SCOPO DI QUESTO BLOG

"Tutto accade perchè altri hanno deciso, ed io non posso fare nulla".

Cercherò, insieme a chi vorrà aiutarmi, di raccontare, partecipando all'attività del Consiglio Comunale, cosa decidono le persone che governano Bologna, quali provvedimenti prenderanno, chi beneficierà di tali provvedimenti e chi ne sarà danneggiato.

Cercherò di usare termini di uso comune, allo scopo di avvicinare più persone possibili alla vita della città.

Spero che questo serva a migliorare la vita di noi bolognesi e di tutti coloro che vorranno vivere questa città.


martedì 17 novembre 2009

Consiglio Comunale del 16 novembre 2009



Appello nominale alle ore 15.12; presenti 22 consiglieri (molti arrivano nei minuti successivi).

Si parte con gli INTERVENTI DI INIZIO SEDUTA.

Giorgetti (Il Popolo della Libertà) sul testamento biologico segnala che la procedura di cui si parla ultimamente è una proceduta politica fatta allo scopo di forzare la situazione, anche rispetto a quanto dibattuto in sede nazionale (norma già approvata al Senato). Invita Lo Giudice a ritirare il relativo ordine del giorno (in seguito ODG) calendarizzato per oggi ritenendolo nella pratica non attuabile. Nel caso fosse approvato sarebbe in contrasto con la normativa nazionale in fase di approvazione. La libertà di cura (art. 32 della Costituzione - La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana) non vuole dire diritto a lasciarsi morire.

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) presenta una mozione d’ordine in quanto l’art. 25 del regolamento prevede gli interventi di inizio seduta solo per questioni di urgenza non trattate; ritiene che Giorgetti dovesse intervenire dopo.

Il presidente Cevenini precisa che ciò che è sui giornali può essere oggetto degli interventi di inizio seduta.

Bignami (Il Popolo della Libertà) sul Civis. Preliminarmente comunica che apprende che il Prefetto ha convocato il Sindaco ed altri per discutere del problema del Teatro Comunale. Sul Civis presenta un ODG sottoscritto dai gruppi PDL, Cazzola e Lega circa la totale assenza di trasparenza sui lavori alla rotonda Decorati Al Valor Militare ed il ritrovamento di inquinanti: sulla vicenda ci sono state versioni discordanti. Serve una commissione di inchiesta sul Civis sul dispendio di denaro pubblico e per verificare la correttezza delle procedure seguite.

Tomassini (Il Popolo della Libertà) sul Teatro Comunale precisa che si sta assistendo ad una maggioranza che si lava le mani su ciò che accade in città. Segnala che il bilancio 2008 del teatro chiude con una perdita di 4,7 milioni di euro. Il suo gruppo ha a cuore il teatro e vogliono tutelare i dipendenti in quanto la responsabilità è del management. Segnala come la Giunta non si faccia carico di questo tema dicendo di non essere competente.

Carella (Il Popolo della Libertà) sulla ragazza uccisa questa notte (trovata ferita sulla strada alle 5 del mattino in Via Marco Emilio Lepido) condanna l’episodio, lacerante nei modi, nei termini e nella maniera. Questa ragazza di 22 anni non ha trovato supporti che sarebbe doveroso fossero presenti in città. Serve una capacità di risposta. C’è una realtà che esiste; va fatta una azione su strada per non lasciare solo nessuno (ad esempio assistenti di strada).

Frascaroli (PD - Partito Democratico) sull’Antoniano presenta un ODG per solidarietà al centro di produzione televisiva dell’Antoniano. Tra le motivazioni il valore culturale dell’esperienza (produzioni per l’infanzia) e la salvaguardia dei posti di lavoro (100 tra dipendenti e collaboratori) L’ODG invita il Parlamento a vigilare sulla qualità della produzione per l’infanzia e tenere in considerazione il centro dell’Antoniano per la realizzazione delle varie iniziative. Legge l’ODG chiedendo che venga subito approvato.

Bernardini (Lega Nord - Padania - Bossi) sul pericolo eversione sottolinea come dalle parole del ministro Maroni emergano pericoli per nuove cellule del terrore (BR e fondamentalismo  islamico) che aprirebbero scenari inquietanti. Precisa che il rispetto politico non dovrebbe essere messo in discussione e chiede al Sindaco se è a conoscenza di cose che i consiglieri non sanno. Sulle dichiarazioni del segretario FIOM per cui “tutto può succedere” ritiene che non ci si possa permettere una degenerazione politica; è favorevole ad un Consiglio Comunale straordinario per dare voce ai lavoratori. Ritiene che oggi l’ambiguità non abbia più ragione di essere in quanto mette in pericolo la democrazia.

Melega (PD - Partito Democratico) sulla riduzione del FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo - è il meccanismo utilizzato dal Governo italiano per regolare l'intervento pubblico nei settori del mondo dello spettacolo (cinema, teatro, musica, etc.) per i teatri bolognesi segnala che il teatro di Bologna (come altri) è in difficoltà. Il Ministro Bondi ha detto che quelli che si lamentano sono “piagnoni ed accattoni”. Grandi responsabilità per la crisi sono dovute al taglio del FUS ed al taglio delle risorse degli enti locali. Il Comune ha già dato aiuti al teatro per circa 20 milioni di euro. La situazione si è nel tempo aggravata e la discussione in merito è oggi difficile. L’assessore Sita incontrerà il prefetto e le organizzazioni sindacali; aspetterà l’esito dei colloqui per poi fare un ODG in merito. Ai rilievi di Tomassini risponde che l’assessore competente è Sita e non la Mantovani.

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) sulla crisi economica in città ricorda che questa mattina c’è stato un incontro con la FIOM che ritiene molto utile per conoscere le esigenze e le richieste dei lavoratori. Chiede di fare un Consiglio Comunale straordinario sugli effetti che la crisi sta producendo, invitando anche i rappresentanti delle forze produttive della città. Ricorda che il Comune ha già destinato ai cittadini 2 milioni di euro per fare fronte alla crisi.

Mancuso (Sinistra Per Bologna) sulla costituzione di un comitato di saggi per la predisposizione di un piano strategico metropolitano per la Bologna dei prossimi anni cui partecipano Comune, Provincia, Regione e privati segnala come manchi il mondo del lavoro e sindacale; chiede che su una strategia di tale rilievo sia interessato il Consiglio Comunale, che deve anche esprimersi sulla scelta del comitato dei saggi.

Marchesini (PD - Partito Democratico) sulla promozione e rilancio del Mercato delle erbe propone un ODG a favore del miglioramento del mercato. Il mercato compie 100 anni nel 2010 ed è stato riconosciuto come mercato storico. Sottolinea l’attenzione del Comune per il commercio (vicenda dehors, iniziativa per recuperare osterie importanti di Bologna – Osteria del Sole). Dà lettura dell’ODG.

Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) presenta 2 interventi. 1) Su Sirio disattivato in alcuni giorni per sostenere lo shopping, ritiene giusto sostenere il commercio ma ha dubbi sull’efficacia del provvedimento: il centro è già saturo quindi aprire Sirio significa auto bloccate in cerca di parcheggio, disincentivando l’afflusso al centro. In altre città (Roma e Padova) sono stati presi provvedimenti opposti, quali l’estensione dell’orario di divieto di accesso alla zona a traffico limitato, con un servizio pubblico rafforzato e navette gratuite dai parcheggi scambiatori. Chi crede nel trasporto pubblico deve essere coerente, anche a salvaguardia della salute. 2) Sull’influenza chiede sensibilità al Consiglio Comunale. Rileva informazioni preoccupanti dalla comunità scientifica: in Germania ci sono vaccini per i politici e vaccini per il popolo (contenenti squalene e mercurio); questi ultimi non sono stati del tutto sperimentati e possono avere problemi soprattutto per i giovani. Presenta un ODG per dare a giovani e donne in cinta solo i vaccini più sicuri. Chiede che l’ODG venga deliberato subito.

Marri (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) sul Teatro Comunale precisa che vista l’iniziativa del Prefetto non interverrà sul merito della vicenda e si augura una riconciliazione. Bisogna evitare interventi fuorvianti (ad esempio Vice Sindaco Merighi). Chiede al Sindaco di verificare di persona tutte le voci del bilancio della fondazione del teatro. Dietro ad una questione sindacale c’è il sacrificio di una offerta culturale.

Si procede al voto sull’ammissibilità degli ODG presentati negli interventi di inizio seduta.



VOTO:

L’ ODG BIGNAMI SU CIVIS non risulta ammesso per i voti contrari della maggioranza.
Presenti 36 Votanti 32; Non votanti 3; Favorevoli 9; Contrari 23; Astenuti 1, alle ore 16:14.

L’ ODG FRASCAROLI SU ANTONIANO risulta ammesso all’unanimità.
Presenti 36 Votanti 36; Non votanti 0; Favorevoli 36; Contrari 0; Astenuti 0, alle ore 16:15.

L’ ODG FAVIA SU INFLUENZA risulta ammesso.
Presenti 37 Votanti 34; Non votanti 1; Favorevoli 25; Contrari 9; Astenuti 2, alle ore 16:16.


Si procede al voto sull’anticipazione della trattazione degli ODG appena ammessi e dell’ODG 238  PARUOLO calendarizzato per oggi.


VOTO:

L’ ODG FRASCAROLI SU ANTONIANO verrà trattato subito.
Presenti 37 Votanti 37; Non votanti 0; Favorevoli 37; Contrari 0; Astenuti 0, alle ore 16:18.

L’ ODG FAVIA SU INFLUENZA non verrà trattato subito.
Presenti 37 Votanti 33; Non votanti 1; Favorevoli 2; Contrari 31; Astenuti 3, alle ore 16:19.

l’ODG 238  PARUOLO verrà trattato subito.
Presenti 37 Votanti 37; Non votanti 0; Favorevoli 37; Contrari 0; Astenuti 0, alle ore 16:21.


Si passa quindi alla trattazione degli ODG appena ammessi.


O.d.G. n. 238             ORDINE DEL GIORNO SULL'ADESIONE ALLA 'DICHIARAZIONE APERTA SUI SERVIZI PUBBLICI EUROPEI' DA SOTTOPORRE ALLA CONFERENZA MINISTERIALE DI MALMOE SULL'E-GOVERNMENT, PRESENTATO DAL CONSIGLIERE GIUSEPPE PARUOLO NEL CORSO DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO DEL 9 NOVEMBRE 2009 E SOTTOSCRITTO DA ALTRI CONSIGLIERI.

Nessuno chiede di intervenire in quanto già parlato precedentemente.

VOTO:

L’ ODG risulta approvato all’unanimità.
Presenti 37; Votanti 37; Non votanti 0; Favorevoli 37; Contrari 0; Astenuti 0.


ODG FRASCAROLI SU ANTONIANO

Nessuno chiede di intervenire

L’ ODG risulta approvato all’unanimità.
Presenti 38; Votanti 38; Non votanti 0; Favorevoli 38; Contrari 0; Astenuti 0.


Si passa alle DELIBERAZIONI



O.d.G. n. 242             MODIFICA DELLA COMPOSIZIONE DELLE COMMISSIONI CONSILIARI. - Presidente del Consiglio

Il presidente Cevenini spiega che trattasi della costituzione del gruppo consiliare “Bologna capitale” cui partecipano i consiglieri Corticelli, Castelli e Fiamingo, fuoriusciti dal gruppo “Lista Alfredo Cazzola”.

VOTO:

La DELIBERA risulta approvata all’unanimità.
Presenti 38 Votanti 38; Non votanti 0; Favorevoli 38; Contrari 0; Astenuti 0, alle ore 16:22.


O.d.G. n. 234             ASSESTAMENTO DEL BILANCIO DI PREVISIONE IN RAGIONE DELL'ANDAMENTO DELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 2009 - ART. 175, COMMA 8, D.LGS. 267/2000. VARIAZIONE AL BILANCIO PLURIENNALE 2009 - 2011 PER GLI ANNI 2010 E 2011 (RAG. VIII). - Ass. Rossi

Nessuno chiede di intervenire, in quanto si è già discusso in commissione.

VOTO:

La DELIBERA risulta approvata con i voti favorevoli della maggioranza.
Presenti 38 Votanti 38; Non votanti 0; Favorevoli 23; Contrari 15; Astenuti 0, alle ore 16:25.


O.d.G. n. 226             SVOLGIMENTO DEI SERVIZI TECNICI A SUPPORTO DELLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE PREVISTE DAL PIANO PARTICOLAREGGIATO R5.3 BERTALIA LAZZARETTO.VARIAZIONE AL BILANCIO 2009, AL BILANCIO PLURIENNALE 2009-2011 E AL PIANO POLIENNALE INVESTIMENTI 2009-2011. - Ass. Degli Esposti

Nessuno chiede di intervenire, in quanto si è già discusso in commissione.

VOTO:

La DELIBERA risulta approvata con i voti favorevoli della maggioranza.
Presenti 38 Votanti 38; Non votanti 0; Favorevoli 23; Contrari 15; Astenuti 0, alle ore 16:27.


O.d.G. n. 206             INTEGRAZIONE DELLA COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DELLE ELETTE CON LE CONSIGLIERE DI QUARTIERE. - Presidente del Consiglio

Tomassini (Il Popolo della Libertà) presenta una mozione d’ordine chiedendo spiegazione sulla soluzione adottata dalla presidenza, tra le varie soluzioni prospettate in commissione.

Il presidente Cevenini spiega che si è seguito un duplice criterio: - territorialità (per ogni quartiere  2 componenti della maggioranza e 1 della minoranza); - rappresentanza (una per ogni lista).

Gattuso (Il Popolo della Libertà) presenta una mozione d’ordine chiedendo il rinvio in commissione perché la discussione sulla soluzione proposta non è avvenuta.

Lo Giudice (PD - Partito Democratico) trova impropria la richiesta perché se ne è parlato in commissione senza ricevere rilievi da alcuno.

Gattuso contesta.

Il presidente Cevenini ha verificato l’effettività della deliberazione da parte della commissione competente.

Gattuso (Il Popolo della Libertà) contesta la ricostruzione della vicenda.

A questo punto, con i consiglieri che interrompevano reciprocamente gli interventi degli altri e toni molto accesi, il presidente Cevenini sospende la seduta ed i capi gruppo si riuniscono in separata sede.

Alle ore 17:02 dopo circa 10 minuti la seduta riparte.

Il presidente Cevenini precisa che c’è una differenza tra la versione della delibera uscita dalla commissione e quella portata in aula, dovuta all’errata indicazione del quartiere di appartenenza di un consigliere, che non intacca però la sostanza del testo.

Bignami (Il Popolo della Libertà) vuole sapere a quale capitolo di bilancio verranno addebitate le maggiori spese dovute all’allargamento dei componenti la commissione delle elette (ai sensi dell’art. 12 del regolamento di contabilità - Copertura finanziaria di nuove o maggiori spese).

L’avv. Trevisani per la segreteria di presidenza precisa che fondi per i gettoni dei componenti la commissione vengono presi dallo stesso capitolo da cui sono presi gli altri gettoni, e che non serve il parere di regolarità contabile.

Vi è quindi un acceso diverbio che coinvolge Gattuso, Cevenini e Lo Giudice.

Il pubblico, fino a quel momento molto esiguo, aumenta in breve tempo di circa 30/35 persone con bambini al seguito che ad un tratto mostrano degli striscioni e manifestano molto rumorosamente contro gli sfratti in corso.
 
A questo punto la seduta viene sospesa. A parlare con i cittadini interviene il presidente Cevenini, alcuni consiglieri e l’assessore alla casa Milena Naldi.

I dimostranti cantano slogan del tipo “chiediamo case, ci date la Polizia” e chiedono il blocco degli sfratti. L’iniziativa è supportata dal sindacato degli inquilini AS.I.A. RDB (Associazione inquilini e assegnatari). Da una ricerca in internet e dal racconto di una persona presente apprendo che il tema è quello delle difficoltà delle famiglie che a causa della crisi economica (e conseguente cassa integrazione, mobilità o licenziamento) non riescono più a pagare l’affitto dell’appartamento in cui vivono. L’episodio che ha scatenato l’intervento risale a questa mattina quando è stato eseguito uno sfratto in via Tagliamento, con l’utilizzo delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco. La famiglia composta da madre, padre e un bambino di 16 mesi affetto da gravi problemi di salute, tanto da essere immediatamente ricoverato dalle unità sanitarie giunte sul posto, si ritrova ora in mezzo ad una strada. Trattasi di una famiglia monoreddito che per colpa della crisi non riesce più a pagare un affitto. Avevano chiesto al Comune il passaggio da “casa a casa” in vista dell’assegnazione di una casa popolare prevista per la prossima primavera di questo nucleo famigliare, senza che fosse trovata una soluzione. Contestano il fatto che l’amministrazione comunale risolva il problema dell’emergenza abitativa con la forza pubblica criminalizzando chi oggi per colpe non sue si trova a dover affrontare una situazione di disagio legato alla precarietà sociale diffusa. Chiedono la messa a disposizione di un ostello pubblico che possa ospitare gli sfrattati per un periodo sufficiente a trovare un nuovo alloggio, come già in diverse regioni sta avvenendo. Non chiedono audizioni ma soluzioni.

I cittadini escono dopo molto tempo dalla sala insieme all’assessore alla casa e la seduta può riprendere alle ore 17:50 proseguendo la discussione sull’ampliamento prospettato della commissione delle elette.

Tomassini (Il Popolo della Libertà) esprime contrarietà all’estensione della commissione. Prassi vuole che vi partecipassero per ogni quartiere una componente della maggioranza ed una della minoranza (in totale 18 consigliere di quartiere). L’ampliamento crea un problema di costi per la collettività. Non si capisce quale siano le finalità della commissione e dell’aumento dei relativi componenti; si passerebbe infatti a 27 componenti aggiuntivi e per tre sedute all’anno a circa 40 componenti aggiuntivi, oltre alle consigliere comunali. Non c’è nessuna esigenza amministrativa e si andrebbero a spendere 200.000 euro in più nei 5 anni; ritiene inopportuna la delibera in quanto non nell’interesse dei cittadini. Ricorda che aveva proposto di creare una commissione casa per verificare il patrimonio edilizio e verificare le strategie ed eventuali accordi con i privati, ma il PD disse di no perché avrebbe comportato dei costi. Chiede quindi perché la commissione da lui proposta costa e quindi non si fa, mentre l’allargamento della commissione delle elette costa ma si fa. Puntualizza sui compensi dei consiglieri comunali: un consigliere comunale percepisce 1/4 del compenso del Sindaco (in passato era 1/3); un consigliere che si da molto da fare partecipa in un mese a circa 32/33 commissioni consiliari, oltre a 8 consigli comunali; in totale quindi circa 40 partecipazioni al mese che danno diritto al gettone di presenza (10 partecipazioni a settimana). (Ogni gettone equivale a 72 euro lordi; se così fosse 40 gettoni al mese  x 72 euro = 2.880 euro lordi al mese; in agosto ovviamente nulla).

Corticelli (Lista Alfredo Cazzola, dalla prossima seduta Bologna capitale) sottolinea dei fatti: la commissione delle elette esiste da 13 anni ed ha sempre avuto adeguata territorialità e rappresentanza; visto che è sempre andata bene, chiede alla maggioranza perché oggi non va più bene e che cosa è cambiato nel frattempo. Il 26 ottobre si discusse in commissione e lì si potevano trovare delle soluzioni. Trova nel PD un atteggiamento di chiusura inconcepibile: l’atteggiamento è arrogante ed inaccettabile. Prende atto che i numeri della maggioranza gli consentono di approvare ciò che vuole. In passato facevano parte della commissione per ogni quartiere 1 della maggioranza ed 1 della minoranza; ora si dice che si prendono 2 della maggioranza ed 1 della minoranza, poi siccome qualcuna rimarrebbe fuori si prende anche qualcun altro (utilizzando il criterio della rappresentanza); di tutto ciò ne beneficia solo la maggioranza. Ritiene questa prova di forza un indice di debolezza.

Gattuso (Il Popolo della Libertà) condivide Tomassini e Corticelli. Sull’aspetto politico della contrapposizione tra maggioranza e minoranza i numeri consentono alla maggioranza di fare quello che vuole. Sicuramente il gruppo PDL si opporrà a questa commissione. Dice alla presidente della commissione di garanzia (trattasi della commissione AFFARI GENERALI ED ISTITUZIONALI) che questa non è affatto di garanzia perché è in capo alla maggioranza. Le minoranze si fermano a Bernardini, PDL e Cazzola, mentre il gruppo Giorgio Guazzaloca Per Bologna è il 118 politico della maggioranza e non è possibile che il controllore (presidente della commissione di garanzia AFFARI GENERALI ED ISTITUZIONALI) sia scelto dal controllato (maggioranza).

Bernardini (Lega Nord - Padania - Bossi) sottolinea con vigore come si sia perso tempo in commissione ed oggi in Consiglio Comunale, a danno degli altri punti all’ODG. Chiede che nella commissione delle elette vi facciano parte tutte le donne elette nei quartieri non prevedendo il gettone di presenza. Ci sono problemi ben più gravi di questo e si sta perdendo tempo e l’occasione per fare il proprio dovere. Afferma che i consiglieri “dovrebbero vergognarsi” e dare invece una prova di maturità a tutti quanti. Segnala come ci siano chiacchiere di corridoio per cui l’estensione della commissione delle elette sia a vantaggio di qualcuno.

Lama (PD - Partito Democratico) rileva come per molti sia un disvalore questa commissione. La commissione ha già un presidente (Lama) ed esiste  a norma di regolamento. Nel Comune di Bologna la rappresentanza femminile è del 21% mentre nei quartieri è di 44 consigliere su 148. Precisa che non si vogliono aumentare i costi della commissione, ed a tal fine si varierà la programmazione dei lavori. Solo una delle proposte citate dai vari consiglieri è stata formalizzata.

Critelli (PD - Partito Democratico) segnala che si è dibattuto perché il nome di un quartiere era stato rettificato. La commissione delle elette è prevista dal regolamento e non si sarebbe aspettato questa degenerazione  della discussione. Va bene litigare, ma non va disperso il patrimonio comune creato negli anni. Va separata la considerazione politica dal merito della discussione.

Bignami (Il Popolo della Libertà) comunica che sembra che la presidenza preparerà un emendamento che dirà che il provvedimento non comporta un impegno di spesa e non serve il parere contabile. Chiede se la maggioranza è sicura di ciò, perché chi approverà ne risponderà verso la Corte dei Conti. In uno scambio di battute con Caracciolo (che non è mai intervenuto ufficialmente ma che ha più volte interrotto e dibattuto con i colleghi) fa riferimento genericamente a poltrone per i “componenti del partito personale”. Parla di “stupro del regolamento” da parte della maggioranza e comunica che non farà passare nessun aumento si spesa dello staff del Sindaco.

Gattuso (Il Popolo della Libertà) sottolinea come non abbia “mai visto Caracciolo così attivo”. Nei tre mandati precedenti nessuno ha mai contestato la territorialità e la rappresentanza della commissione delle elette.

Continuo interrompere degli interventi da parte di altri consiglieri.

Gattuso (Il Popolo della Libertà) dice al PD che hanno i numeri per approvare l’ODG, ma non devono tentare di “indorare la pillola”. Chiede quali siano le novità che richiedono una modifica della commissione delle elette.

Paruolo (PD - Partito Democratico) auspica che la discussione si mantenga entro termini consoni. I toni del PDL sono sopra le righe. Il tema “costi della politica” va tenuto in considerazione ma non deve essere usato in modo strumentale. Dire che alcune attività non sono utili è un messaggio sbagliato. Manifesta disagio nel vedere questa divisione nella minoranza e vorrebbe contribuire ad una condivisione. Nell’ultima commissione chiese se qualcuno era contrario ma nessuno si espresse; è mancata chiarezza da parte della minoranza, che non si è espressa nel momento a ciò deputato.

Corticelli (Lista Alfredo Cazzola) ribadisce che ancora manca la risposta sul perché per 13 anni i criteri di composizione della commissione delle elette erano soddisfacenti ed ora non lo sono più.

Giorgetti (Il Popolo della Libertà) sottolinea come le sembri di essere in una arena. Nota scarsa sensibilità verso le donne. I partiti si devono interrogare sul perché le donne nei partiti sono poche.

Tomassini (Il Popolo della Libertà) invita la maggioranza a svestirsi della propria superiorità (riferendosi a Critelli e Paruolo). Quando si arriva al concreto della proposta si vede che c’è un aumento delle spese ma mancano i riferimenti alle motivazioni politiche ed ai temi che la commissione allargata dovrebbe affrontare. Il costo è un tema importante in relazione alle problematiche esistenti (solo oggi si sono viste persone sfrattate e la crisi del Teatro Comunale). Propone un emendamento al fine di stabilire che le consigliere di circoscrizione partecipino in gruppi di lavoro (il che significa che la partecipazione non dà diritto al gettone di presenza).

Lama (PD - Partito Democratico) ritiene che la logica di tale proposta perpetui una discriminazione, in una logica di scambio.

Il presidente Cevenini dà lettura del proprio emendamento per cui “alla copertura finanziaria si provvederà con separato atto da parte dell’organo competente”.

Bignami (Il Popolo della Libertà) non capisce l’emendamento della presidenza. Lama dice che non si spenderà nulla in più di prima, ma se è così, nell’emendamento di doveva dire che non ci sarebbero stati oneri aggiuntivi per il Comune. In caso contrario vanno dette in anticipo le modalità di copertura della spesa. Ritiene che la maggioranza stia esagerando.

Bonetti (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) precisa che il gruppo Giorgio Guazzaloca Per Bologna non è intervenuto nonostante le offese non per mancanza di argomenti. E’ cambiata la rappresentanza politica della città e si possono quindi cambiare le regole della commissione delle elette.


Si passa al voto sull’EMENDAMENTO TOMASSINI (che di fatto escluderebbe il gettone di presenza per le consigliere di quartiere che partecipano alla commissione delle elette).

VOTO:

L’ EMENDAMENTO non risulta approvato per i voti contrati della maggioranza e del gruppo Giorgio Guazzaloca Per Bologna.
Presenti 36 Votanti 35; Non votanti 1; Favorevoli 9; Contrari 26; Astenuti 1, alle ore 19.37.


Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) precisa che questo è un tipo di dibattito cui non è interessato e che avrebbe preferito un altro percorso; le proprie proposte in commissione sono cadute nel vuoto. Comunica che la consigliera di quartiere Salsi, che sarebbe coinvolta dall’eventuale allargamento della commissione delle elette, rinuncerebbe al gettone di presenza, per cui voterà a favore della delibera.

Bignami (Il Popolo della Libertà) invita a non abusare della buona fede altrui.

VOTO:

La DELIBERA risulta approvata con i voti favorevoli della maggioranza, del gruppo Giorgio Guazzaloca Per Bologna e del gruppo Lista Civica Beppe Grillo.it.
Presenti 37 Votanti 37; Non votanti 0; Favorevoli 28; Contrari 9; Astenuti 0, alle ore 19.41.


Gli ODG in calendario non discussi per mancanza di tempo verranno trattati nella prossima seduta.

Termina la seduta alle ore 19:43.


Curiosità:

E’ stata una seduta molto movimentata e problematica, con toni molto accesi tra i consiglieri, a cui si è aggiunta una manifestazione di cittadini esasperati per gli sfratti subiti.

Si è acutizzato lo scontro che avevo già evidenziato nel verbale del 20 luglio 2009; il gruppo Il Popolo della Libertà accusa il gruppo Giorgio Guazzaloca Per Bologna di essere la stampella della maggioranza, per cui la commissione di garanzia in cui la presidenza è stata attribuita (grazie ai voti del PD) ad un componente il gruppo Giorgio Guazzaloca Per Bologna fa sì che la funzione di garanzia venga meno.
Sempre sullo stesso filone vi è stata una discussione molto aspra se fosse il caso di ampliare il numero delle componenti la commissione delle elette, con conseguenti possibili maggiori costi per il Comune. Il tutto contornato da frecciate più o meno velate secondo le quali parrebbe che l’ampliamento del numero delle componenti la commissione delle elette vada a vantaggio di qualche parente di un componente di un gruppo consiliare. Chissà perché nessuno ha fatto la seguente domanda: “L’ampliamento del numero dei componenti la commissione delle elette avvantaggerebbe qualche parente dei consiglieri comunali ?”. Credo che almeno un consigliere avrebbe risposto di sì.

In merito alla rumorosa manifestazione contro gli sfratti eseguiti nei confronti di persone che sono vittime della crisi economica (perché in cassa integrazione, mobilità o licenziata) mi pare che buona parte del Consiglio Comunale non abbia minimamente colto la disperazione e la tragicità di queste vicende familiari, che coinvolgono anche bambini piccoli, impegnando circa 2 ore e mezza per discutere se allargare la commissione delle elette e se attribuire ai nuovi componenti il gettone di presenza. Mi sarei aspettato che oggi qualcuno accennasse concretamente al fatto che sia necessario valutare politiche per fare fronte alle conseguenze che la crisi produce verso chi, a causa della crisi, perde l’unica fonte di sostentamento e quindi la casa in cui vivere.

Sono estremamente graditi commenti, segnalazione di errori ed imprecisioni, suggerimenti e supporto.
A lunedì prossimo.

Nessun commento:

Posta un commento