SCOPO DI QUESTO BLOG

"Tutto accade perchè altri hanno deciso, ed io non posso fare nulla".

Cercherò, insieme a chi vorrà aiutarmi, di raccontare, partecipando all'attività del Consiglio Comunale, cosa decidono le persone che governano Bologna, quali provvedimenti prenderanno, chi beneficierà di tali provvedimenti e chi ne sarà danneggiato.

Cercherò di usare termini di uso comune, allo scopo di avvicinare più persone possibili alla vita della città.

Spero che questo serva a migliorare la vita di noi bolognesi e di tutti coloro che vorranno vivere questa città.


martedì 2 febbraio 2010

Question Time del 29 gennaio 2010

NOTE E OSSERVAZIONI PERSONALI

Seduta breve caratterizzata da:
- tenuta formale in giacca e cravatta di qualche consigliare solitamente in pullover: anche oggi ci son o le telecamere;
- ri-presentazione di alcune domande di attualità presentate in precedenti sedute di QT;
- nuovo siparietto tra Assessore Simona Lembi e Consigliere Tomassini (PDL), giocato tra la galanteria del consigliere e l’incorruttibilità dell’assessore, complice un viaggio in taxi insieme.
- piccolo battibecco tra Mancuso (Sinistra per BO) e Tomassini (PDL), risolto col solito garbo dal Presidente Cevenini.

DETTAGLI: DOMANDE DI ATTUALITA’

Gestione del Commissario prefettizio
Carella (PDL):
Non essendoci più una Giunta ed un Consiglio in carica, tanti cittadini si chiedono che ne sarà delle loro domande al Comune, per autorizzazioni di vario genere.
Merighi (Vicesindaco): Se non ho capito male, spiega che gli organismi politici (elettivi?) decadono immediatamente, ma la Giunta decade solo all’arrivo del commissario.
Comunque continua come prima il lavoro amministrativo degli uffici senza variazioni nei tempi esecutivi, però gli indirizzi verranno dal commissario.
All’arrivo del Commissario, Consiglieri e Assessori dovranno abbandonare gli uffici. Non ci sarà più Question Time.
Carella: ribadisce il “danno lacerante” che questa situazione porta alla città.

Sentenza del Giudice di Pace di Bologna
Tomassini (PDL):
Premette una critica all’Assessore Lazzaroni, al Comune e alla Regione per come gestiscono l’assistenza ai non autosufficienti e ai loro famigliari, rilevando che una legge regionale sarebbe illegittima e che il Comune non applica il regolamento che si è dato, con conseguenti vertenze giudiziarie in atto. Spiega che ieri una sentenza del Giudice di pace ha respinto la richiesta di una casa di cura convenzionata col Comune, che pretendeva 400 euro/giorno da una degente. Rileva che il Comune non ha a cuore i più deboli, chiede se il comune conosce la sentenza, e come la questione inciderà sui bilanci.
Lazzaroni (Ass. all’Integrazione delle politiche e dei servizi sociosanitari): Spiega che l’accesso dei disabili ai centri diurni è gratuito, cita la legge e il regolamento approvato nel 2008 ma dice che non è esecutivo, perché deve essere approvato al tavolo ragionale. La valutazione dell’impatto sul bilancio si farà dopo tale approvazione. Quanto alla sentenza: nulla è pervenuto agli uffici competenti.
Tomassini: Il tavolo regionale è una vostra invenzione che stravolge le regole. Il regolamento è esecutivo. Dite delle bugie. Negate diritti certificati dalla legge. Non avete a cuore i più deboli.
A conclusione dell’intervento di Tomassini, Mancuso lo accusa di aver fatto un comizio elettorale. Breve battibecco, che il Presidente Cevenini blocca rapidamente col solito bon ton.

Pubblicità con uomini sandwich
Favia (Beppe Grillo): non ho potuto seguire la sua domanda, ma, dalla risposta e dalla replica, ritengo che l’intervento si riferisse in modo critico alla pubblicità tramite uomini sandwich, approvata dal Comune (vedi ad es. http://bologna.virgilio.it/primopiano/pubblicita_con_uomini_sandwich.html ) e giudicata non dignitosa da Favia
Rossi (Assessore al Bilancio): Non ho visto un fenomeno diffuso in città; il Comune di Bologna non ha un regolamento particolare. Concordo che ogni forma di pubblicità deve considerare la dignità delle persone, quindi si può ragionare di un’eventuale rivisitazione della faccenda, recando di capire se è un lavoro che danneggia la persona, ma considerando che è pur sempre un lavoro. Forse si potrebbero penalizzare economicamente queste forme di pubblicità.
Favia: Grazie. E’ certamente un lavoro strano che riguarda un piccolo numero di superprecari, con qualche ora sottopagata nei fine settimana, Ci vorrebbero alternative occupazionali.

Nevicate di Dicembre
Bignami (PDL): chiede risposta scritta, quindi non illustra la domanda.

Emergenza neve alle scuole Longhena
Tomassini (PDL): ripropone un argomento che aveva già sollevato il 23 dicembre 2009, e poiché la domanda è ancora rivolta all’assessore Lembi, riprende una polemica che era nata allora, ma in modo più garbato, accennando ad un trasferimento in taxi fatto insieme alla Lembi per motivi istituzionali, che lui ha cercato di pagare in coerenza con la propria innata galanteria, ma che la Lembi ha voluto pagare di persona. Poi passa alla domanda, ripetendo che in occasione della nevicata di dicembre i bambini e genitori delle scuole Longhena rimasero al freddo e al gelo per oltre un’ora a causa di due navette ATC che non poterono uscire perché prive di gomme da neve, e chiede chi è stato responsabile delle disfunzioni.
Lembi (Ass. Scuola): Conferma che si trattò di nevicata eccezionale e ribadisce la risposta data in dicembre. Aggiunge che le due navette uscirono dal deposito, ma furono bloccate dal congelamento della paraffina nel filtro del gasolio. Ammette che la ditta incaricata di informare gli utenti ha tardato troppo, e che stanno esaminando la possibilità di sanzionarla a norma di contratto. Poi spiega che ha voluto pagare il taxi nell’espletamento delle sue funzioni pubbliche non intende ricevere favori da nessuno.
Tomassini: dice che la risposta è articolata e soddisfacente in alcune sue parti, ma non nella giustificazione di ATC, poco credibile. Finisce (veleno nella coda …) dicendo che non rinuncerà mai alla propria galanteria, in base alla quale ha permesso alla Lembi di pagare il taxi essendo in missione e utilizzando fondi pubblici.

Nando

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