SCOPO DI QUESTO BLOG

"Tutto accade perchè altri hanno deciso, ed io non posso fare nulla".

Cercherò, insieme a chi vorrà aiutarmi, di raccontare, partecipando all'attività del Consiglio Comunale, cosa decidono le persone che governano Bologna, quali provvedimenti prenderanno, chi beneficierà di tali provvedimenti e chi ne sarà danneggiato.

Cercherò di usare termini di uso comune, allo scopo di avvicinare più persone possibili alla vita della città.

Spero che questo serva a migliorare la vita di noi bolognesi e di tutti coloro che vorranno vivere questa città.


giovedì 26 novembre 2009

Consiglio Comunale del 23 novembre 2009



Appello nominale alle ore 15:12; presenti 25 consiglieri (altri arrivano nei minuti successivi).

Si parte con gli INTERVENTI DI INIZIO SEDUTA.

Lombardelli (PD - Partito Democratico) sul decreto Ronchi di privatizzazione dell’acqua segnala che alcuni giorni fa il Governo ha votato la fiducia. In base a tale norma tutti i servizi pubblici devono andare a gara. Va affrontato il problema. Il Governo dice che l’acqua rimane un bene pubblico ma poi la norma prevede che la gestione possa essere o privata tramite una gara pubblica, oppure senza gara ma solo a società miste pubbliche/private. E’ un altro provvedimento nefasto, avallato anche dalla Lega, che rischia di mettere in difficoltà anche le scelte regionali e che porterà ad una privatizzazione imposta di Hera. Segnala che circa un terzo dei metri cubi di acqua erogati si perde. L’authority avalla il provvedimento ma dice che manca un’autorità che verifichi prezzi e servizi. Presenta un proprio ordine del giorno (in seguito ODG) che transiterà in commissione.

Mancuso (Sinistra Per Bologna) sulle norme sui beni confiscati alla mafia cita Don Luigi Ciotti e ricorda che 13 anni fa ci fu la firma di una petizione per l’uso sociale dei beni confiscati alla mafia (L.109/96). Un emendamento prevederebbe ora  la vendita dei beni confiscati; la vendita dei beni significherebbe il ritorno dei medesimi nella disponibilità dei clan, per cui chiede il ritiro dell’emendamento. L’emendamento approvato dal Senato prevede la vendita dei beni passati 90 giorni dalla confisca. La competenza passerebbe dal Ministero dell’Interno al Ministero dell’Economia. Tutto ciò indebolisce la lotta alle mafie. Lotterà per il ritiro dell’emendamento.

Carella (Il Popolo della Libertà) sulla preferenziale di via Farini (parte iniziale). Ricorda che Guazzaloca sospese la preferenziale mentre Cofferati la ripristinò; questa amministrazione ha più volte sottolineato come la scelta ebbe carattere ideologico ed ora si ammette che la decisione del mandato scorso non era ottimale. Si apprende però che si interverrà in primavera e chiede perché aspettare altri mesi. Lo stesso quartiere Santo Stefano è per la riapertura della corsia preferenziale di via Farini.

Tomassini (Il Popolo della Libertà) sottoscrive Carella, in quanto la riapertura sarebbe un provvedimento a costo zero che aiuterebbe le attività commerciali della zona. Sollecita il Sindaco a provvedere celermente.

Sconciaforni (Rifondazione Comunista – Comunisti Italiani) sull’acqua ricorda che il 29/11 la Camera ha approvato la conversione in legge del DL 135/2009 che comporta la privatizzazione dell’acqua. E’ un bene pubblico, di tutti, fondamentale. In questo modo l’acqua è stata trasformata in merce ed il motivo sono maggiori affari che il mondo economico ne trarrà: otto miliardi di euro di giro di affari. Latina ha già privatizzato l’acqua ed il primo provvedimento è stato l’aumento dell’acqua da 0,22 centesimi al metro cubo a 1,5 euro al metro cubo: lo scopo è guadagnare enormi quantità di denaro. Non è con le privatizzazioni che si alza il servizio e si abbassa il prezzo/tariffe. In Europa si sta ritornando all’acqua pubblica dopo esser stata privata. Presenta un ODG da fare transitare in commissione.

Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) sui rapporti tra Hera e SCR. La storia, che non ha potuto dire durante il question time di venerdì scorso perché gli è stata negata la possibilità, risale al ’99 quando Nicola Cosentino denuncia una situazione di inquinamento a Sparanise; i terreni “inquinati” si deprezzano e la famiglia Cosentino li acquista a 2 milioni di euro; dopo ne rivende la maggior parte ad una municipalizzata di Imola (ora Hera) a 11 milioni di euro, con una plusvalenza di 9 milioni, al fine di costruire un impianto turbogas. Oggi la società che gestisce l’impianto è Hera Comm Mediterraneo, controllata da Hera Comm; l’altro socio è SCR che in barba alle regole antimafia è sotto segreto fiduciario. Tutto ciò risulta strano per una public utility. E’ vero che è una situazione nata in precedenza, ma il Consiglio di Amministrazione attuale nulla dice: è una questione di etica ed è imbarazzante il silenzio degli organi amministrativi e dei soci pubblici. Presenta un ODG di cui chiede oggi l’ammissione ai lavori.

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) sulla violenza alle donne ricorda che il 25/11 è la giornata contro la violenza alle donne. Ciò ha lo scopo di sensibilizzare su tale tema; in Italia il fenomeno riguarda 1/3 delle donne italiane (più di sei milioni di donne); stupro e tentato stupro riguardano il 4,8% delle donne (più di un milione). Il Parlamento ha approvato norme sullo stalking (ossessione amorosa verso partner o ex partner). Il fenomeno a Bologna è in crescita, soprattutto verso straniere. A Bologna vi sono molte iniziative in merito.

Facci (Il Popolo della Libertà) sulle aree verdi non ancora disponibili. Mentre l’amministrazione comunale lancia l’istituzione di nuove aree verdi, ieri si è letto che ci sono aree chiuse da anni in attesa del via libera, e tutto ciò è contraddittorio. A titolo di esempio: l’area verde di via Guelfa 3/2; vicino all’Esselunga; parco di via Mattei; parco di via Fossolo. Gli abitanti sono esasperati. Le ipotesi sono che c’è troppa burocrazia da parte dell’amministrazione oppure c’è mancanza del rispetto delle procedure di costruzione. Chiede perché non si fanno i collaudi. Sono temi che hanno a che fare con la sicurezza urbana e chiederà un censimento di tutte le aree e delle relative procedure di collaudo.

Lama (PD - Partito Democratico) sulla giornata mondiale in ricordo delle vittime della transfobia   di venerdì scorso segnala come sia stata una cerimonia commuovente. A Porta Saragozza c’è una lapide inerente. Invita ad una riflessione e ad un rinnovato impegno.

Marzocchi (PD - Partito Democratico) sull’emergenza carcere segnala recenti tragici episodi che hanno portato attenzione sul pianeta carceri. Si crea interesse solo se ci sono scandali. Chi se ne occupa mostra grande preoccupazione; tutte le carceri sono sovraffollate. Se la situazione non esplode è grazie all’impegno degli operatori penitenziari. E’ scarsa la risposta in tema di edilizia carceraria e nulla si dice sulle mancanze di organico. Va applicata la legge Gozzini del 1986 (che precede pene alternative); nei casi in cui si è applicata le recidive sono state molto ridotte. La criticità interessa anche Bologna, con 1200 carcerati presenti su una capienza teorica di 480 posti. Inoltre segnala che la scuola del carcere è stata penalizzata, impedendo l’integrazione sociale. Chiede grande attenzione sul tema.

Si procede al voto sull’ammissibilità dell’unico ODG presentato negli interventi di inizio seduta.

VOTO:

L’ ODG FAVIA SULLA VICENDA HERA risulta ammesso e verrà trattato dopo gli altri ODG già calendarizzati.
Presenti 41 Votanti 41; Non votanti 0; Favorevoli 37; Contrari 4; Astenuti 0, alle ore 16:07.


Si passa alle DELIBERAZIONI



O.d.G. n. 241              VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE PER L'ESERCIZIO 2009 PER ADEGUAMENTO DEGLI STANZIAMENTI DEI SERVIZI PER CONTO TERZI.  Ass. Rossi

Nessuno chiede di intervenire, in quanto si è già discusso in commissione.

VOTO:

La DELIBERA risulta approvata con i voti favorevoli della maggioranza.
Presenti 41 Votanti 41; Non votanti 0; Favorevoli 26; Contrari 15; Astenuti 0, alle ore 16:10 circa.


O.d.G. n. 227              AUTORIZZAZIONE AL MANTENIMENTO DELLA PARTECIPAZIONE SOCIETARIA NELLA SOCIETA' BANCA POPOLARE ETICA SCPA AI SENSI DEL COMMA 28, ART. 3, L. 24 DICEMBRE 2007, N. 244. - Ass. Rossi


Natali (PD - Partito Democratico) è a favore ed invita a rimanere socio in quanto per Banca Etica è importante. Invita la Giunta a trovare modo di collaborare con questa banca che fa microcredito, sia ad imprese che a famiglie, e finanziamenti per progetti di energia alternativa.

Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) voterà a favore. Il Comune in passato partecipò per 400 milioni di lire. Se si vuole sostenere Banca Etica bisogna usare i servizi che questa offre. Vi sono altre attività di finanza etica che non sono valorizzate; vorrebbe che il Comune sostenesse tali iniziative.

VOTO:

La DELIBERA risulta approvata a larga maggioranza.
Presenti 40 Votanti 37; Non votanti 1; Favorevoli 37; Contrari 0; Astenuti 2, alle ore 16:15 circa.


O.d.G. n. 233              ADOZIONE DI PERIMETRAZIONE E ZONIZZAZIONE DELL'AREA POSTA IN VIA SABBIUNO N. 6 A BOLOGNA AI SENSI DELL'ART. 6.9 COMMA 4 DEL PTCP E DELL'ART.12 COMMA 4 DEL PSAI - Ass. Degli Esposti

Paruolo (PD - Partito Democratico) vota a favore. E’ contento per Banca Etica, che in passato sostenne.

Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) vota a favore perché si tratta una manovra tecnica: non si urbanizza nulla.

L’assessore Degli Esposti precisa che il procedimento è partito su sollecitazione di un’azienda per realizzare un impianto fotovoltaico in zona tutelata. La conferenza dei servizi ha deciso il trasferimento dell’iniziativa in altra zona (Roveri). L’ODG non ha implicazioni pratiche sul territorio, si perimetra solo diversamente la zona.

Carella (Il Popolo della Libertà) segnala che gli risultano dati diversi sul tipo di impianto e non capisce perché, visto che l’impianto non si fa lì, si proceda nella classificazione.

Natali (PD - Partito Democratico) precisa che l’interesse pubblico consiste nel fatto che i vincoli individuati siano formalizzati in una cartografia, che rimane.

VOTO:

La DELIBERA risulta approvata con i voti favorevoli della maggioranza.
Presenti 39; Votanti 25; Non votanti 7; Favorevoli 24; Contrari 1; Astenuti 7, alle ore 16:17.


O.d.G. n. 236              REGOLAMENTO DELLE CONSULTE DEL COMUNE DI BOLOGNA - Presidente della V Comm.

Nessuno chiede di intervenire, in quanto si è già discusso in commissione.

VOTO:

La DELIBERA risulta approvata.
Presenti 40; Votanti 30; Non votanti 0; Favorevoli 30; Contrari 0; Astenuti 10, alle ore 16:26.


Si prosegue con gli ORDINI DEL GIORNO già calendarizzati per oggi.


O.d.G. n. 220             ORDINE DEL GIORNO PER ISTITUIRE UN REGISTRO COMUNALE DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO E PER IMPEGNARE LA GIUNTA AD ADOTTARE I PROVVEDIMENTI ATTUATIVI NECESSARI - PRESENTATO DAL CONSIGLIERE SERGIO LO GIUDICE IN DATA 16.10.09 - Vice Sindaco

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) sottolinea che si è discusso molto in commissione ed oggi si vota un atto con cui il Consiglio Comunale si impegna ad istituire un registro. Oggi è la prima tappa. Le dichiarazioni anticipate sono atti con cui una persona anticipa a quali trattamenti intende essere sottoposto in caso di impedimento (coma o stato vegetativo permanente). Ricorda che è in discussione in Parlamento una proposta di legge nazionale ed auspica che si arrivi ad una buona legge, non in contrasto con l’art. 32 della costituzione. Tutto ciò non è in contraddizione con il fatto che il Comune si doti di uno strumento di registrazione pubblica.  Lo strumento ha lo scopo di individuare una sede pubblica per dare pubblicizzazione di alcuni elementi (l’avvenuta redazione della dichiarazione, data e luogo di deposito). Sul tema vi sono 2 modelli: - a Firenze e provincia di Cagliari il Comune non archivia i documenti; - a Pisa e Genova il cittadino può depositare la propria dichiarazione segreta in busta chiusa. Si offrirebbe così un servizio utile al cittadino. In merito al notaio, c’è disponibilità di collaborazione da parte dei notai. A questo si affianca la possibilità di non passare dal notaio (presentando la busta chiusa in Comune). Segnala che la Rete Laica ha presentato una iniziativa sul tema (con 3.000 firme raccolte) e che vi è stato un ricco contributo dal dibattito cittadino. Precisa che la dichiarazione potrà essere sempre revocata.

Paruolo (PD - Partito Democratico) ricorda che il progresso della medicina porta la necessità di di una legislazione che regoli la situazione. No all’eutanasia e no all’accanimento terapeutico. Occorre arrivare ad una legge con un consenso ampio. Si tratta di temi pratici, e serve dialogo e delicatezza;  vanno definiti dei principi, senza norme rigide, con anche la collaborazione del proprio medico. Va riconosciuto che il registro non cambia il valore dell’eventuale dichiarazione che le persone possono fare; può avere valore probatorio. Alcune proposte della Rete Laica non sono state accolte perché presentavano aspetti critici. In merito ai costi, se si parlasse di cifre importanti avrebbe delle perplessità, altrimenti voterà a favore.

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) presentato un emendamento al testo (modifica marginale).

Giorgetti (Il Popolo della Libertà) risponde a Paruolo sul consenso ampio e afferma che non le pare che ci sia. Il registro sarebbe un deposito delle dichiarazioni dei cittadini. Gli esperti hanno evidenziato delle perplessità sul rispetto della privacy. Riepiloga le ultime versioni della norma nazionale e segnala che non è compito del Consiglio Comunale dar vita al registro in quanto manca la legge nazionale. E’ un tema così delicato che non spetta al Consiglio Comunale

Sconciaforni (Rifondazione Comunista) ricorda che ci saranno altri momenti di discussione. L’ODG impegna la giunta ad adottare i provvedimenti necessari; seguirà commissione e Consiglio Comunale. E’ favorevole al registro. Ciò si affiancherà all’iniziativa della Rete Laica (che ha presentato una delibera di iniziativa popolare). Potrebbe esserci una sintesi delle due proposte ed è emerso dagli esperti che non esistono motivi di illegalità o incostituzionalità del registro; non ci sono impedimenti.

Foschini (Il Popolo della Libertà)  rileva che non si parla qui di eutanasia o alimentazione forzata (cioè il merito) in quanto il luogo deposto a ciò è il Parlamento. Qui si affronta il problema dal punto di vista burocratico. E’ una impostazione strumentale: prima deve essere il merito e solo dopo la burocrazia. Qui si vuole fare pressione da parte degli enti locali. Stupisce che l’intero gruppo PD appoggi il provvedimento.

Alle ore 17:10 la zona riservata al pubblico si riempie di numerosi ragazzi (c’è anche un cane, buonissimo) che mostrano cartelli ed iniziano a manifestare. Sono i ragazzi del centro sociale del Lazzaretto che hanno ricevuto l’ordine di sgomberare entro l’anno i locali attualmente occupati. Lamentano il fatto che il Comune non ha trovato loro un altro spazio idoneo.

Il Consiglio viene sospeso. Fuori dalla sala vi sono qualche centinaia di ragazzi. Inizia una serrata trattativa tra i rappresentanti del centro sociale ed il presidente Cevenini.

Alle 18:02 i ragazzi escono dal Consiglio Comunale ed i lavori riprendono.

Foschini (Il Popolo della Libertà) ritiene non sia un problema di morale tra laici e cattolici. Il registro è una cosa inutile (detto da alcuni esperti). Dal punto di vista normativo non c’è competenza da parte del Consiglio Comunale. Così come è posto trattasi di un registro dei desideri, con valore meramente probatorio di cui notai e medici non sono tenuti a tenerne conto. La stessa segreteria generale del Comune ha mostrato perplessità. Sembra una rincorsa alla lista Pannella che ha deciso di candidarsi alle regionali. Tutto il tempo e le risorse impegnate su questo tema sono mal spese; è un delitto farlo, per di più in un periodo dove i soldi sono pochi, e si chiede perché invece non si aiutino le famiglie che hanno in casa persone gravemente malate.

Lonardo (PD - Partito Democratico) ritiene il registro un atto legittimo ed opportuno, da trattare con grande rispetto. E’ favorevole all’ODG, perché da la possibilità al cittadino di scegliere. Non entra nel merito dei temi religiosi, che ognuno affronterà da sé. I progressi della scienza hanno consentito di intervenire sul corpo umano per vivere più a lungo, consentendo di portare lo stato vegetativo umano oltre i limiti che in passato si conoscevano. Quotidianamente succede che persone anziane in fine vita e senza possibilità di recupero vengano lasciate morire. Al contrario non accetta che un gruppo politico imponga una scelta all’individuo. Chiede rispetto per le scelte che i cittadini vorranno fare e precisa che il registro sarà poco oneroso.

Carella (Il Popolo della Libertà) non entra nel tema etico/filosofico. Tutti gli esperti hanno certificato che il provvedimento è inutile: si può fare, ma è inutile e porterà dei costi. Tre problemi emersi: - chi si rivolgerà al registro avrà il problema dell’aspettativa di efficacia per cui non percorrerà altre strade più percorribili (ad esempio amministratore di sostegno); - non c’è alcuna forma di consulenza (come invece fa il notaio); - manca il supporto legislativo. Il percorso affrontato è sbagliato.

Caviano (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) ritiene giusto che il singolo decida su quali trattamenti sanitari sottoporsi (ma solo in caso di danni permanenti e irreversibili) e va distinto il tema etico da quello amministrativo (oggi trattato). Rimangono perplessità sulla validità dello strumento. Emerge una corsa in avanti del PD rispetto alla proposta di delibera popolare. Voto a favore, anche se con perplessità.

Rizzo Nervo (PD - Partito Democratico) ha riscontrato poca disponibilità nonostante le premesse. C’è un approccio ideologico. Il PD non ha paura del merito e rivendica il diritto di esprimere una scelta politica (e non burocratica) per allargare le possibilità per i cittadini. E’ d’accordo che serve una norma nazionale. L’ODG contiene una critica al progetto Calabrò e introduce l’evidenza pubblica di una scelta privata. Nessuno ha detto che la manifestazione di volontà non avrebbe effetto probatorio: non si tratta quindi di desideri. Nel caso Englaro la dichiarazione avrebbe avuto effetto probante ed evidenzia che in relazione alla privacy i problemi sono risolvibili.

Bonetti (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) considera l’ODG una palese forzatura ed una violenza. E’ una fuga in avanti inutile e dannosa, a soli fini elettorali, per superare una proposta di delibera popolare. In merito alla legittimità segnala che il Comune non ha nessuna potestà per intervenire; in tema di opportunità la motivazione vera sono le elezioni regionali imminenti. Segnala che la discussione in parlamento sul tema è molto articolata e si sta cercando una soluzione condivisa. Così facendo si crea solo confusione, dividendo la città.

Marri (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) si chiede cosa sia il registro di fine vita. Vede una strumentalizzazione; chiede di non illudere nessuno e di non andare ad intasare i tribunali di Bologna. Ritiene che la maggioranza dei cittadini non abbia le certezze raccontate dal centro-sinistra. Non vuole il Comune arbitro in discussioni di natura etica e segnala che i cittadini hanno altri problemi, gravi ed urgenti. La ricerca scientifica va avanti e non si può prevedere oggi quelle che saranno le situazioni sanitarie che si verificheranno tra 10 anni. Il registro rischia di creare dei conflitti interistituzionali. Il tema della privacy è molto delicato per il Comune. Il Consiglio Comunale non ha il compito di fare pressione nei confronti del parlamento.

Lumia (Di Pietro - Italia Dei Valori) evidenzia come la discussione stia diventando ideologica e precisa che per legge non si può disporre del destino della vita. L’ODG sul registro è condiviso fin dalla sua proposta e va scisso il problema del testamento biologico da uno strumento con cui le persone lasciano traccia delle proprie volontà. Il consenso informato è obbligatorio: chi è cosciente decide per sé mentre ritiene utile potere avere un strumento per sapere le volontà della persona. Le modalità (atto notarile o raccolta delle volontà presso il Comune) andranno definite; l’importante è che si lasci traccia della scelta. L’IDV voterà a favore.

Caracciolo (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) precisa che a titolo personale voterà a favore, in quanto da cattolico non ritiene di dovere fare un favore alla gerarchia ecclesiastica. Come credente dà un segnale che ognuno deve avere diritto di scegliere come crepare.

Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) voterà a favore perché si offre un servizio dal punto di vista sociale alla popolazione bolognese. Ritiene giusto creare questo archivio comunale, che non è una imposizione per nessuno. La faccenda è politica e serve chiarezza da parte dei gruppi consiliari.

Tomassini (Il Popolo della Libertà) ritiene che tutte le posizioni espresse siano legittime. Nel merito della proposta politica si riconosce in quanto detto dai colleghi e ritiene serva una pausa di riflessione, riprendendo appena il parlamento abbia approvato la legge.  Non risulta nella costituzione l’autodeterminazione alla vita, ma solo l’eventuale rifiuto di alcune terapie sanitarie. La dichiarazione anticipata di trattamento (DAT) non può essere equiparata al “consenso informato” perché manca la contestualità della scelta rispetto alle terapie da attuare. Altri punti deboli sono come farà il Comune ad aggiornare il cittadino sulla validità della propria dichiarazione, nel rispetto della privacy. L’ODG riflette la volontà politica di mettere in discussione i valori della nostra civiltà. L’impressione che si dà ai cittadini è che non si rispettano le reali esigenze dei cittadini.

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) fa una mozione d’ordine. Visto che c’è stata una interruzione chiede di proseguire il Consiglio Comunale fino al termine dell’argomento.

Foschini (Il Popolo della Libertà) trova la richiesta vergognosa, in quanto c’è più rispetto per chi occupa l’aula che non per il Consiglio. Sottolinea come non ci sia alcuna urgenza. Contesta che il Consiglio Comunale sia stato per un’ora in balia dei manifestanti. E’ un sopruso ed invita chi è d’accordo ad uscire dalla sala. Alza la voce e se ne va, seguito da altri consiglieri.

Si vota quindi per approvare la prosecuzione dei lavori oltre l’orario fissato delle ore 20.

VOTO:

Il proseguimento risulta approvato con i voti favorevoli della maggioranza. Delle minoranze presenti solo Favia e Caracciolo.
Presenti 22; Votanti 20; Non votanti 0; Favorevoli 20; Contrari 0; Astenuti 2.

Paruolo (PD - Partito Democratico) si dichiara dispiaciuto per l’abbandono, trattandosi di 20 minuti. L’opposizione ha colto l’occasione di drammatizzare. Segnala una incongruenza: per qualcuno il tema è irrilevante, mentre per altri crea scenari apocalittici.

Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) segnala come si stia fornendo un pessimo servizio alla collettività, e ritiene giusto concludere l’argomento. Rileva grande partecipazione quando si parla di principi mentre sugli atti amministrativi l’approfondimento è minore.

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) ringrazia i consiglieri per il dibattito e tutti coloro che da più parti hanno contribuito alla discussione.

Nel frattempo Foschini da fuori chiede al alta voce rispetto.

Proseguendo Lo Giudice precisa che si tratta di un registro su base volontaria.

VOTO:

L’ODG risulta approvato all’unanimità.
Presenti 22; Votanti 22; Non votanti 0; Favorevoli 22; Contrari 0; Astenuti 0, alle ore 20:02.

Gli ODG in calendario non discussi per mancanza di tempo verranno trattati nella prossima seduta.

Termina la seduta alle ore 20:02.

Attraversando il salone del Consiglio e rivolgendosi a Lo Giudice, anche quale capogruppo del PD, Foschini lo invita animatamente “a non prendere per il culo”.


Curiosità e commenti:

E’ stata un’altra seduta molto movimentata, problematica e con toni molto accesi.

Si pongono vari problemi, della cui conoscenza ho appreso ascoltando i manifestati, mentre non ho avuto modo di ascoltare la versione dell’amministrazione:
1) sia oggi che lunedì scorso sembra che gli avvenuti incontri dei manifestanti con gli assessori competenti siano state solo delle perdite di tempo, senza mai giungere a delle soluzioni;
2) lunedì scorso, in seguito alla manifestazione degli sfrattati, l’assessore alla casa ha trovato una soluzione alla famiglia (con bimbo ammalato di 18 mesi) sfrattata la mattina stessa. Forte di ciò anche i ragazzi del Lazzaretto si sono presentati in Consiglio Comunale per ottenere anche loro una soluzione.
Il faccia a faccia tra il presidente Cevenini ed il rappresentante del Lazzaretto è avvenuto come segue. Da una parte: lunedì scorso avete trovato una soluzione alla famiglia sfrattata ed anche noi vogliamo oggi una soluzione; fuori ci sono 500 ragazzi venuti da tutta Italia che se ne andranno solo se ci proponete qualcosa di concreto. Dall’altra parte: in Consiglio Comunale manca la persona competente (l’assessore) che possa prendere una decisione, per cui o accettate la promessa di un prossimo incontro oppure il Consiglio termina e viene fatta sgomberare la sala. La trattativa è poi proseguita fuori dalla sala e non conosco il seguito.
Mi aspetto che d’ora in avanti ogni lunedì ci sia una occupazione del Consiglio Comunale.

In merito al dibattito sulla dichiarazione anticipata di trattamento, i toni sono stati molto accesi, con il PDL, Bonetti e Marri che hanno accusato in modo molto diretto la maggioranza di cavalcare l’argomento per fini elettorali, in vista delle elezioni regionali di marzo 2010.

Riepilogo dell’attività odierna:
n. 10 interventi di inizio seduta, con n. 1 ODG presentato ed ammesso;
n. 3 delibere votate;
n. 1 ODG calendarizzato votato.

Sono estremamente graditi commenti, segnalazione di errori ed imprecisioni, suggerimenti e supporto.
A lunedì prossimo.

1 commento:

  1. Leggendo i resoconti del consiglio comunale, io, povero mortale provo a paragonarli ad una....
    Riunione di condominio:
    ODG:
    1)Il tetto è rotto e l'acqua va in testa agli abitanti.
    La riunione, composta da proprietari non abitanti (ovvio) comincia con il sensibilizzare l'assemblea al problema della fame nel mondo, segue acceso dibattito sul colore del nastrino da mettere al petto in segno di sensibilizzazione.... Seguono dibattiti sulla mafia siciliana, ndrangheta calabrese e camorra napoletana, si esaurisce il tempo e ci si aggiorna al mese successivo. Intanto CONTINUA A PIOVERE IN TESTA ALLA GENTE PERCHE' DEL TETTO NON SI E' PARLATO!

    Mi pare che ci siano tra i consiglieri dei veri e propri esperti in dire cose buone per tutte le stagioni comune di Bologna di Pavia o di Bari non importa, cose che, per quanto onorevoli siano non c'azzeccano nulla con la gestione reale della città di Bologna ma servono a buttare fumo negli occhi, dire io c'ero e far passare ODG in cui " Nessuno chiede di intervenire, in quanto si è già discusso in commissione"....

    Scusate l'ignoranza ma queste commissioni misteriose sono pubbliche?? E' lì che si parla realmente di Bologna? C'è mica qualcuno che ce le racconta????

    Ps. Pure io sono d'accordo sul ritiro dell'emendamento citato da Mancuso ma non farei mai perdere tempo al mio condominio :-))
    Speriamo che almeno in queste commissioni l'ex magistrato si occupi della città nelle quale è stato eletto.
    Daniele

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