Signora Commissario, partecipiamo ?
Lettera aperta di cittadini bolognesi al commissario straordinario della città
Gentile Commissario,
questo è un momento difficile per Bologna. Dopo solo pochi mesi l’amministrazione comunale è dimissionaria e si apre una fase incerta per la nostra città, che genera forti preoccupazioni tra la cittadinanza.
Cosa dobbiamo aspettarci dal commissariamento? Secondo quali modalità verrà amministrata la nostra città?
Dall'inizio del mandato amministrativo, prematuramente concluso con le dimissioni del sindaco, alcuni gruppi di cittadini si sono organizzati per garantire una presenza stabile a tutte le riunioni del Consiglio Comunale di Bologna, finalizzata all'ascolto attento ed alla rendicontazione puntuale (attraverso alcuni siti web) dei lavori dell'assemblea cittadina, allo scopo di rendere più trasparente il rapporto tra elettori ed eletti e di rendere i cittadini più partecipi delle decisioni amministrative. A questo lavoro si aggiunge la tradizione partecipativa di tante associazioni cittadine che da anni si impegnano per una gestione comunale più trasparente e democratica.
Perché Signora Commissario non ripartire proprio da qui? Perché non inaugurare una fase di partecipazione diretta durante il suo mandato? Perché non dare più voce ai cittadini?
Una scelta innovativa come quella di coinvolgere direttamente la cittadinanza, associazioni e gruppi spontanei potrebbe dare nuove speranze e preparare la città alle prossime elezioni amministrative.
Noi cittadini, quindi, La invitiamo ad un atto coraggioso ed innovativo. Esistono varie modalità per il coinvolgimento della cittadinanza nell’amministrazione della città. Che ne pensa di fare degli incontri pubblici con i cittadini bolognesi? Si potrebbero tenere degli incontri aperti a chiunque sia interessato, con cadenza quindicinale/mensile, in cui Lei potrà illustrare le decisioni prese e che intende prendere, dando spazio a domande/osservazioni da parte di semplici cittadini (ad esempio cinque persone, scelte a sorte tra quelle che chiedono di parlare, con un tempo massimo di 2/3 minuti cadauno).
Sarebbe il modo migliore per cominciare un percorso comune, un esperimento civico che potrebbe essere di esempio al resto del Paese. Non lasci che questo periodo venga ricordato soltanto come una macchia nella storia di Bologna. Cogliamo questa occasione per farne insieme un momento preparatorio per la costruzione di una prassi democratica innovativa e partecipativa.
In attesa delle Sue decisioni in merito, Le porgiamo distinti saluti.
Associazione “ControlloCittadino” http://www.controllocittadino.org/
Associazione “Il Mosaico”
Blog “DAL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA” http://cocobologna.blogspot.com/
“Cittadini in Consiglio”
io non ho firmato questa lettera, ma è come se l'avessi fatto. vogliamo essere guidati onestamente e proficuamente!
RispondiEliminaComplimente ad Alberto che ci dà la possibilità di dire la nostra.
Mara
Speriamo in una rispostya da parte del Commissario e che finalmente si possa parlare del bene e per il bene di noi cittadini e della città.
RispondiEliminaLettera aperta “dei cittadini bolognesi”…? Curioso, io sono un cittadino bolognese fra i tanti, ma non ricordo di aver scritto, né sottoscritto, alcuna “lettera aperta”… forse che mi son perso qualcosa? :-P
RispondiEliminaBattute a parte… che io sappia di solito in queste occasioni si fa così: qualcuno propone un testo, si raccolgono delle firme, e poi si dice, che ne so, “appello di 10.000 cittadini bolognesi a Tizio, Caio, Sempronio, per l’importante questione pinco pallo”.
Oppure, per citare un altro esempio: “appello di tre giuristi per il tal argomento, firmato da 55.000 cittadini”.
In questo caso – a meno di smentite – non mi pare ci sia nulla di tutto questo… solo due associazioni che, evidentemente, parlano per bocca dei “cittadini bolognesi”, senza che si capisca sulla base di cosa lo fanno.
Perdonate la franchezza, ma in questo modo qualunque appello, anche il più giusto e nobile, perde ogni credibilità
@Anonimo.
RispondiEliminaApprezzo la franchezza. La lettera è stata fatta, rifatta e rivista dalle persone che da luglio 2009 alla fine del mandato si sono incontrate partecipando alle sedute del Consiglio Comunale, senza ovviamente pretendere di rappresentare tutti i cittadini bolognesi. Mi scuso se "lettera aperta dei cittadini bolognesi" può avere creato qualche imbarazzo.
Detto ciò, la proposta che è stata fatta al Commissario ti sembra interessante ?
Ritieni possa essere di qualche utilità per Bologna ?
Grazie se vorrai contribuire al dibattito, e ti invito a partecipare ai Consigli Comunali, quando ripartiranno
Alberto
mi raccomando, non voglio fare il nonno, ma fate attenzione a queste sfumature "stilistiche"... molto spesso la forma e' sostanza ;-)
RispondiEliminala proposta è senz'altro interessante, e la partecipazione di cittadini alle sedute del consiglio è sicuramente una cosa positiva.
pero', nello stesso tempo, penso che si tratti di una dispersione di energie che potrebbero essere investite in modo piu' proficuo.
seguire i consigli, annotare tutto quello che viene detto e renderlo pubblico mette a disposizione dei cittadini una mole di informazioni che la maggior parte di loro probabilmente non prendera' mai in considerazione, data anche la loro pessima fruibilita' (i riti della politica sono delle pastoie noiose, infarcite di passaggi irrilevanti).
la conclusione è una e una soltanto: in assenza di una visione coerente che suggerisca un'idea precisa di buon governo o di buona amministrazione, e che si ispiri a principi chiari e ben determinati, la trasparenza non serve a nulla.
si tratta infatti di una pseudo-trasparenza... se documenti pubblici e aperti non sono fruibili, a cosa servono dopo tutto? la trasparenza non può essere un fine in se'.
non si puo' piu' partire dall'idea secondo cui una volta raggiunta quella tutti saranno in grado di farsi un'opinione perche' avranno accesso alle carte. la mediazione interpretativa ci dev'essere, ed e' in questa direzione che, secondo me, dovrebbero evolvere movimenti civici come quelli che promuovono queste iniziative.
Accolgo con molto piacere i tuoi suggerimenti e osservazioni, cui farò molta attenzione nel proseguio
RispondiEliminaHo in in cantiere una idea che credo vada incontro a quanto tu dici sulla "mediazione interpretativa"
La porterò a compimento nei prossimi giorni
Alberto