Bologna non può permettersi di perdere un altro anno di commissariamento. I fatti personali non gli interessano, ma ci sono tanti punti non chiari (in tema trasparenza).

Fiamingo (Bologna Capitale - Movimento Civico) sull’emergenza ad Haiti ricorda lo stato di grave crisi. Chiede che la Giunta si attivi per favorire tutte le procedure di adozione e di affido dei bambini haitiani. Presenta un ordine del giorno (in seguito ODG) in merito.

Carella (Il Popolo della Libertà) afferma che ciò che sta accadendo ha precise responsabilità, perché questa vicenda è stata gestita male, in maniera sprovveduta. A dimissioni, le conseguenze non sono uguali. Chiederà al Governo di fare il possibile per anticipare il voto, perché c'è il rischio di passare 13-14 mesi commissariati. Sottolinea come non sia elegante che il Sindaco sia uscito dall'aula. E' giusto approvare il bilancio, ma il bilancio si rettifica ogni mese in base agli accadimenti; col commissario questo non si può fare: la città sarà ingessata. Quanto accaduto è avvenuto all'interno della Regione Emilia-Romagna. E’ mancato “scusa” da parte del Sindaco. Bologna ha bisogno di essere governata.

Lumia (Di Pietro - Italia Dei Valori) a nome di Italia dei Valori ritiene che la Giunta abbia lavorato bene in questo inizio. Il problema del Sindaco ha risvolti non ancora chiariti. Le responsabilità penali sono personali; le responsabilità politiche vanno affrontate; apprezza il fatto che il Sindaco sia intervenuto oggi ed abbia rimesso il mandato. Italia dei valori chiede che l'iter delle dimissioni sia rapido. Cose del genere sono capitate anche ad altri esponenti politici, che si fanno leggi per non essere chiamati a rispondere dei propri fatti (si riferisce a Berlusconi).

Tomassini (Il Popolo della Libertà) afferma di non volere controbattere a Lumia, e il PDL attenderà l'esito delle indagini e gli atti. Già lunedì scorso avevamo chiesto trasparenza al Sindaco, ma PD ed IDV hanno negato la richiesta, rispedendola in commissione. Non intendono banchettare sulle disgrazie di Delbono. Vuole parlare invece dell'atteggiamento del PD che condanna Bologna a 12–14 mesi di commissariamento, e decadono tutti i consiglieri comunali e di quartiere. Il PD doveva chiedere al Sindaco le dimissioni subito per consentire di votare entro questa primavera. Il PD, che appoggia Errani, ora prende le distanze dall'uomo Delbono per salvaguardare gli aspetti politici.

Giorgetti (Il Popolo della Libertà) non intende parlare della vicenda di Delbono. Questa è una crisi del PD ed un passaggio drammatico per la città. E' uno dei momenti più complessi degli ultimi decenni. Bologna è investita da una crisi economica e sociale grave. La prospettiva del commissariamento è il naufragio del Partito Democratico. Per un anno tutti i piani di rilancio della città sono bloccati. Il PD ha fatto prevalere l'interesse di bottega rispetto agli interessi dei cittadini.

Gattuso (Il Popolo della Libertà), nell'apprezzare il gesto, dice però che poteva essere fatto entro il 21 gennaio, evitando il commissariamento. Il dito va puntato sul PD. Questa vicenda fa dire che Bologna non meritava questa situazione. Il PD imparerà a fare candidature bolognesi, dopo Cremona e Mantova (Cofferati e Delbono). Invita a guardare avanti, per il bene della città.

Facci (Il Popolo della Libertà) precisa che non è un giorno di gioia per lui e per il centrodestra: perde Bologna. E' il fallimento di un progetto politico e ciò avrà effetti che ancora non si riescono a valutare. Ci sono emergenze da gestire, che un commissario non potrà gestire. La responsabilità politica è della classe dirigente del PD e dei suoi alleati. Chiede cosa è cambiato negli ultimi giorni tali da indurre Delbono alle dimissioni (sabato aveva dichiarato che non si sarebbe mai dimesso, in quanto innocente e non corruttibile) e se questo accadimento è un fatto conosciuto o conoscibile prima. Il commissariamento poteva essere evitato, dando le dimissioni una settimana fa.

Foschini (Il Popolo della Libertà) apprezza la correttezza del Sindaco di essere venuto in aula prima della conferenza stampa. Bisogna salvare, dal punto di vista umano, il Sindaco. Ha visto gli alleati del sindaco (Di Pietro) usare in modo strumentale la vicenda. Il PDL è da sempre garantista.

Il giudizio politico sulla vicenda è che la decisione poteva essere presa una settimana fa. L'amministrazione comunale è ferma dal 2004; anche questa Giunta è ferma (vicenda graffiti).

Bologna non può buttare via 7 anni: un'azienda privata starebbe già fallendo.

Bernardini (Lega Nord - Padania - Bossi) sottolinea come oggi, a fronte di questa buccia di banana, si aprono scenari nuovi (Cup, Sanità) che lo preoccupano. O si governa o si va a casa: Delbono ha scelto di andare a casa. Oggi ha perso la città. Tutti devono chiedere al Governo di andare subito al voto. Chiede di potere presentare un ODG per chiedere al Governo di anticipare la data del voto a Bologna. Esprime solidarietà all'uomo Delbono, ma politicamente la strada è tracciata.

Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) afferma che oggi non ha vinto nessuno. La credibilità della politica è sempre più bassa. C'è anche un danno economico dovuto al costo delle elezioni. “I cittadini ci crederanno ancora la prossima volta?” Vuole essere garantista verso i cittadini, e non verso i politici. Ci sono vicende strane: bancomat, legami con centri che fanno parte del sistema sanitario. Spera che il sindaco dimostri la sua innocenza. Nella propria partecipazione ad Annozero ha preferito sorvolare sulla vicenda del Sindaco, per non fare l’avvoltoio. Evidenzia la mancanza di scuse verso i cittadini. Altre scuse dovrebbero arrivare dai vertici PD, mentre molti del PD ora si smarcano. Avrebbe gradito interventi dalle donne PD sugli aspetti imbarazzanti della vicenda Delbono. Il paese è sotto scacco: il numero degli indagati in ogni forza politica è enorme. Rivolgendosi ad Italia dei Valori di Bologna, ricorda che al ballottaggio è stato accusato di essere filo-PDL; vuole da loro delle scuse. Sul voto, ritiene che se c'è volontà politica, si potrà andare a votare in tempi brevi. Intende presentare un ODG per chiedere il voto anticipato (ma è stato già chiesto da Bernardini).

Mancuso (Sinistra Per Bologna) esprime rispetto nei riguardi del sindaco Delbono per la scelta dolorosa fatta. Il Sindaco ha mostrato rispetto verso la città, dicendo che gli impegni giudiziari potevano distrarre tempo all'amministrazione della città. Chiede all'opposizione con quale coraggio sono in grado di fare critiche verso un cittadino che ha avuto tale rispetto. La scelta del Sindaco è stata opportuna e dolorosa e va rispettata. Cita Berlusconi che ha fatto leggi per non essere condannato. E' favorevole a firmare l'ODG per far sì che si voti subito.

Cazzola (Lista Cazzola) comunica che pensava di avere una personale soddisfazione per quanto accaduto, ma in realtà si conferma quanto immaginato ad inizio 2009, cioè la convinzione che il candidato sindaco Delbono non fosse la persona più indicata, motivo per il quale propose la sua candidatura. La campagna elettorale via via si accese. Quando si andò al ballottaggio ripartì una campagna per screditarlo (fu definito moralmente inadeguato); saputo della vicenda Cracchi, ritenne che fosse Delbono moralmente inadeguato. Al ballottaggio i bolognesi votarono Delbono, con una parte del centro-destra che non appoggiò Cazzola. Le sue denunce diventarono un semplice caso sentimentale. E' bastato che un giudice invitasse Cazzola e via via altri per suffragare quello che aveva anticipato tempo prima. Da bolognese, innamorato di Bologna, non si era sbagliato. Chiede di potere parlare oltre il tempo previsto dal regolamento, visto che è la seconda volta che interviene dall'inizio del mandato (Confermo: in 6/7 mesi è intervenuto il giorno di insediamento del Sindaco ed oggi)

Sconciaforni (Rifondazione Comunista – Comunisti Italiani) precisa che la Federazione della Sinistra, veramente garantista, prende atto dell'annuncio di Delbono. Formula 2 auguri: - a tutti affinché la magistratura sia veloce; - a Delbono che possa di dimostrare di essere a posto. Le dimissioni sono ora giuste ed inevitabili. Al clima hanno contribuito le dichiarazioni del Sindaco.

Il commissariamento è una cosa estremamente negativa perché rischia di non dare le risposte necessarie contro la crisi, e nel popolo della sinistra c'è sconcerto. “C'è una questione morale anche a Bologna e nella Regione Emilia-Romagna?”

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) esprime apprezzamento per la decisione del Sindaco, che mette al primo punto gli interessi della città. Crede che Delbono saprà spiegare tutto. Il tema di oggi è il gesto serio e responsabile del Sindaco, che si differenzia rispetto al centrodestra ed a Berlusconi, con un parlamento pieno di inquisiti e condannati, e leggi ad personam, che hanno prodotto il degrado morale del paese. Vogliono garantire trasparenza ai cittadini. Ricorda che Delbono ha annunciato le dimissioni prima di un'eventuale rinvio a giudizio (rispettando il codice etico del PD). Appoggia l'ODG di Bernardini per avere elezioni prima possibile, e riprendere il percorso amministrativo.

Marri (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) sottolinea come questa triste vicenda riguarda anche grandi responsabilità politiche di chi ha amministrato la città e la regione. Molti hanno avuto la sensazione di una impunità (almeno elettorale) da parte di chi ha amministrato la città. I cittadini non si fidano più dei loro rappresentanti e dilaga l'astensionismo. Si augura che il commissariamento duri pochissimo. Di Pietro è sembrato un avvoltoio su un cadavere politico. Fa notare che Cazzola non è mai intervenuto sui temi amministrativi da quando è in Consiglio.

In attesa che sia definitivo il testo dell’ODG Bernardini, il presidente Cevenini chiede ed ottiene di potere trattare l’ODG Fiamingo su Haiti.

ODG SULL’EMERGENZA HAITI PRESENTATO DA FIAMINGO

VOTO per l’ammissione alla trattazione.

Presenti 38; Votanti 38; Non votanti 0; Favorevoli 38; Contrari 0; Astenuti 0,

Ammesso alle ore 16:58.

VOTO sull’ODG

Presenti 40; Votanti 40; Non votanti 0; Favorevoli 40; Contrari 0; Astenuti 0,

Approvato alle ore 17:00.

Si passa all’ODG Bernardini

ODG PER CHIEDERE L’ANTICIPO DEL VOTO PRESENTATO DA BERNARDINI

Bernardini (Lega Nord - Padania - Bossi) legge il suo ODG, firmato da tutti i gruppi consiliari, con il quale il Consiglio Comunale, udite le annunciate dimissioni, chiede al Governo di andare alle urne in tempi abbreviati rispetto alla normativa vigente.

VOTO per l’ammissione alla trattazione.

Presenti 40; Votanti 40; Non votanti 0; Favorevoli 40; Contrari 0; Astenuti 0,

Ammesso alle ore 17:02.

VOTO sull’ODG

Presenti 40; Votanti 40; Non votanti 0; Favorevoli 40; Contrari 0; Astenuti 0,

Approvato alle ore 17:03.


DELIBERAZIONI

Gli ODG n. 10 e n. 11 sono trattati insieme.

O.d.G. n. 10 DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA POPOLARE AVENTE COME OGGETTO "ISTITUZIONE DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI VOLONTA' RELATIVE AI TRATTAMENTI SANITARI - TESTAMENTO BIOLOGICO", PRESENTATA AI SENSI DELL'ART. 5 DELLO STATUTO COMUNALE. - Presidente del Consiglio

O.d.G. n. 11 ISTITUZIONE DEL REGISTRO COMUNALE DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO - Presidente del Consiglio

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) sottolinea come arrivi in Consiglio Comunale una delibera di iniziativa popolare, che è uno degli strumenti di partecipazione dei cittadini previsto dallo statuto della città. Più di millecinquecento cittadini si sono attivati per fare arrivare questa proposta. Chiede di fare una discussione unica dei due ordini del giorno. Si chiede l’istituzione di un registro, per permettere ai cittadini di avere un luogo pubblico in cui depositare le proprie volontà nel caso di necessità di essere sottoposti a particolari trattamenti sanitari. Nella proposta avanzata dai cittadini c’è un punto tecnico che ha destato perplessità (autentica della firma del preponente). Nella delibera rivista dallo staff del Consiglio Comunale si danno due scelte alternative. Ci sono quindi due testi: - quello di iniziativa popolare (non emendabile); - quello della maggioranza che tiene conto del primo. Tecnicamente la maggioranza intende, con il consenso dei presentatori, bocciare strumentalmente quello presentato dalla Rete Laica (di iniziativa popolare) ed approvare il proprio.

Giorgetti (Il Popolo della Libertà) segnala che sabato c’è stato un convegno con il sottosegretario Roccella. Ritiene improponibile votare oggi questo ODG, e propone una mozione sospensiva in quanto: 1) i comuni devono rispettare le leggi nazionali; 2) il consenso deve essere sempre revocabile.

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) fa presente che i proponenti sono più di 2000 ed aspettano risposta. Il rispetto verso la città è portare avanti i lavori del Consiglio Comunale fino all’ultimo giorno utile.

VOTO sull’ammissibilità della mozione sospensiva di Giorgetti.

Presenti 34; Votanti 34; Non votanti 0; Favorevoli 13; Contrari 21; Astenuti 0,

Non ammesso alle ore 17:20.

Foschini (Il Popolo della Libertà) fa 2 obiezioni: - a fronte della decisione del Sindaco, è incongruo fare oggi il registro; nel merito, ritiene questo un atto di straordinaria amministrazione. Il Consiglio Comunale dovrà limitarsi a votare il bilancio ed aspetterà il decreto di scioglimento con la nomina del commissario; nel frattempo dovrebbe arrivare la norma nazionale. Qui prima si fa la procedura e poi arriva il merito: è una iniziativa politico-ideologica.

Il centrodestra lascia l’aula; delle minoranze rimane solo Favia e dopo un po’ rientra anche Bernardini.

Lumia (Di Pietro - Italia Dei Valori) sottolinea come il centrodestra si contraddica, perché molte persone hanno firmato la delibera e molti cittadini hanno sollecitato questo provvedimento. L’iter è stato lungo e molto si è discusso. Voteranno a favore dell’ODG della maggioranza.

Sconciaforni (Rifondazione Comunista – Comunisti Italiani) ringrazia tutti i componenti della Rete Laica. Sottolinea come questa non è una società apatica ed inerme, ma invece una società che si dà molto da fare. Dal dibattito sono emerse molte sensibilità, ed è importante essere giunti ad una sintesi.

Ara (PD - Partito Democratico) ricorda che se ne è discusso per mesi per coinvolgere tutta la città, e si da alla città un bel segnale di civiltà. Il centrodestra con la sua assenza sta delegittimando il Consiglio Comunale.

Mumolo (PD - Partito Democratico) sottolinea come si sia assistito ad un dibattito ideologico: il centrodestra non ha spiegato i motivi. Il registro è volontario e si danno delle opportunità in più ai cittadini.

Melega (PD - Partito Democratico) risponde ad alcune inesattezze. Non sembra che la legge nazionale abbia un iter così liscio. Non si istituisce alcuna anticamera dell’eutanasia; chi fa il testamento biologico verrà curato e trattato come tutti gli altri, e gli effetti del testamento biologico si potranno produrre solo dopo, in caso di lungo stato vegetativo o morte cerebrale. Legge alcuni dati sulla situazione sanitaria in Emilia-Romagna.

Mancuso (Sinistra Per Bologna) vede con sconcerto l’abbandono dell’aula da parte del PDL e dell’UDC. Con questo provvedimento si vuole garantire ai cittadini una vita dignitosa. E’ una espressione di libertà per i cittadini, il centrodestra ha un interesse di voto, di scambio.

Paruolo (PD - Partito Democratico) ritiene che su materie importanti occorra confrontarsi sul merito; il provvedimento in esame è uno strumento aggiuntivo che si dà alle persone, sulla cui validità agisce la legge corrente: non capisce quindi la contrapposizione ideologica. Al voto deve prevalere il merito e voterà a favore dell’ODG della maggioranza. Chiede a tutti di fare degli sforzi per ragionare sempre sul merito dei provvedimenti.

Dichiarazioni di voto (ogni gruppo consiliare esprime le proprie intenzioni)

Bernardini (Lega Nord - Padania - Bossi) voterà contro. Non entra nel merito, ma sono situazioni dove occorre viverle; ritiene più opportuno che ci siano norme nazionali che regolamentino la vicenda, in quanto non vuole fare zone diverse sul territorio.

Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) ricorda che con Sconciaforni e Mancuso ha sostenuto fin dall’inizio l’iniziativa popolare di Rete Laica, ed è contento del consenso ora raggiunto. Nel merito: è un tema di attualità, che il Consiglio Comunale deve affrontare. Sul tema Bologna si comporta da pubblica amministrazione moderna.

Natali (PD - Partito Democratico) sottolinea come col provvedimento si garantisce la costituzione, apprezza Bernardini per la presenza, e ritiene che il Comune debba dare il proprio contributo andando incontro alle istanze dei cittadini.

Molti consiglieri PD vanno nella zona del pubblico a prendere i ringraziamenti dei presenti della Rete Laica.

VOTO sull’ODG di iniziativa popolare

Presenti 23; Votanti 23; Non votanti 0; Favorevoli 0; Contrari 23; Astenuti 0,

La delibera non è approvata alle ore 18:05.

VOTO sull’ODG della presidenza del Consiglio

Presenti 23; Votanti 23; Non votanti 0; Favorevoli 22; Contrari 1 (Bernardini); Astenuti 0,

La delibera è approvata alle ore 18:06.


ORDINI DEL GIORNO

O.d.G. n. 1 APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO PER LA CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE APPARTENENTI AL TERRITORIO COMUNALE DI BOLOGNA. - Ass. Rossi, Vice Sindaco

Non c’è discussione in quanto già trattato in commissione.

VOTO

Presenti 24; Votanti 24; Non votanti 0; Favorevoli 20; Contrari 4; Astenuti 0.

L’ODG risulta approvato alle ore 18:08.


O.d.G. n. 22 (Ex OdG n. 264/2009) ORDINE DEL GIORNO PER CHIEDERE AL PARLAMENTO DI MODIFICARE LA LEGISLAZIONE IN MATERIA DI ACQUISIZIONE DELLA CITTADINANZA ITALIANA, CON PARTICOLARE PREVISIONE DI CONFERIMENTO DELLA STESSA DOPO CINQUE ANNI DI RESIDENZA IN ITALIA E IN CASO DI NASCITA NEL TERRITORIO NAZIONALE DI FIGLI STRANIERI STABILMENTE ABITANTI NEL NOSTRO PAESE, PRESENTATO DAL CONSIGLIERE BARCELO' E ALTRI IN DATA 9.12.2009 - Vice Sindaco

Si prosegue la trattazione iniziata nel Consiglio di lunedì scorso.

Bernardini (Lega Nord - Padania - Bossi) ritiene doveroso un discorso a livello nazionale. Devono occuparsene i parlamentari. Voterà contro.

Dichiarazioni di voto.

Tomassini (Il Popolo della Libertà) ritiene anacronistico puntare solo sul requisito temporale per la concessione della cittadinanza. Si confonde cittadinanza con abitazione. Vota contro.

Barcelò (PD - Partito Democratico) precisa che il termine ridotto dei 5 anni è riferito ai figli di stranieri, nati in Italia e andati a scuola in Italia, al raggiungimento dei 18 anni.

Mancuso (Sinistra Per Bologna) ricorda come in Italia “straniero” sia uguale a “persona pericolosa”: non si punta all’integrazione. Lo scambio di cultura è un fatto positivo. Vota a favore.

Caracciolo (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) dichiara che il gruppo voterà a favore, per il diritto di integrazione dei cittadini stranieri.

VOTO

Presenti 24; Votanti 24; Non votanti 0; Favorevoli 20; Contrari 4; Astenuti 0.

L’ODG risulta approvato alle ore 18:24.

In merito al successivo ODG n. 26 sul Civis, questo non viene trattato per mancanza del presentatore Bignami. Ghetti precisa che presenterà un ODG in merito.


O.d.G. n. 19 (Ex OdG n. 267/2009) ORDINE DEL GIORNO INERENTE L'AGGRESSIONE SUBITA DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SILVIO BERLUSCONI NELLA GIORNATA DI DOMENICA 13 DICEMBRE 2009, PRESENTATO IN DATA 14 DICEMBRE 2009 DAL CONSIGLIERE LORENZO TOMASSINI ED ALTRI -

Vice Sindaco

Tomassini (Il Popolo della Libertà) comunica che in commissione si è giunti ad un testo condiviso.

VOTO

Presenti 20; Votanti 18; Non votanti 0; Favorevoli 18; Contrari 0; Astenuti 2 (Sconciaforni e Mancuso).

L’ODG risulta approvato.

La seduta termina alle ore 18:27.


Curiosità, commenti e sintesi:

Seduta storica. Il Sindaco di Bologna annuncia le dimissioni. Con la nomina del commissario prefettizio decadranno la Giunta, il Consiglio Comunale ed i Consiglieri di quartiere: tutto azzerato. Tralascio un momento la vicenda personale del Sindaco per dire che si apre un periodo difficilissimo per Bologna: il commissario prefettizio si occuperà dell’ordinaria amministrazione e non farà alcuna scelta strategica. Una città ha bisogno di essere governata, ed è assolutamente auspicabile che si torni al voto in tempi brevi.

In merito alla vicenda personale stride una incoerenza: - sabato il Sindaco dichiara in TV: “Dimissioni? È una idea che non mi ha mai sfiorato. Io non sono ricattabile”; - lunedì alle 15 annuncia le dimissioni dichiarando “Bologna per me viene prima di tutto. È per questo che, siccome i modi e i tempi richiesti per difendermi eventualmente in sede giudiziaria rischiano di avere ripercussioni negative sulla mia attività di sindaco, ho già deciso in piena coscienza che rassegnerò le dimissioni dalla mia carica”.

Anni fa all’Università di Bologna un promettente studente, che avrebbe poi fatto un’ottima carriera, si vantava nel dire ai compagni: “attacca il ciuco dove vuole il padrone”. Non so chi sia il padrone, ma di certo ora il ciuco è fermo.

In merito all’istituzione del registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento, il centrodestra (PDL e lista Guazzaloca) ha deciso di uscire dal Consiglio. Un gesto plateale che fatico a comprendere. Le dichiarazioni anticipate sono atti con cui una persona dichiara a quali trattamenti intende essere sottoposto in caso di impedimento (coma o stato vegetativo permanente). In seguito all’istituzione di tale registro nessuno sarà obbligato a decidere contro la propria volontà: è un scelta personale che ognuno maturerà in coscienza.

Ultima battuta: una volta decaduto il Consiglio Comunale il blog “DAL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA” si riposerò per qualche tempo, ma sono sicuro che il senso civico e l’amore per Bologna farà sì che tutti i “CITTADINI IN CONSIGLIO” troveranno il modo di darsi da fare, ancora più di prima.

Riepilogo dell’attività odierna:

n. 1 intervento del Sindaco;

n. 20 interventi di inizio seduta;

n. 2 delibere votate;

n. 3 ODG calendarizzati votati;

n. 1 ODG presentato ad inizio seduta votato;

n. 1 istanza sospensiva votata.

Sono estremamente graditi commenti, segnalazione di errori ed imprecisioni, suggerimenti e supporto.

Grazie a Giuseppe per la collaborazione.


Alberto