SCOPO DI QUESTO BLOG

"Tutto accade perchè altri hanno deciso, ed io non posso fare nulla".

Cercherò, insieme a chi vorrà aiutarmi, di raccontare, partecipando all'attività del Consiglio Comunale, cosa decidono le persone che governano Bologna, quali provvedimenti prenderanno, chi beneficierà di tali provvedimenti e chi ne sarà danneggiato.

Cercherò di usare termini di uso comune, allo scopo di avvicinare più persone possibili alla vita della città.

Spero che questo serva a migliorare la vita di noi bolognesi e di tutti coloro che vorranno vivere questa città.


martedì 22 settembre 2009

Consiglio Comunale del 21 settembre 2009

Il presidente Cevenini chiede al gruppo PDL di rimuovere la bandiera italiana da loro esposta, in quanto la bandiera italiana è proprietà di tutti i cittadini italiani e non di un solo gruppo. Il consigliere Carella sottolinea l’eccezionalità del momento (strage in Afghanistan). Il gruppo PDL rimuove la bandiera.
Su proposta del presidente Cevenini viene rispettato un minuto di silenzio in ricordo dei soldati morti in Afghanistan.
In considerazione di questo episodio (strage in Afganistan) la seduta odierna si occuperà unicamente dell’ordine del giorno n. 187 (recepimento del cosiddetto “piano casa”) in quanto scade in data odierna.
Si parte con gli interventi di inizio seduta.
Delli Quadri (PD - Partito Democratico) sui problemi occupazionali dell’emittente E-TV informa che è stata comunicata la riduzione di circa il 50% del personale di E-TV e del quotidiano L’Informazione (proprietà della famiglia Spallanzani). Trentasette persone e famiglie rimarranno senza reddito. La decisione è avvenuta a causa del risultato del bilancio 2008, in perdita di circa 3 milioni. Chiede interventi in merito.
Tomassini (Il Popolo della Libertà) in relazione al disagio giovanile e le aggressioni avvenute nel weekend chiede al Comune che sappia diffondere i valori della convivenza civile e della reciproca accettazione.
Lo Giudice (PD - Partito Democratico) racconta che sabato il deputato Garagnani si è permesso di dare del mafioso al Sindaco di Bologna ed altre personalità. Elenca numerosissimi soggetti con rapporti o condanne per mafia che hanno vicinanze con il partito cui Garagnani fa parte (PDL).
Natali (PD - Partito Democratico) racconta che è in corso la Settimana Europea della Mobilità (dal 16 al 22 settembre). Sono stati organizzati molti eventi per una mobilità sostenibile. Domani il biglietto dell’autobus sarà valido per tutta la giornata.
Sconciaforni (Rifondazione Comunista – Comunisti Italiani) pone 2 questioni: - in relazione ai problemi della scuola ritiene che il deputato Garagnani stia cercando di creare una cortina fumogena rispetto al merito della vicenda, che sono gli effetti della controriforma Gelmini; - in merito ad una recente intervista del Sindaco su Avvenire in cui viene sottolineato come anche questa città sia sotto pesanti tagli del Governo, intende precisare che sotto attacco è la scuola pubblica. Prendendo spunto dalle convenzioni con le materne private sottolinea come la scuola pubblica serve per garantire alta qualità a tutti, e che la scuola privata è prevalentemente cattolica; il tema delle convenzioni è legato al tema della scuola pubblica. E’ contrario alle convenzioni ed è per il diritto alla libera scelta: il 1° diritto è quello delle famiglie di potere iscrivere i figli alla scuola pubblica, eliminando le liste d’attesa.
Lumia (Di Pietro - Italia Dei Valori) esprime preoccupazioni per l’attacco alla libertà di espressione (vicenda Garagnani): leggere che un deputato bolognese usa parole pesanti (di stile mafioso) verso il Sindaco e la Giunta rappresenta una intimidazione. Si teme una svolta autoritaria.
Si procede quindi all’esame dell’unico ODG in data odierna.
O.d.G. n. 187 ESCLUSIONI, AI SENSI DELL'ART.55, CO.3, DELLA L.R. 6/2009, DALLA APPLICAZIONE DELLE NORME RELATIVE ALLE MISURE STRAORDINARIE PER IL RILANCIO DELL'ECONOMIA MEDIANTE LA PROMOZIONE DI INTERVENTI EDILIZI DEL PATRIMONIO EDILIZIO ABITATIVO, DI CUI AL TITOLO III DELLA DETTA LEGGE, PER RAGIONI DI ORDINE URBANISTICO, EDILIZIO, PAESAGGISTICO, AMBIENTALE E CULTURALE. (Si tratta del recepimento a livello comunale del cosiddetto “piano casa” promosso dal Governo per favorire lo sviluppo dell’economia).
L’assessore Degli Esposti fa un richiamo alle norme: il 1° aprile 2009 è stata raggiunta una intesa Stato/Regioni per rilanciare l’economia. L’accordo ha avuto come seguito l’approvazione della legge regionale dell’Emilia Romagna n. 6 in vigore dal 22 luglio 2009. Da tale data i Comuni hanno 60 giorni di tempo (quindi entro oggi) per decidere se usufruire dell’opportunità concessa ed eventualmente prendere i provvedimenti conseguenti di modifica della propria normativa edilizia. Con l’attuale delibera si traduce il PSC (Piano Strutturale Comunale) ed il RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio) nelle opportunità che la legge consente, salvaguardando il centro storico, la collina ed i cunei agricoli. Sottolinea come questo provvedimento sia un tassello di una strategia complessiva della Giunta. Seguiranno altri 3 provvedimenti: 1) riqualificazione del tessuto urbano; 2) bando per l’adeguamento energetico di 50 edifici comunali per portarli in classe A, da ripetere ogni anno; 3) esame sul centro storico, ipotizzando un piano d’area per una sua riqualificazione.
Tomassini (Il Popolo della Libertà) precisa che il piano casa nasce per volontà del Governo del paese per rilanciare l’economia italiana. Buon senso avrebbe voluto che la legge regionale fosse direttamente applicata, senza aggiustamenti da parte del Comune. Oggi, giorno di scadenza, ci si trova a decidere se la delibera va bene o no, o se va modificata. Coglie una volontà politica della Regione Emilia Romagna e dei Comuni di ridurre l’impatto della volontà governativa. Chiede di ripensare l’atto (tra l’altro non obbligatorio) e di limitarsi ad applicare la legge regionale già emanata.
Bernardini (Lega Nord - Padania - Bossi) afferma che è imbarazzato da alcune dichiarazioni della maggioranza in merito alla presente delibera. La Lega Nord ha una rimostranza: solo 12 regioni hanno legiferato, in modo restrittivo rispetto all’accordo Stato/Regioni. Il Comune di Bologna non solo non adotta la legge regionale già restrittiva, ma addirittura la restringe ulteriormente. In merito ai nuovi provvedimenti preannunciati dall’assessore contesta l’eccessiva burocratizzazione e la mancanza di un piano strategico (ed esempio localizzazione del nuovo Tribunale). Voterà contro. Invita a recepire la legge regionale così come è.
Bonetti (Giorgio Guazzaloca Per Bologna) voterà contro. L’accordo Stato/Regioni era poco prescrittivo; la legge regionale ha fatto una scelta conservativa; il Comune ha perso una occasione, cioè quella di applicare così come è la legge regionale, legge che permetteva di andare al di là della suddivisione del territorio per zone, ora esistente.
Lonardo (PD - Partito Democratico) presenta un ODG (ordine del giorno) sull’argomento ed evidenzia alcuni aspetti ed esigenze: - la scelta dell’amministrazione è quella di escludere tutto ciò che è già vincolato con gli attuali strumenti urbanistici;- la legge regionale produce delle modifiche nella legislazione in materia urbanistica; c’è una visione dinamica del governo del territorio. Non condivide le critiche all’attuale provvedimento in esame.
Favia (Lista Civica Beppe Grillo.it) precisa che l’attuale crisi è di sistema (causata da una sovrapproduzione di merci). In relazione alla delibera, il cui scopo è il rilancio dell’economia, prende atto di come si voglia rilanciarla attraverso l’edilizia e l’industria automobilistica; la crisi energetica ed ambientale è proprio determinata da auto che inquinano e case che consumano molta energia. A Bologna ci sono circa 7000 alloggi sfitti: è sbagliato costruire anche un solo metro quadrato in più. Condivide l’ODG Lonardo, ma non può votarlo perché contesta alla maggioranza (PD in particolare) di avere preso decisioni che nei prossimi anni consumeranno moltissimo territorio.
Carella (Il Popolo della Libertà) precisa che si è proposto il piano casa per rimettere in moto l’edilizia e quindi l’economia. Il provvedimento ha una scadenza (31/12/2010). Per motivi politici Regione e Comune hanno ridotto le potenzialità di questa proposta (piano casa). Se gli strumenti urbanistici sono perfetti, si chiede perché l’ODG successivo n. 188 prevede già una deroga urbanistica. Chiede coerenza.
Natali (PD - Partito Democratico) in risposta agli interventi precedenti precisa che il RUE è stato frutto di un procedimento lungo, con il confronto con le varie associazioni. Di deroghe se ne faranno ancora perché le cose cambiano e non si possono sempre prevedere: le deroghe verranno valutate sulla base delle loro motivazioni. Ritiene che il Comune abbia applicato bene le opportunità consentite dalla legge regionale.
Paruolo (PD - Partito Democratico) afferma che uno strumento urbanistico non si può giudicare dal numero di deroghe concesse (uno strumento restrittivo avrà più deroghe di un’altro più permissivo).
L’assessore Degli Esposti comunica di avere colto toni costruttivi nel dibattito. Per capire meglio l’impatto dei provvedimenti comunali sull’economia precisa che la norma si applica alle abitazioni fino a 350 mq, già abitate, mono o bi-familiari; A Bologna si tratta di circa 150-180 possibili ristrutturazioni; applicando la legge regionale senza ulteriori restrizioni la platea aumenterebbe di circa 50-60 casi in più. E’ evidente che l’impatto del piano casa sull’economia di Bologna è irrilevante. Non vanno trascurati alcuni aspetti ereditati dal precedente mandato: - accordo sulle aree militari (83 ettari per 318.000 metri quadri); - accordo con le ferrovie (72 ettari per 240.000 metri quadri). Ritiene che la legge regionale n. 6 fornisca spazio all’iniziativa locale, ed è importante a Bologna ad esempio per quelle zone della periferia occupate da piccole attività industriali/artigianali che potrebbero essere riqualificate. Ricorda inoltre come a Bologna ci siano 190.000 appartamenti abitati, di cui l’85% costruiti prima del 1970 con condizioni energetiche negative (molto meglio le case del medioevo dal punto di vista energetico). Per avere un impatto sull’inquinamento occorre intervenire ed adeguare l’esistente.
Ai voti l’ODG Lonardo viene approvato con il voto favorevole di tutta la maggioranza.
Ai voti l’ODG n. 187 viene approvato con il voto favorevole di tutta la maggioranza.
La seduta termina qui.
I restanti punti all’ordine del giorno, non trattati oggi a causa del fatto tragico in Afghanistan, verranno trattati nel prossimo consiglio di venerdì ore 11. Nel dettaglio:
O.d.G. n. 173 PRESENTAZIONE DELLE LINEE PROGRAMMATICHE PER IL MANDATO AMMINISTRATIVO 2009-2014 (ARGOMENTO)
O.d.G. n. 188 NULLA OSTA AL RILASCIO DEL PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA ALLE NORME DEL REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO PER IL MANTENIMENTO IN ESSERE DI UN EDIFICIO (PORZIONE DELL'ALA A) DEL POLO CHIRURGICO DELL'OSPEDALE POLICLINICO SANT'ORSOLA (AZIENDA OSPEDALIERA SANT'ORSOLA - MALPIGHI), AI SENSI DELL'ART.15 DELLA LR 31/02 E DELL'ART. 96 DEL RUE.
O.d.G. n. 194 APPROVAZIONE DEL SECONDO ADEGUAMENTO DEL PROGRAMMA DEI LAVORI PUBBLICI 2009 - 2011, PREVISTO DALL'ART. 128 DEL D.LGS. 163/2006 DELL'ELENCO ANNUALE DEI LAVORI PER IL 2009, E DEL PIANO POLIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI E DEGLI INVESTIMENTI PER IL TRIENNIO 2009 - 2011.
O.d.G. n. 178 ORDINE DEL GIORNO SULLA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA IN RIFERIMENTO AI COMPENSI DEGLI INCARICHI E CONSULENZE ESTERNE DELLO STAFF DEL SINDACO PRESENTATO DAL CONSIGLIERE GIOVANNI FAVIA IN DATA 20 LUGLIO 2009.
O.d.G. n. 179 ORDINE DEL GIORNO PER IMPEGNARE IL SINDACO E LA GIUNTA AD APPLICARE NEL COMUNE DI BOLOGNA MISURE ANALOGHE A QUELLE DEL COMUNE DI MILANO PER TUTELARE LA SALUTE DEI MINORI E CONTRASTARE FENOMENI DI DIPENDENZA DALL'ALCOL, PRESENTATO DAL CONSIGLIERE CAVIANO IN DATA 20.07.2009
O.d.G. n. 185 ORDINE DEL GIORNO PER ESPRIMERE LA PIENA CONDIVISIONE ALLE ARGOMENTAZIONI ESPRESSE DAL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE NEL RICORSO IN APPELLO ASSIEME AL SINDACATO AUTONOMO DEGLI INSEGNANTI DI RELIGIONE, CONTRO SENTENZA TAR DEL LAZIO, CHE RISCHIA DI INDEBOLIRE LA DIGNITA' GIURIDICA ALL'INTERNO DELLA SCUOLA STATALE E DI DETERMINARE UN INGIUSTO DANNO NEI CONFRONTI DI CHI SCEGLIE LIBERAMENTE DI SEGUIRE IL CORSO DI RELIGIONE CATTOLICA, PRESENTATO DALLA CONSIGLIERA MARRI ED ALTRI IN DATA 28 AGOSTO 2009.
O.d.G. n. 193 ORDINE DEL GIORNO INERENTE LA CAMPAGNA DI PREVENZIONE DELLA CITTADINANZA DALL'INFLUENZA - A H1N1- PRESENTATO DAL CONSIGLIERE GIOVANNI FAVIA IN DATA 7 SETTEMBRE 2009
O.d.G. n. 192 ORDINE DEL GIORNO INERENTE IL DOVERE DI IMPARZIALITA' DI OGNI PUBBLICO DIPENDENTE, PRESENTATO DAL CONSIGLIERE LORENZO TOMASSINI ED ALTRI, IN DATA 7 SETTEMBRE 2009


Sono estremamente graditi commenti, segnalazione di errori ed imprecisioni, suggerimenti e supporto.
Mio personalissimo commento:
Essendosi verificato la strage dei soldati italiani in Afghanistan, se non ci fosse stato un ODG in scadenza la seduta non si sarebbe tenuta.
Per ricordare i soldati morti al servizio del Paese, quale miglior modo ed esempio per i Consiglieri che essere tutti presenti in Consiglio Comunale ed adempiere al proprio dovere fino in fondo, completando l’esame di tutti gli argomenti ?

Il prossimo resoconto lunedì prossimo.

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